Sensibilizzare le Pubbliche Amministrazioni sull’importanza di realizzare percorsi ciclopedonali e sulla loro corretta gestione e manutenzione, per incoraggiare gli sport green e favorire una mobilità sostenibile anche negli ambienti cittadini, specie nel momento storico attuale caratterizzato da una profonda crisi energetica.
E’ questo l’obiettivo di “Ruote du Panathlon”, iniziativa di diversi Panathlon Club non solo italiani, tra cui quelli di Trieste e di Muggia, e con il patrocinio del Panathlon International, giunta alla settima edizione, che avrà il suo momento conclusivo sabato 10 settembre, con l’arrivo intorno alle 12.30 in piazza unità d‘Italia a Trieste di qualche decina di panathleti, in sella alle loro biciclette.
L’edizione 2022 è partita da Bressanone lunedì 5 settembre, con tappe a San Candido, in varie
località austriache, tra cui Aguntum e Villach, fino all’arrivo a Tarvisio oggi mercoledì 7 settembre.
Giovedì 8 il gruppo di ciclisti, a cui strada facendo si aggiungono numerosi partecipanti, raggiungerà Udine con intermezzo a Venzone. Venerdì 9 settembre di scena la tappa Udine-Monfalcone, con toccate intermedie a Strassoldo e Aquiliea. Sabato 10, come detto, l’arrivo a Trieste, non senza una sosta a Duino Aurisina e al Parco del castello di Miramare.
Lungo tutto l’itinerario sono previsti visite a siti storici ed aree archeologiche, incontri con amministratori locali, serate conviviali con importanti relatori.
Ruote du Panathlon è nata idealmente nel 2006, quando Il Panathlon Club Bassano del Grappa organizzò un giro cicloturistico, denominato Transalpinabike, con l’intento di unirsi con il Panathlon Club di Monaco di Baviera per sostenere la pista ciclabile Monaco – Venezia, allora in costruzione e ora terminata. Nel 2016 l’organizzazione della manifestazione passò all’Area01 Veneto – Trentino –
Alto Adige / Sud Tirol con lo scopo di instaurare e tenere contatti con vari Panathlon Club appartenenti a diverse Aree. Con il benestare del Panathlon International la manifestazione venne chiamata Ruote du Panathlon ed è stata quindi organizzata ogni anno, nonostante la pandemia.
Come ricordano i presidenti dei Panathlon Club di Trieste e di Muggia, Franco Stener e Emiliano Edera, lo scopo è anche quello di favorire il dialogo fra Panathlon Club di diverse Aree organizzando delle conviviali a tema nelle sedi di tappa e anche dei possibili gemellaggi per comuni iniziative a
favore di una mirata promozione dell’attività motoria e della pratica sportiva per tutte le età. Il tutto nello spirito del movimento panathletico, nato a Venezia nel 1951 e ampliatosi a livello nazionale e internazionale: contrasto al doping, lotta al razzismo, fair play, diritto dei giovani alla pratica sportiva.
In questo contesto convintamente il Panathlon Trieste e il Panathlon Muggia hanno aderito all’edizione di quest’anno, giudicando fondamentale lo sviluppo di una rete ciclopedonale anche nella nostra area.
Il Panathlon club è un associazione con finalità etiche e culturali che si propone di approfondire, divulgare e difendere i valori dello sport inteso quale strumento di formazione della persona e veicolo di solidarietà tra uomini e popoli. Panathlon deriva dalla lingua greca e significa “Insieme o sodalizio delle discipline sportive”. Il primo Panathlon club è nato a Venezia il 12 giugno 1951. Nel 1960 alcuni Club di diverse nazioni hanno
costituito il Panathlon International, ovvero l’associazione che coordina i vari Panathlon club. Oggi i Club sono più di 300, composti da oltre 13.000 soci in oltre 30 paesi, d’Europa, delle Americhe e dell’Estremo Oriente.
Credit by Ufficio Stampa Panathlon Club Trieste