Acqua S.Bernardo Cantù – UEB Gesteco Cividale 74-57 (15-16; 36-27; 55-42)
Acqua S.Bernardo Cantù: MgGee 27, Riismaa, Basile 5, Valentini, Piccoli 2, Baldi Rossi 12, Hogue 9, Moraschini 19, Possamai, Okeke ne. Allenatore: Nicola Brienza. Assistenti: Michele Carrea, Mattia Costacurta.
UEB Gesteco Cividale: Lamb 13, Redivo 13, Miani 10, Anumba 1, Mastellari ne, Rota 2, Pittioni ne, Marangon 4, Berti, Ferrari 6, Dell’Agnello 8, Piccionne. Allenatore: Stefano Pillastrini. Assistenti: Giovanni Battista Gerometta, Alessandro Zamparini.
Arbitri: Miniati Gian Lorenzo di Firenze, Cassina Francesco di Desio (MB), Foti Daniele Alfio di Bareggio (MI).
Fuori per cinque falli: Marangon (UEB) e Miani (UEB).
Una finale amara per la UEB Gesteco Cividale che vede sfumare proprio sul più bello il sogno della Coppa Italia LNP 2025 targata Old Wild West, ma ciò non cancella la stagione straordinaria per una società nata appena cinque anni fa. Per i Ducali si tratta della terza finale persa dopo quelle della Coppa Italia e della Supercoppa in Serie B, e così la Acqua S.Bernardo Cantù ripete il successo ottenuto a Desio il 12 febbraio (78-77). Nel girone d’andata, invece, Cividale aveva domato i biancoblù per 80-72, ed era arrivata a questa partita grazie alla vittoria di venerdì sulla RivieraBanca Rimini (66-94), mentre la prima semifinale aveva visto Udine cedere a Cantù dopo 45 minuti di battaglia (102-110). Infine, il premio di Giocatore rivelazione del torneo è stato assegnato a Giacomo Dell’Agnello. La UEB tornerà in campo prestissimo, perché mercoledì 19 marzo c’è già la Tezenis Verona al PalaGesteco con la palla a due alle 20.30.
Redivo, Lamb, Marangon, Dell’Agnello e Miani sono i cinque uomini scelti da coach Stefano Pillastrini per cominciare questa finale, mentre coach Nicola Brienza risponde con i suoi due americani Hogue e McGee, Valentini in cabina di regia, Basile da centro e Piccoli a chiudere il quintetto. Prima della palla a due viene osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Riccardo Agabio a lungo presidente della federazione italiana ginnastica, ex vice presidente vicario del Coni e reggente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano nel 2012.
Parte meglio proprio la squadra lombarda con un mini-parziale di 5-0 firmato da Hogue e dalla tripla di Basile arrivata dopo il cambio di pallone, perché quello insaccato dall’americano andrò battuto all’asta e il ricavo sarà devoluto all’AIRC. Per i Ducali il primo a sbloccarsi è Dell’Agnello con il “suo” tiro dalla media distanza, poi Redivo è impreciso dalla lunetta (fallo di Hogue) ma il suo 1/2 è sufficiente per tornare a -2. Con ancora più di 6 minuti da giocare McGee inizia il suo show personale, così come Lamb che segna nonostante Valentini gli frani addosso: a cronometro fermo non sbaglia e riporta Cividale a -1 (7-6). Basile, Hogue e McGee aumentano il divario fino al 13-7 e allora è Miani a sistemare le cose, prima con un 1/2 ai liberi e poi con un canestro dall’area, con Redivo che torna a fare canestro e Ferrari che schiaccia a due mani servito proprio da Miani dopo il rimbalzo offensivo. Si desta di nuovo McGee e in penetrazione riporta in vantaggio la squadra di coach Brienza, ma il primo periodo si chiude con la Gesteco in testa: Lamb va fino al ferro e realizza, Moraschini – entrato pochi minuti prima – gli regala anche il tiro libero aggiuntivo che viene concretizzato (15-16).
Fino al time-out canturino con 7’22 da giocare, la formazione friulana rimane davanti con Miani a farla da padrone (quasi-tripla e poi tripla effettiva, con in mezzo due punti di McGee). Sul 17-21 Baldi Rossi trova il fondo della retina dai 6,75, ma Rota respinge il tentativo portando coach Brienza a fermare il gioco. Non si segna per più di un minuto e mezzo, poi Moraschini sale in cattedra e trascina i suoi compagni con 8 punti consecutivi nonostante il time-out di Cividale a metà quarto (dal 20-23 al 28-23). Marangon si fa carico della rimonta, ma Baldi Rossi e ancora l’ex Olimpia Milano rendono vani i suoi 4 punti: la tripla di Baldi Rossi porta in dote il nuovo massimo vantaggio di +9 con cui si chiude il primo tempo. Si va negli spogliatoi sul punteggio di 36-27, con il tiro allo scadere di Ferrari che non va a bersaglio, nonostante fosse il migliore possibile visto il poco tempo per costruirlo.

Rientrati sul parquet con i medesimi quintetti dell’avvio, McGee firma la tripla della prima doppia cifra di vantaggio (39-27). Se il secondo quarto ha avuto un nome e un cognome, Riccardo Moraschini, il terzo quarto è nel segno di Tyrus McGee, anche se dall’altra parte Dell’Agnello cerca di mantenere la Gesteco aggrappata alla partita. Lo statunitense dell’Acqua S.Bernardo mette a bersaglio un canestro difficilissimo dall’arco con un equilibrio più che precario e trova il nuovo massimo vantaggio (+13). Redivo riesce a limitare i danni, ma McGee continua il suo spettacolo offensivo anche dopo il time-out di coach Brienza (3’38 alla sirena). Dell’Agnello riporta i friulani addirittura sul -6, appellandosi ai propri tifosi, tuttavia Moraschini decide di tornare a fatturare in termini di punti e assieme alla guardia americana chiude il terzo quarto sul 55-42, annullando la tripla di Lamb.
Gli ultimi 10 minuti sono completamente sotto il controllo di Cantù che va anche sul +17 (61-44) e dopo la sospensione voluta da coach Pillastrini con 6’17 da giocare arriva il quinto fallo di Marangon. Con cinque minuti sul cronometro Redivo riesce finalmente a segnare dalla distanza, ma è l’ultimo sussulto dei gialloblù. Dalle storie tese tra Dell’Agnello e Moraschini ne esce un doppio tecnico. La partita diventa molto fisica, con tanti falli soprattutto di Cividale (esce anche Miani per cinque falli) e il divario che rimane costantemente tra le 17 e le 13 lunghezze. Rimane solo da definire il punteggio definitivo: al PalaDozza finisce 74-57.
Credit by Ufficio Stampa Gesteco Cividale
Photocredit by Ciamillo-Castoria