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Dentro o fuori

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Sarà l’epilogo o l’avventura continuerà. Partita da dentro o fuori, forse, tutto sommato, una possibilità in più per questa Triestina di Roberto Bordin che sembra sempre al limite delle proprie possibilità ma che, in una maniera o nell’altra, riesce a mantenersi in linea di galleggiamento per poter continuare il viaggio di questa stagione.
A Benevento gli alabardati hanno un solo risultato a disposizione contro i due che stanno dalla parte dei campani: un peccato, ovviasmente, non aver saputo sfruttare fino in fondo il vantaggio maturato al Rocco ma, per il ragionamento che facevamo sopra, il fatto di non aver altre possibilità se non quello di vincere potrebbe essere un piccolo vantaggio, se si può azzardare, sulla strada alabardata.
Trasferta lunga, sui campi caldi del Sud, dove il tifo locale spesso condiziona ma non per questo gli alabardati partono battuti: certo i padroni di casa possono permettersi di impostare con più tranquillità la partita e prevedibilmente, daranno l’assalto all’area alabardata cercando di mettersi al sicuro al più presto. L’obbligo di dover decidere il ritmo da impostare ce l’hanno loro, la Triestina può anche permettersi di puntare sulla sorpresa e suelle ripartenze per sfruttare gli spazi che, prevedibilmebnte, il Benevento dovrà concedere se vuole giocare d’attacco.

Daishawn Redan in gol all’andata

Il primo tempo dell’andata, con una Triestina in grado di sopravanzare gli avversari, fa ben sperare quanto il secondo tempo fa preoccupare: la squadra di Bordin, nella seconda parte delle ultime partite, accusa cali evidenti che è anche difficile capire se siano fisici o mentali. Propendiamo per la seconda tesi perchè fisicamente è poco credibile che i giocatori siano, dopo quarantacinque minuti, già con l’affanno: certo, il gioco moderno propone ormai puntualmente forse nuove dopo la prima ora di gioco e predibilmente, salvo infortuni, potrebbero essere proprio i cambi a girare e decidere la partita.
Che Triestina ci si può aspettare? E’ la domanda cui tanti vorrebbero risposta ma, viste le precedenti partite, è quasi impossibile azzeccare la soluzione vista l’imprevedibilità delle formazioni schierate da mister Bordin: finora, in una maniera o nell’altra, è uscito in maniera positiva per le sue scelte anche se non con il risultato migliore. Stavolta, invece, dev’essere il risultato finale quello che conta, quindi dovrà azzeccare tutte le mosse.
Il dilemma riguarda sia i primi undici che i subentranti, al netto di qualche cambio obbligato per ragioni contingenti: una Triestina più guardinga all’inizio a reggere l’urto dei padroni di casa ed una che tenta il tutto per tutto nella seconda parte di gara? Una squadra che magari riesce a passare subito in vantaggio e poi si trincera a difendere alla morte fino alla fine?
Chi può dirlo, ovviamente: qualche punto fermo nella fortmazione lo si può azzardare: la presenza di Matosevic, Malomo, Vallocchia, Correia, forse quella di Germano, Rizzo e Pavlev: di più difficile ipotizzare. L’unico indisponibile è Agostino, gli altri ci sono tutti.
Si gioca alle 20.30, arbitrerà Costanza di Agrigento.