Dopo la botta, Pallacanestro Trieste e Corey Davis provano a raccogliere le forze e valutare tutte le possibilità (remote) di limitare i danni e provare a riavere la disponibilità del giocatore almeno per le ultime due partite della stagione.
Questo il comunicato diramato dalla società al riguardo:
“Pallacanestro Trieste informa che il giocatore Corey Davis ha deciso di ricorrere contro il provvedimento di sospensione affidando mandato in tal senso al proprio avvocato.
La società auspica una rapida risoluzione della vicenda che permetta al gruppo squadra di preparare al meglio lo scorcio finale di stagione.
Per quanto riguarda Corey Davis, Pallacanestro Trieste attende che il giocatore dimostri la sua estraneità ai fatti, in quanto la società si identifica pienamente con i principi della sana attività agonistica e sportiva, non avvallando in nessun modo l’assunzione di sostanze illegali.
La squadra ha raggiunto Pesaro nel pomeriggio, dove si allenerà fino al match in programma domenica, mentre Davis ha fatto rientro a Trieste.”
Nel probabile caso che le controanalisi confermino quanto già emerso e che il ricorso venga respinto (ed in ogni caso non sono chiari i tempi di entrambe le risposte, che potrebbero arrivare dopo la fine del campionato e dunque non in tempo utile) la società potrebbe valutare un’ulteriore new entry, anche se le due settimane e mezzo che mancano alla partita contro Brindisi, ultima di campionato, non permettono valutazioni e ricerche particolarmente approfondite. E comunque Trieste ha esaurito i visti per gli stranieri e dunque dovrebbe tentare di avvicinare un comunitario oppure un extracomunitario già vistato – cioè che abbia giocato almeno cinque partite in Italia in questa stagione: è palese come la rosa dei papabili sia piuttosto ristretta così come i tempi per sondarla. Lo scenario più probabile è, dunque, che Trieste arrivi a fine stagione con l’attuale roster puntando solo sulla capacità e voglia di reagire della squadra.