PERGOLETTESE-TRIESTINA 1-2
MARCATORI: 82′ Saccani, 88′ Felici, 94′ Adorante.
PERGOLETTESE: Soncin, Tonoli, Arini, Piccinini, Bariti (68′ Vitalucci), Mazzarani, Artioli, Varas, Villa, Doumbia (46” Saccani) Guiu Vilanova (86′ Andreeoli). All. Villa.
TRIESTINA: Matosevic, Germano, Malomo, Piacentini,,Rocchetti (54′ Ciofani), Lollo (61′ Pezzella), Celeghin (75′ Felici), Tessiore (75′ Minesso), Tavernelli (54′ Adorante), Paganini, Mbakogu. All. Gentilini.
ARBITRO: Baratta di Rossano.
NOTE. Ammoniti Tavernelli, Tonoli, Pezzella, Adorante
Per il momento, la Triestina è ancora in Serie C: a Crema, sul campo della Pergolettese, gli alabardati erano retrocessi in serie D per quasi novantaquattro minuti. Dopo il miracolo dello scorso sabato con mil Piacenza raggiunto a tempo praticamente scaduto, la squadra alabardata biene ribaciata dalla dea bendata che sconvolge tutto in poco più di dieci minuti, dopo che la formazione di casa era riuscita a passare in vantaggio con il bendato Saccani che si mangiava come birilli i giocatori alabardati. Situazione più che disperata, definitiva: almeno sembrava perchè prima Felici riapriva la contesa poi Adorante addirittura la chiudeva ridando agli alabardati la possibilità di giocarsi ancora la salvezza nei play-out.
Si dice che il calcio sia sempre il più bel gioco del mondo perchè non si sa mai cosa può succedere ed ancora una volta è arrivata la conferma per una Triestibna che, in pratica, è riemersa dalla Serie D dove sembrava definitivamente caduta.
Che poi i risultati della giornata permettano anche alla Pergolettese di conquistare l’obiettivo play-off da undicesima è solo la conclusione di una giornata di campionato che, a ripercorrerla come cercheremo di fare di seguito, sembra frutto di un racconto degno di un John Grisham o Ken Follet come preferite.
Non ci sono sorprese nella formazione della Triestina perchè Gentilini, squalificati a parte, ripropone in pratica lo schieramento dell’ultima partitas inserendo Malomo per Masi e Lollo per Gori. Si riaffida al gruppo, insomma, anche se di varianti, in avvio di partita, non è che ce n’erano molte preferendo tenere in panchina gli elementi che, a partita inoltrata, potrebbero servire a cambiare schieramento in relazione al risultato.
Sul fronte opposto, in pratica stesso metro, con gli stessi della scorsa partita a parte l’inserimento di Doumbia in avanti. Lambrughi, l’ex capitano della Triestina, parte dalla panchina mentre l’altro ex, Bariti, è colonna portante dei cremaschi.
Padroni di casa in completo giallo con numeri ed inserti in blu, Triestina con la divisa tradizionale. Si parte e la formazione di casa prende subito l’iniziativa mentre la formazione di Gentilini bada soprattutto a difendersi.
Mazzarani costringe Matosevic a mettere in angolo su calcio piazzato, poi il portiere deve ripetersi su unaconclusione di Varas molto insidiosa.
Intanto sugli altri campi, dopo 6′ segna il Renate ad Arzignano che, due minuti più tardi pareggia. Passano quattro minuti e la Juventus N.G. va in vantaggio a Verona.
Primo tiro della Triestina arriva dopo 18 minuti quando Paganini parte da destra si accentra e dal limite porova la conclusione che finisce direttamente a lato, sotto l’occhio attento di Soncin. Ci riprova ancora la squadra alabardata con Celeghin ma, anche questa volta la conclusione va a lato.
22′ a Trento si sblocca il risultato e non è una buona notizia per la Triestina: gli alabardati andrebbero nove punti sotto la quint’ultima e il Trento, gasatissimo, va immediatamente al raddoppio. Non basta perchè anche il Piacenza va in vantaggio. Gli alabardati in questo momento retrocedono direttamente e sei minuti più tardi, al 28′, Il Renate torna in vantaggio ad Arzignano, cosa che interessa i padroni di casa che mantiengono bene la posizione play-off.
Tessiore prova la conclusione di destro, però troppo morbida per impensierire Soncin, imitato poco dopo da Celeghin che tenta la via del vantaggio dalla distanza.
34′ Padova va in vantaggio a Mantova che dovrebbe giocare il play-out con il Piacenza mentre la Feralpisalò va in vantaggio sulla Pro Sesto.
Tavernelli mette un gran pallone per il taglio di Paganini che, però, è appena in ritardo nei confronti del difensore che libera. La Triestina sembra aver rotto gli indugi dopo aver captato la situazione dagli altri campi: su un lungo spiovente, Mbakogu la metta di testa a terra e Celeghin è pronto a girarla ma di poco fuori. Subito dopo altra occasione per la Triestina che trova la verticalizzazione per Mbakogu che, appena in area, conclude di sinistro, a qualche centimetro a lato dal palo alla sinistra del cremasco Soncin. Tavernelli è attivissimo e porta un po’ di scompiglio nella difesa dei padroni di casa che devono difendersi: sugli sviluppi del terzo corner alabardato, cross dentro e Celeghin di testa la gira nell’angolino ma, per qualche centimetro di troppo, il pallone finisce sul palo.
45′ Il Novara reagisce a Trento e dimezza lo svantaggio mentre, in contemporanea, la Virrtus Verona pareggia e il Mantova racupera e con il pareggio sarebbe addirittura direttamente in salvo. Tutti risultati che modificano la situazione ma non per quello che riguarda la Triestina. Al riposo, gli alabardati sono in Serie D, Il Piacenza farebbe il play-out con la Pro Vercelli e l’Albinoleffe con il San Giuliano. I padroni di casa della Pergolettese mantengono la posizione play-off assieme al Novara e giocherebbe contro la Virtus Verona
Nessun cambio nella formazione alabardata al ritorno in campo, mentre tra i gialloblù di casa esce Doumbia ed entra Saccani.
Al 47′ si sblocca la situazione a Pordenone: i ramarri passano in vantaggio con l’Albinoleffe ma la situazione in coda non muta per le posizioni.
Il nuovo entrato Saccani fa una sgroppata da centrocampo e serve a Guiu Villanova che, appena in area, va alla onclusione: Matosevic è attento e va a deviare vicino al suo palo.
Nel frattempo, al 52′, la Virtus Verona gira il risultato e passa in vantaggio sui giovani bianconeri piemontesi: la squadra di Fresco affronterebbe i play-off da quinta.
Piccinini su azione di calcio d’angolo mette paura agli alabardati che se la cavano bene poi, in ripartenza, pallone in area per Mbakogu che prova ma viene sempre rimpallato. Gentilini va ai cambi: entra Ciofani per Rocchetti e la difesa alabardata passa a tre con Germano che avanza la posizione mentre esce Tavernelli e Adorante va ad affiancare Mbakogu in area.
Al 56′ il Padova va in vantaggio a Mantova e al 57′ la Feralpisalò va in vantaggio 2-1 sulla Pro Sesto.
Rischia tantissimo la Triestina quando Saccani seminaPaganini e la mette per Guiu Vilanova: pronta la conclusione e, altrettanto pronto, è Matosevic a bloccare. La Triestina cerca di attaccare, la pergolettese si difende tranquillamente, Gentilini tenta anche la carta Pezzella al posto di Lollo.
Sgroppata di Mbakogu, fermato irregolarmente: Pezzella prepara la punizione, batte con un destro a giro ma Soncin non si fa trovare imporeparato e ferma in presa.
72′ il Renate va sul 3-1 ad Arzignano
Pezzella va a battere un calcio d’angolo con gli alabardati ammassati attorno all’area ma i cremaschi allontanano. Poi Tessiore recupera sulla trequarti campo e decide di fare in proprio fino alla battuta di destro che Soncin va a bloccare a terra.
Ci prova anche Germano dalla distanza e Soncin deve intervenire per mettere in angolo. Dall’altra parte Matosevic tiene in vita la Triestina sulla conclusione dalla distanza di Varas. Poi, mentre il Padova va sul 3-1 , la Pergolettese va in vantaggio: fa tutto Saccani che si beve tra quarti di Triestina prima di concludere, da centroarea, alle spalle di Matosevic. La Triestina, a sei minuti dalla fine, è più che mai in Serie D.
85′ la Virtus Verona va a segno per la terza volta mentre l’Arzignano riduce lo svantaggio sull’ospite Renate.
Triestina avanti alla disperata, perso per perso tutti puntano l’area avversaria e, all’ 87′ Felici riapre la partita: dopo un miracolo di Soncin su Mbakogu, il biondo attaccante trova il pertugio per battere a rete riapremdo la partita ma non è evitata ancora la retrocessioine diretta.
La Pro Patria passa in vantaggio sul campo del Sangiuliano City.
Una punizione di Felici manda la palla in area dove Adorante colpisce di testa ma senza fortuna e, poco dopo, discesa di Minesso con palla dietro per la conclusione di Adorante che va altissima. Siamo nei minuti di recupero: la Triestina assedia i gialloblu di casa che si difendono con i denti. Minesso dalla distanza, palla deviata e sul pallone dalla bandierina di Pezzella, Soncin va a vuoto e Adorante di testa la butta dentro.
94′ gli alabardati sono nuovamente ai play-out, addirittura da terz’ultimi e il Piacenza è retrocesso direttamente.
Trovate voi gli aggettivi per i prossimi giorni: Gentilini tiene in vita la sua squadra ed ora può pensare a come fare con il San Giuliano City per mantenere una categoria persa per ottantotto minuti, rincorsa per altri sei e alla fine ripresa. Non scomodiamo i miracoli, però…
SERIE C
I RISULTATI
ARZIGNANO-RENATE 2-3
FERALPISALO’-PRO SESTO 2-1
LECCO-PRO VERCELLI 0-0
MANTOVA-PADOVA 1-3
PERGOLETTESE-TRIESTINA 1-2
PIACENZA-VICENZA 1-0
PORDENONE-ALBINOLEFFE 1-0
SANGIULIANO CITY-PRO PATRIA 0-1
TRENTO-NOVARA 2-1
VIRTUS VERONA-JUVENTUS N.G. 4-1
LA CLASSIFICA
FERALPISALO’ PUNTI 71;
PORDENONE, LECCO 62; ,
PRO SESTO 60;
PADOVA 59;
VIRTUS VERONA, VICENZA 58;
RENATE, ARZIGNANO 53;
NOVARA 52;
PERGOLETTESE 51;
PRO PATRIA 50;
JUVENTUS N.G. 49;
TRENTO, PRO VERCELLI 46;
MANTOVA 45;
SANGIULIANO CITY 42;
TRIESTINA 39;
ALBINOLEFFE, PIACENZA 38.
Il Padova al