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Al termine del match vinto dalla Triestina sul campo della Virtus Verona nel primo turno di Coppa Italia, sono intervenuti in sala stampa Attilio Tesser e Andrea Vallocchia: ecco la sintesi dei loro commenti grazie alla collaborazione dell’addetto stampa della Triestina Emilio Ripari

“Nel primo tempo – commenta l’allenatore Attilio tesser – è stata una partita a senso unico nostro, Agostino non ha toccato un pallone ed è stato un peccato il non aver finalizzato due-tre occasioni nitide, oltre ad alcune situazioni in superiorità numerica anche doppia. Ripresa più equilibrata, il nostro portiere ha fatto due parate importantissime e anche noi abbiamo avuto occasioni per sbloccarla, fino al gran gol di Vallocchia. 

Nel complesso sono contento, l’atteggiamento di tutti i ragazzi mi ha soddisfatto, poi vincere aiuta sempre. Mi piace vedere la crescita di tutti i giocatori ma in particolar modo di quelli stranieri, che stanno acquisendo una determinata mentalità e sono abituati ad un altro calcio. Redan non sta ancora benissimo e stasera non ha accelerato, ma ieri si è allenato ed era giusto oltre che importante che tornasse a calcare il campo. 

Finotto nel finale insieme a Redan e Adorante? L’idea era quella di provare a vincerla, oltre agli ingressi di Correia e Vallocchia per riprendere un po’ le redini del centrocampo che avevamo un attimo perso, l’abbiamo vinta evitando i supplementari e questo non può che rendermi felice”.

“E’ stata – racconta Andrea Vallocchia – una bella partita, nel primo tempo abbiamo fatto ottime cose e non era semplice, siamo tutti insieme da poco e vedere da parte di tutti una certa intesa è sicuramente stata una soddisfazione, prima di tutto per il mister. E’ la strada giusta e dobbiamo continuare a seguirla. 

Il gol di destro? Ne ho già fatto in passato uno molto simile, da fuori area calcio e il mister me lo chiede spesso. Guardando al complesso, credo che stiamo facendo grandi cose. Siamo tutti insieme davvero da poco tempo e creare una determinata sintonia credo non sia semplice, un’alchimia che arriva in campo e non solo. Si fanno trasferte di continuo, rientreremo stanotte e tra due giorni si riparte per Milano con altre cinque-sei ore di pullman ma la mattina quando ci si ritrova al campo tutti hanno il sorriso. Questa è la cosa più importante, mantenere questo spirito per migliorare tutti gli aspetti che ci mancano”.

Credit by Emilio Ripari – Ufficio Stampa US Triestina Calcio 1918