Al termine del rotondo successo della Triestina sull’Arzignano Valchiampo, sono intervenuti in sala stampa Attilio Tesser, Christian D’Urso e Andrea Vallocchia: Emilio Ripari, addetto stampa alabardato, riassume così le loro dichiarazioni.
“L’atteggiamento dei miei ragazzi – commenta l’allenatore Attilio tesser – è stato direi giusto, lo dimostrano i due gol nei primissimi minuti di gara. Poi abbiamo fatto fatica, nella fase di possesso sbagliando tanto ma anche in quella di non possesso, di fronte a una squadra che avevo visto in precedenza ed era stata una di quelle che mi erano piaciute di più. Abbiamo preso un gol e i nostri difensori sono stati bravissimi diverse volte a contrastare tiri importanti, a fine primo tempo abbiamo parlato sistemando qualcosa e soffrendo meno nella ripresa, segnando ancora e creando altri presupposti come l’azione della traversa. Abbiamo vinto penso con merito, con quattro reti e un legno, con una parte di gara molto buona e un’altra dove abbiamo sofferto di più.
D’Urso è rimasto fermo un bel po’ e da un po’ non giocava, l’abbiamo messo dentro anche un po’ prima di quanto pensassimo, la voglia di giocare così come la qualità è tanta ed è stata una porzione utile per aumentare il suo minutaggio. E’ entrato in un momento peraltro non semplice perché, e vanno fatti i complimenti agli avversari, di fronte avevamo una squadra che giocava e cercava di rientrare in partita. Anche per questo dico che vincere facendo quattro gol non era sicuramente cosa semplice.
Solo vittorie a Fontanafredda? Non penso a queste cose, penso che se è una squadra è forte deve avere sempre quella determinazione, quella fame e quella capacità di sofferenza che c’è stata in una porzione di partita. Anche saper soffrire è parte di tutto questo, chiaro che è più facile da dire quando si vince, però è un dato reale, così come esser capaci di rimanere sempre dentro la partita sistemando quello che non andava.
Il campionato è ancora lungo e per la classifica c’è sempre tempo, però arrivando da qui a Natale dove dovremo giocare ogni tre giorni bisognerà rispondere da squadra, da squadra vera, con la partecipazione di tutti e sperando di avere tutti in salute per fare bene le varie rotazioni. Si entra in una fase delicata per tutti, per noi un po’ di più con in mezzo la Coppa Italia e il recupero infrasettimanale, qualcosina in più ci toglie ma è proprio lì che mi aspetto risposte da tutti, come ad esempio stasera quando chi è entrato l’ha fatto decisamente bene con concentrazione e voglia di essere utile all’Unione. Questo è quello che serve, senza essere squadra non si va da nessuna parte”.
“Rientrare dopo un infortunio commenta Christian D’Urso – vincere la partita e fare anche gol, credo sia un sogno per chiunque, ci voleva proprio. Sono felicissimo e non potevo desiderare di meglio. L’importante è fare punti perché davanti stiamo viaggiando a ritmi molto alti, quindi non bisogna perdere il passo e continuare a fare quello che stiamo facendo.
Chiunque entri ci dà un apporto importante, tutti fanno la differenza sia chi è titolare sia chi subentra, siamo un grande gruppo anche per questo. Rayan? E’ forte, non devo dirlo io, è forte e lo sta dimostrando. E’ un giocatore che cambia passo e un giocatore come lui anche per queste caratteristiche ci serve tantissimo.
Il Mantova viaggia a ritmi altissimi, noi siamo all’inseguimento e dobbiamo continuare così come stiamo facendo, il campionato è lunghissimo. Due gol subito hanno fatto calare stasera l’attenzione? Forse si, forse anche no. L’Arzignano ha messo in campo un otimo gioco, magari in parte dovuto anche a quella partenza, di certo è stata una partita piena di occasioni e credo molto bella da vedere”.
Oggi diciamo che ho fatto contento anche il mister – sottolinea Andrea Vallocchia – che chiede sempre ai centrocampisti e alle mezzali di tirare anche da fuori, stasera ci sono riuscito ed è andata bene. Ripartire così dopo aver staccato per forza la spina, dopo il filotto di risultati e un pareggio che ci aveva lasciato l’amaro in bocca, non era affatto semplice. Stasera era una gara difficile e ne avremo tante una in fila all’altra già a partire da martedì, poi ancora sabato, poi ancora l’infrasettimanale e via così. Sarà un bel mese impegnativo. Definiscono giocatori importanti quelli arrivati alla Triestina, no? Credo che adesso sta a noi dimostrare se siamo di questa pasta.
Magari tante volte chi fa gol prende la copertina ma di fronte avevamo un avversario che ha giocato un’ottima partita, in questo senso direi quindi che a livello difensivo stasera siamo stati tanta roba. La difesa ci dà tante garanzie, talvolta ci sentiamo tranquilli anche nel lasciarli uomo contro uomo o in inferiorità e veniamo poi richiamati ad esempio da capitan Malomo. E’ importantissimo il lavoro di tutti ma avere un reparto così roccioso è fondamentale e stasera c’è stata di certo una dimostrazione.
La standing ovation al momento del cambio? Momento bellissimo, sinceramente non me l’aspettavo. Se proprio vogliamo essere pignoli e rompiscatole sarebbe stato ancor più bello al “Rocco” ma prendiamo tutto quello che c’è di buono, a partire dall’affetto di tutti i tifosi che anche qui non ci fanno mai mancare il loro sostegno. A livello personale è stato sicuramente un momento che porto dentro e che mi sono goduto appieno, anche uscendo dalla parte oppsota del campo e facendomi metà perimetro per raggiungere la panchina dalla parte opposta.
Il calendario è molto fitto, martedì c’è la coppa che è un impegno importante, una trasferta che porta via energie fisiche e mentali. Poi è una gara alla quale la piazza tiene, noi pure ci teniamo, quindi testa a martedì e da domani pronti a tornare in campo per allenarci e preparare la prossima sfida. Non possiamo nemmeno goderci la vittoria di stasera ma è così. è il campionato che abbiamo scelto di fare accettando la Triestina, siamo tutti contenti per questo quindi testa bassa e avanti per la nostra strada, cercando di portare sempre a casa il massimo”.
Credit by Emilio Ripari – Ufficio Stampa US Triestina Calcio 1918