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Chi ben comincia

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TRIESTINA-ARZIGNANO VALCHIAMPO 3-0
MARCATORI: st 14′ Correia, 18′ Vertainen, 23′ Attys (rig.). 
TRIESTINA: Roos; Germano (st 28′ Pavlev), Struna, Rizzo, Vallocchia; Braima, Correia; El Azrak (st 13′ Vicario), D’Urso (st 28′ Jonsson), Attys (st 18′ Akpa Akpro); Krollis (st 13′ Vertainen). All. Michele Santoni.
ARZIGNANO VALCHIAMPO: Boseggia; De Zen, Milillo, Boffelli; Lakti (ST 24′ Mattioli), Antoniazzi (ST 14′ Cerretelli), Bordo, Cariolato; Benedetti, Barba (ST 13′ Centis); Nepi (ST 24′ Menabò). All. Alessandro Bruno
Arbitro: Marotta (Sapri)
NOTE. Ammoniti Struna, Attys, El Azrak, Akpa Akpro, Antoniazzi.

Finalmente ce l’ha fatta: la domanda più frequente del dopo partita era da quanto la Triestina non riusciva a vincere la prima partita di campionato al Rocco. I più precisi rimandavano la precedente vittoria a cinqua anni fa, con un successo sul Gubbio. Ma quasi non ce ne si ricordava più… Inizia bene, così, la storia di Michele Santoni in campionato: una vittoria maturata dopo un primo tempo trascurabile, in cui è stato probabilmente il caldo a vincere su tutto il fronte. Poi tre lampi in dieci minuti mettono al tappeto un Arzignano ordinato ma poco altro, con in particolare Vertainen che, da quasi partente, appena entrato in campo s’inventa un gol di potenza e precisione.
Tutto quasi semplice, poi, aspettando la reazione degli ospiti che accennano qualcosa, ma troppo poco per impensierire un Roos che, chiamato in causa, risponde presente.

Il sole sul Rocco è ancora alto quando Triestina e Arzignano fanno il loro ingresso in campo: alabardati abbastanza rattoppati con Vallocchia chiamato a presidiare la fascia sinistra, cosa che farà egregiamente, e Sambu Braima che affianca Correia, mentre in avanti la punta è Krollis.

Nella prima parte di gara, complice anche il caldo, i ritmi non sono certo esaltanti: la Triestina cerca d’imporre le sue trame, l’Arzignano è attento, ma praticamente non cerca di attaccare. Si procede così senza sussulti: unici sussulti, una deviazione al volo di Krollis troppo debole e centrale e, quasi alla fine, un sinistro di Vallocchia e subito dopo una conclusione di Krollis che il portiere Boseggia sventa d’istinto.

Photocredit by sito ufficiale Triestina Calcio 1918

La ripresa propone una Triestina più aggressiva: due conclusioni di testa quasi consecutive con Rizzo su corner di Vallocchia e di D’Urso su traversone di El Azrak. Ma il lampo arriva poco dopo: D’Urso sul limite corto dell’area rientra e crossa, Attis batte di testa ma Boseggia riesce a rinviare e Correia ha la palla buona e non la spreca.
Cambia tutto, perchè la Triestina sale in cattedra: Vertainen, appena entrato, prende palla a centrocampo, fa a sportellate con il difensore e arrivato al limite piazza un diagonale potente che segna il raddoppio. Per uno che sembrava sul piede di partenza, non male….

Non è finita perchè, con la Triestina a sfruttare gli spazi più ampi lasciati dall’Arzignano, arriva il terzo segnale: Rizzo, che nel primo tempo era stato letteralmente schiacciato in area, ha la sua personale rivincita quando viene messo giù e, stavolta, la direttrice di gara Marotta, non ha dubbi. Sul dischetto Attys la mette sicuro dentro.

L’Arzignano tenta qualcosa, ci prova Menabò, ci prova Cerretelli ma le occasioni migliori capitano ancora agli alabardati in contropiede: prima Vicario si ritrova davanti a Boseggia ma spreca a lato, poi, stessa sorte tocca a Jonnson che, però, non entra nei marcatori solo per l’intervento miracoloso dell’estremo difensore ospite.

Ultimi sussult, una punizione di Menabo che Roos respinge in volo plastico e un tentativo ulteriore dell’attaccante che costringe il portiere alabardato a sporcare la sua candida divisa stendendosi a terra.

Vittoria all’esordio, tre gol, nessuno al passivo: anche il caldo torrido viene dimenticato con il rinfrescante brindisi per la vittoria.  

Photocredit by Francesco Scabar per Sport in the City