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Futurosa di slancio

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FUTUROSA IVISION-VELCOFIN VICENZA 77-60 (20-14;36-27;59-47)
FUTUROSA IVISION: Stavrov 13, Ravalico, Rosset 5, Mosetti 14, Divo, Miccoli 18m Muller 2, Srot 6, Sammartini 5, Cressati, Lombardi, Camporeale 14. All. Mura
VELCOFIN VICENZA: Cecili 10, Nespoli 5, Fontana 2, Tava 9, Pellegrini 10, Assentato 3, peserico 5, Mattera 14, Valente, Mutterle 2, Vitari. All. Zara.
ARBITRI: Cleri e Forconi.

Netta vittoria delle rosanero di Andrea Mura che riscattano le ultime prestazioni opache e s’impongono alle ospiti vicentine, in una gara che le ha viste condurre da un capo all’altro e, in pratica, non rischiare mai di veder compromessa la partita.
Buona prestazione di squadra, buona difesa, discreti giochi d’attacco cui si aggiunge il rientro di Macarena Rosset, importante per l’equilibrio della squadra e per le ritrovate rotazioni che permettono a tutte le giiocatrici di essere più lucide nei momenti decisivi.
Tutte le ragazze meritano il plauso con, questa volta, Chiara Camporeale che si merita qualcosa di più per l’intensità difensiva e per la buona precisiione in attacco.
Vicenza apre con Cecili, Camporeale risponde dalla distanza,Matterà segna e si ripete in un amen da tre e ci vuole l’entrata di Mosetti e una bella iniziativa ancora di Camporeale per riavvicinare le rosanero, mentre Mattera continua ad avere il “magic moment” per tenere avanti (9-7) le vicentine.
Gran movimento in entrata di Costanza Miccoli per il pareggio e “coast to coast” di Moretti per il primo vantaggio casalingo. Non ci sta Cecili che va di tripla, sorpassata però dalla Miccoli sotto misura e quando mancano tre minuti e rotti alla fine del quarto, si rivede sul parquet Macarena Rosset. Mosetti ci mette la tripla per il primo consistente vantaggio, la capitana Miccoli spadroneggia nei recuperi in difesa e Vicenza chiede subito il primo time-out per risistemare le idee.
Miccoli va in serie per rispondere alla Mattera, la difesa rosanero gioca bene ed il quarto si chiude con la formazione di Mura avanti di sei punti, 20-14.
Un numero in acrobazia di Chiara Camporeale apre la seconda frazione prima di vedere Rosset segnare due liberi. Poi Chiara recupera un pallone in difesa e inventa un assist a lunga gittata per Stavrov, fermata fallosamente sotto il canestro opposto. Entrata con assist di Rosset che Srot trasforma nel massimo vantaggio interno: 13 punti sul 27-14 che costringono Vicenza ad interrompere nuovamente per capire meglio la situazione.
Trieste difende bene, cerca di fare anche un po’ di spettacolo ma non chiude un paio di occasioni favorevoli e permette a Tava di muovere il tabellone e riavvicinarsi. Tre punti di Sammartini e due di Camporeale riportano in doppia cifra il vantaggio che le vicentine avevano ridotto, poi Müller contribuisce con due liberi e, a tempo scaduto, Pellegrini con un libero fissa il punteggio sul 36-27 per le rosanero.

Chiara Camporeale

Qualche fallo di troppo delle rosanero, un paio di conclusioni dalla distanza di Pellegrini permettono a Vicenza di accorciare il distacco e di restare in partita: per le rosanero, punti da Mosetti e Miccoli. Vicenza spende tutte le energie per riavvicinarsi ma. ancora una volta, Miccoli e una tripla di Camporeale rigettano indietro il tentativo ospite e riportano in doppia cifra il vantaggio a metà del tempo. Arriva, dopo quella di Camporeale, anche la tripla di Macarena Rosset che fissa il + 18. Le rosanero rallentano un po’ il gioco e Vicenza, che non molla, ricuce un po’ il punteggio, recuperando una mezza dozzina di punti fino alla chiusura sul 59-47.

Vicenza inizia bene l’ultimo gioco ma Sammartini e Stavrov fanno capire che Futurosa non ha intenzione di allentare l’attenzione: è un buon momento per Zala Srot che fa toccare quota 70 alle rosanero. Vicenza gioca, cerca sempre conclusioni dalla distanza e quando le trova, Futurosa risponde immediatamente alla stessa maniera per mantenere un distacco di piena sicurezza, mentre i secondi corrono inesorabili verso la conclusione. C’è la soddisfazione per Divo e Cressati di entrare sul parquet mentre Nina Stavrov si conquista l’ “Oooh!” dei tifosi quando stoppa di brutto l’avversaria lanciata a canestro. Finisce così, sul 77-60.