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C’è anche il big man: Jayce Johnson è il centro titolare

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(Photo Credit: NBA Summer League, profilo Instagram Ufficiale Jayce Johnson)

Era stato preannunciato ormai da qualche giorno il nome del “5” biancorosso, penultimo tassello del roster che verrà messo a disposizione di Jamion Christian per la sua prima avventura in Serie A. Sarà infatti proprio Jayce Johnson a presidiare il pitturato, grazie alla sua considerevole mole che gli consente di risultare una macchina da rimbalzo e gli ha permesso di completare l’ultima stagione in G-League con una doppia doppia di media. Californiano ventisettenne alto 212 centimetri e dotato di impressionante apertura alare, Johnson ha esperienze di altissimo spessore a livello universitario dapprima con Utah, poi con Marquette, dove produce numeri discreti realizzando con percentuali vicine al 60%. La sua prima esperienza da professionista avviene in Europa a Sibiu, in Romania, nel 2020/2021, dove chiude il campionato al terzo posto con 9 punti e 9 rimbalzi di media. Torna successivamente in patria, in G-League con i Santa Cruz Warriors: nella prima stagione, in 24 minuti medi sul parquet, produce quasi 9 punti e oltre 12 rimbalzi a gara. Nell’ultima stagione passa poi ai Motor City Cruise, dove le sue statistiche si incrementano ulteriormente: 10.8 punti e 10.6rimbalzi di media in 19 gare con, in 25.8 minuti. Nel febbraio di quest’anno viene chiamato nello USA Men’s AmeriCup Qualifying Team, per disputare la prima finestra di qualificazioni. In 17 minuti di utilizzo in campo nelle sfide di andata e ritorno contro Cuba, fa registrare 8,5 punti e 10 rimbalzi ad allacciata di scarpe.

Nell’ultima Summer League di Las Vegas indossa la canotta dei Detroit Pistons e nelle 5 partite disputate realizza una media di 9 punti con il 62% dal campo, oltre a 5 rimbalzi nei 13 minuti trascorsi in campo. Record nella sfida con i Chicago Bulls, in cui mette a referto 19 punti in 15 minuti con 8/12 da due, più 5 rimbalzi: prestazione che evidentemente non deve essere sfuggita alla missione biancorossa in Nevada, e che fa definitivamente decidere ad Arcieri e Christian di tentare di portare a Trieste le prestazioni del lungo di Mission Viejo, evidentemente dotato delle caratteristiche tecniche ed umane ritenute più adatte al compito. Missione compiuta.

Ora manca solo un elemento per completare la squadra, se non altro negli spot destinati agli stranieri. Il “3” non sarà però Eli Brooks, dato vicinissimo alla riconferma nei giorni scorsi ma evidentemente superato negli ultimi giorni da nuove soluzioni, magari proprio il ritorno a Trieste di Justin Reyes che però al momento non appare affatto scontato. L’eroe della Tripla de Tabela che ha risolto il derby casalingo contro Udine (ma in verità elemento fondamentale sotto molteplici aspetti nell’arco dell’intera stagione) si è accasato a Oldenburg, nella Bundesliga tedesca.

Queste le parole con le quali il GM Michael Arcieri accoglie la firma del centro americano e ringrazia la guardia partita dopo solo una stagione sotto San Giusto: ““Oggi è un altro giorno emozionante per la nostra organizzazione perché siamo lieti di annunciare l’ingresso di Jayce Johnson nella nostra famiglia! Per quanto riguarda il ruolo di centro, le nostre massime priorità erano statura, apertura alare, presenza sotto canestro e in area, efficacia nel pick and roll, grande energia, intelligenza cestistica e capacità di rimbalzo d’élite. Crediamo di aver aggiunto tutte queste qualità con Jayce. Possiede una grande determinazione ed etica del lavoro e ha dimostrato uno sviluppo costante durante la sua carriera professionistica, come ha recentemente mostrato nella NBA Summer League di Las Vegas. Gioca con un’energia e una passione che sicuramente lo faranno amare dai nostri tifosi e dalla nostra città. Siamo entusiasti di averlo in biancorosso e diamo il benvenuto a Jayce e alla sua famiglia a Trieste con il nostro più caloroso abbraccio.” . Arcieri prosegue parlando di Eli Brooks: “Aver visto sbocciare il talento di Eli Brooks anche qui in Europa per noi è motivo di grande orgoglio. Ha dimostrato fin dal primo giorno di essere l’uomo giusto per questa squadra: è sempre stato il primo ad arrivare in palestra, la sua fame di risultati, di migliorare e la sua capacità di mettersi al servizio del gruppo lo rendono un giocatore eccezionale. Qui a Trieste ha chiesto la mano della sua fidanzata e sono sicuro che porteranno entrambi questa città sempre nel cuore. La sua tripla di tabella nel derby resterà per sempre nella memoria dei nostri tifosi. Sono sicuro che farà una grande carriera perché ha la mentalità giusta per essere un leader positivo nello spogliatoio. Personalmente e come società voglio augurargli il meglio per il futuro, sperando che le nostre strade possano incrociarsi di nuovo. Grazie Eli, se Trieste Vola è anche merito tuo”.