PRO PATRIA-TRIESTINA 0-3
MARCATORI: pt 4′ e 10′ Lescano, 33′ Struna.
PRO PATRIA: Rovida, Saporetti Minelli (st 24′ Vaghi) , Moretti,, Piran (st 1′ Fietta), Mallamo (st 35′ Citterio), Marano (st 1′ Nicco), Ferri (1′ st Renault), Ndrecka, Stanzani, Parker. All. Colombo.
TRIESTINA: Matosevic, Pavlev (st 24′ Ciofani), Struna, Moretti, Anzolin, Correia (st 1′ Fofana), Celeghin (st 28′ Pierobon), Vallocchia (st 24′ Germano), D’Urso, Redan (pt 35′ Finotto), Lescano, All. Tesser.
ARBITRO: Maccarini di Arezzo.
NOTE. Ammoniti Correia, Pavlev, Vallocchia, Fietta, Parker, Fofana.
Con una prestazione impeccabile ed un primo tempo che non ha lasciato scampo ai malcapitati padroni di casa, la Triestina mette in classifica la terza vittoria stagionale: prestazione davvero inappuntabile degli alabardati che chiudono la pratica nella prima frazione di gioco grazie al piede di D’Urso sui piazzati e alle scelte di tempo di lescano e Struna che sfruttano alla perfezione la scelta di difendere a zona in area dei bustocchi. Tre gol in poco più di mezz’ora, nessunissimo pericolo per Matosevic e i suoi difensori, permettono alla formazione di Tesser di amministrare, con una certa tranquillità, il resto della partita che, veramente, ha ben poco da aggiungere vuoi perchè i padroni di casa riescono a fare qualcosina solo perchè sono gli alabardati a lasciarli fare, vuoi perchè i giocatori di Tesser pensano anche a risparmiare le forze , limitandosi a fare il minimo indispensabile, fino a portarsi a casa tre punti importanti in vista della partita di sabato a Fontanafredda contro il Mantova. Bella, sostanziosa e convincente prestazione della squadra che continua a crescere e che quando decide di giocare in velocità e di tecnica diventa davvero godibile per lo spettacolo che riesce a creare.
Tesser non rischia Malomo e Germano e li tiene in panchina, optando per Moretti a fianco di Struna e per Celeghin che s’inserisce a centrocampo. Torna anche sulla fascia Anzolin. Padroni di casa con la tradizionale casacca a strisce orizzontali bianche e blu, calzoncini blu e calzettoni bianchi e altrettanto radizionale divisa per la Triestina in maglia e calzettoni rossi e calzoncini bianchi con Matosevic in completo giallo e bordini rossi.
Nemmeno il tempo di prender nota delle marcature che la formazione alabardata trova il vantaggio. Calcio d’angolo dalla destra dello schieramento triestino e D’Urso la mette, precisa e invitante per Lescano che la gira, preciso, preciso, verso il palo alla sinistra di Rovida che resta a guardare.
Passano cinque minuti, Triestina in avanti contenuta in calcio d’angolo; dalla bandierina di prima D’Urso batte in fotocopia e, puntuale all’appuntamento, Lescano si alza e, per cambiare, la gira di testa sul palo più lontano alla destra di Rovida.
Poco prima del ventesimo, contrasto vincente di Correia sulla trequarti, tre passi in ripartenza e sciabolata verticale millimetrica per Redan che lascia alle spalle il suo controllore, supera allargandosi Rovida in uscita e batte verso la rete sguarnita ma troppo piano, permettendo a Saporetti di rinviare sulla linea.
La Triestina è padrona del campo, quando va in avanti le occasioni si fanno importanti e i padroni di casa si salvano spesso in angolo e, siccome difendono in area a zona, gli alabardati, innescati dal piede di D’Urso, vanno a nozze. Anche Moretti ha l’occasione da pochi metri ma Rovida si salva in angolo, rimandando di poco la terza capitolazione. Solito destro di D’Urso dalla bandierina e stavolta è Struna ad arrivare da dietro per metterla dentro di testa.
Passata la mezz’ora, lancio per Redan che punta deciso l’area ma si blocca e si accascia a terra: guaio muscolare, probabilmente e tocca a Finotto sostituire l’olandese.
Nel recupero, la prima possibilità per i padroni di casa con Stanzani che difende vebe palla in area e la allarga per Marano che conclude, ma sull’esterno della rete.
Secondo tempo praticamente senza cose troppo rilevanti da dire: Pro Patria lasciata fare dall’atteggiamento di attesa degli alabardati che non rischiano quasi nulla fino alla conclusione, preceduta da un tentativo di Germano dalla distanza respinto a fatica da Rovida. Uniche preoccupazioni, l’infortunio di Redan e qualche ammonizione di troppo che, a lungo andare, conterà.