Dodici partite alla fine, trentasei punti in palio, salvezza diretta raggiungibile, probabilmente facendone venti, ventidue: sono i soliti “conti della serva” che valgono quel che valgono, anche perchè ogni squadra impelagata nel fondo classifica li fa alla stessa maniera. nel girone di ritorno, forse anche per effetto del mercato di gennaio, molte cose cambiano, molte squadre cominciano a far punti dove prima avrebbero solo pianto. Gli esempi non mancano e, diremmo, la prima conferma arriva proprio dalla Triestina, non senza sottolineare l’effetto Tesser – che altri non possono vantare – che ha portato, prima di altre compagini, al cambio di passo ed al recupero di posizioni in graduatoria.
In questa situazione, c’è poco da andare per il sottile: ogni partita deve considerarsi – come piace dire adesso – una finale senza appello, per cui solamente da vincere non importa come. Figuriamoci, quando il confronto riguarda due formazioni che hanno gli stessi obiettivi, come succede per la Triestina a Vercelli. I piemontesi hanno quattro punti di vantaggio sugli alabardati, sono reduci dalla sconfitta a Lecco, d’accordo, ma nelle precedenti quattro partite avevano messo insieme dieci punti, tanti quanti ne ha fatti nella “tranche” di campionato la formazione di Tesser. Incontro sulla carta equilibrato, quindi, in cui potrebbe essere l’episodio a fare la differenza, episodio che, se arriva, va sfruttato al meglio perchè non è detto che di occasioni ne possano capitare a bizzeffe.
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L’ultima partita alabardata ha fatto capire quanto si debba lottare e quanto sia importante la concentrazione e l’atteggiamento in campo: la squadra di Tesser ha dimostrato di potersi confrontare con tutti e di poter anche imporre una certa maniera di giocare: stavolta è in trasferta e le precedenti esperienze dicono che potrebbe far fruttare al meglio la capacità di ripartire in velocità e con tanta tecnica Finora c’era sempre un Correia a dettare l’esplosività del ribaltamento delle situazioni: è, in fondo, l’unico interrogativo verò che Tesser si riserva di sciogliere a vercelli: la sostituzione del capitano delle ultime partite è il nodo, probabilmente, attraverso cui la squadra deve passare per impostare la prestazione esterna.
Candidato principale, Fiordilino, apparso un po’ in sordina contro il Trento, ma probabilmente elemento d’ordine per rilevare la posizione di Correia anche se non proprio con le stesse caratteristiche fisiche. In alternativa Voca, altro elemento di esperienza, meno probabile Braima che, magari, tre mesi fa sarebbe stato il vice-Correia indicato.
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Per il resto, difficile venga toccato qualcos’altro dello schieramento iniziale visto nelle ultime partite, quindi conferma per il settore difensivo con Balcot, Silvestri, Frare e Tonetto davanti a Roos con Bianconi, Bijleveld e Cancellieri tra i convocati.
A centrocampo con Fiordilino e Ionita “goleador” la scelta per la fascia destra potrebbe cadere su Jonnson anche se, giocando in trasferta, le doti difensive di Braima potrebbero dargli una “chanche” in più.
Davanti, D’Urso per l’inizio appare un punto di riferimento al pari di Olivieri: per l’ultima maglia, in vantaggio Strizzolo senza dimenticare Udoh che potrebbe rientrare e, perchè no, Vertainen che in trasferta sembra più a suo agio, con qualche spazio in più da sfruttare.
Si gioca alle 15, arbitra Milone di Taurianova.
Photocredit by sito ufficiale Triestina Calcio