Si chiamava “Regolarità”, parecchi anni fa, la specialità motociclistica fuoristrada conosciuta oggi con la nomenclatura “Enduro”: l’iconica Valli Bergamasche, nata nel 1948, è stata un simbolo di quel periodo passando dalla validità di Campionato Italiano a quella europea e mondiale siglando nel 2019, a Rovetta (BG), la sua 43^edizione.
Già presenti nel recente passato le rievocazioni storiche di questa corsa, l’ultima delle quali si è svolta domenica 19 giugno a cura del Moto Club Scuderia Fulvio Norelli con la partecipazione di 202 piloti, rigorosamente over 40, giunti dal nostro paese e dall’estero: rider conosciutissimi, conosciuti e semplici appassionati che con le loro moto d’epoca non hanno voluto mancare alla Valli Bergamasche Revival Internazionale 2022, evento denso di significati e di emozionanti ricordi.
A poca distanza dalla partenza di Bergamo Città Alta piazzale della Fara, prima prova cronometrata (prevista anche una categoria Gentleman senza rilevamento tempi) su prato in località Valtesse per poi lungo la Val Seriana arrivare al controllo orario di Selvino passando per la prova di accelerazione poi annullata per problemi tecnici.
Dopo aver effettuato per due volte un anello di 34 km. in gran parte fuoristrada contenente due prove speciali, i piloti hanno fatto ritorno a Bergamo avendo compiuto 130 km. : molto belli ed affascinanti i due test di Selvino e Monte Poieto (da “brividi”, questo, ai tempi ndr) su erba con impegnative contropendenze e bosco nonché i superbi ed apprezzati passaggi lungo tutto il percorso bergamasco.
A rappresentare il Moto Club Trieste in questa manifestazione è stato Silvano Cergol, ragguardevole “manetta” nelle competizioni fuoristrada, anche a livello nazionale, degli anni ’80 che attratto da questa mitica corsa non ha potuto fare a meno di iscriversi ad essa: davanti al pochissimo allenamento ed al ridotto affiatamento con la moto, una Maico 250cc., per lui, ha deciso la passione.
Inserito nella classe per moto 250cc. dal 1977 al 1981, conquista un’ottima 5^posizione finale dopo aver preso le misure al cross test di apertura e con determinazione affrontato i restanti, in particolare modo il primo di “enduro” dal quale esce con un pregevole 4°posto.
Sarà 35°, alla fine delle ostilita’, nell’assoluta generale, premio per impegno e costanza nei risultati.
Trapela emozione dai suoi racconti riguardanti questa “avventura” che è stata e sarà condivisa da tutti i motociclisti, non solo da quelli che l’hanno vissuta in prima persona, ma anche da chi è stato spettatore della “Valli Bergamasche”.
Credit by Ufficio Stampa Moto Club Trieste