TRIESTINA-SEREGNO 0-0
TRIESTINA: Offredi, Rapisarda, Volta, Ligi, Giorico, Calvano (st 15′ Paulinho), De Luca, Di Massimo (st 21′ Petrella), Gatto (st 34′ Procaccio), Gomez,. All. Bucchi.
SEREGNO: Fumagalli, Zoia, Galeotafiore Cernigoi (st 22′ Cortesi), Cocco, Vitale, Raggio Garibaldi (st 4′ Castillo), Scognamiglio, Gemignani, Invernizzi (st 37′ Palma), D’Andrea. All. Mariani
ARBITRO: Crezzini di Siena.
NOTE: Ammoniti Volta, Di Massimo, De Luca, Giannò, Procaccio, Cocco, Galeotafiore; espulsi Cocco per doppia ammonizione e De Luca.
Caduti nella trappola, è un po’ la sintesi della partita della Triestina che si fa coinvolgere nel dal gioco estremamente fisico dell’ospite Seregno, al limite della provocazione, e accetta di scendere sullo stesso piano, dimenticando di poter giocare ad un livello tecnico migliore che, sicuramente, avrebbe messo in difficoltà la neopromossa di Mariani. L’ansia della prima di campionato, la consapevolezza di non essere ancora sulla strada giusta per diventare competitiva, il ritrovarsi a dover “menare le mani” perlomeno per replicare e farsi rispettare ha prevalso sulle possibilità di giocare al calcio: ne è venuta fuori una delle più brutte partite degli ultimi tempi in cui, pur non contandoli puntualmente, pensiamo che le fischiate dell’arbitro siano state superiori al centinaio, più di una, insomma, al minuto. E, senza aver influito sul risultato, sicuramente la direzione di gara non ha contribuito a calmare gli animi, ad evitare ripicche e a far giocare una partita di calcio.
Detto questo, è ovvio rimarcare il ritardo della squadra di Bucchi che, se è riuscito a migliorare il rendimento del pacchetto arretrato, non convince certamente dalla metà campo in su: due centrocampisti come Giorico e Calvano finiscono per dedicarsi solo alla copertura, e non riescono a colmare lo spazio con i tre alle spalle di Gomez che, per loro natura, gravitano più vicino all’area avversaria. Il Modulo, probabilmente, è quello che al momento convince maggiormente l’allenatore ma i nuovi arrivi ed il recupero degli infortunati – a proposito, accadono troppo spesso questi problemi – dovrebbero consigliaredelle evoluzioni di impostazione.
Resta il problema del gol: due partite ufficiali, nessuna segnatura ma, soprattutto, una gran carenza di creatività che sembra abbastanza difficile invertire.
Gatto per Petrella, è la variante che Cristian Bucchi porta alla formazione vista contro Trento, la più affidabile in questo momento, perchè di possibili alternative non sembrano essercene ancora. Come facilmente prevedibile, Seregno affronta la gara con il coltello tra i denti, aggredisce tutto quello che di rosso passa nelle vicinanze: come dire, inizio scontato, che obbliga l’arbitro senese Crezzini ad usare il fischietto a ripetizione, anche perchè i giocatori non ci sentono tanto a raffreddare gli animi ed il primo a farne le spese è il lombardo Cocco che, per due volte, va a contrastare Offredi che provava ad effettuare il rinvio. Ma subito dopo, anche Ligi si vede sventolare il cartellino giallo in faccia per un intervento a centrocampo.
Nell’avvio spigoloso, proteste del Seregno per un presunto fallo in area, ma il contatto di spalla appare del tutto regolare. Giallo invece per Di Massimo che, lanciato in contropiede, si ritrova da solo davanti a Fumagalli all’altezza del vertice destro dell’area, fa passare il pallone oltre il portiere ma si getta a terra senza essere toccato: ammonito per simulazione. Una punizione dal limite per la Triestina per fallo di mano: Guido Gomez la mette altissima sulla traversa; poi punizione dalla tre quarti, deviazione di testa dell’attaccante lombardo che però si trova oltre tutti i difensori e rete annullata. A poco dal riposo, occasione alabardata: cross dalla tre quarti di Giorico, Gatto di testa trova la deviazione in mezzo all’area ma il pallone colpisce la parte alta della traversa finendo sul fondo.
Sempre sul filo del “corpo a corpo” anche la ripresa: Giorico è atterrato in area, ma il contatto è regolare, poi Calvano, toccato duro, esce in barella ed è sostituito da Paulinho. La Triestina progressivamente prende in mano la partita, non certamente il gioco, sempre spezzettato dai continui falli: cross di Di Massimo che attraversa l’intera area, Gomez riesce a prenderla di testa ma è sbilanciato e ne esce un tiro debole sul fondo. La miglior occasione per il Seregno poco prima della mezz’ora quando mette due attaccanti da soli davanti ad Offredi dentro l’area piccola: entrambi incespicano sul pallone, permettendo alla difesa alabardata di uscire palla al piede. Passa poco e la Triestina resta in dieci: De Luca, a metà campo, non resiste a “vendicarsi” e mette giù l’avversario: rosso diretto. per un ingenuo quanto inutile fallo di reazione a metà campo. Bella azione con lancio di 30 metri di Gatto dalla fascia sinistra che taglia tutto il campo e pesca Petrella sul vertice dell’area di rigore: stop e tiro a giro che esce di un paio di metri sulla destra della porta difesa da Fumagalli. Sul finire, anche il Seregno si guadagna un cartellino rosso grazie a Cocco per doppia ammonizione ma ormai la partita è indirizzata sul nulla di fatto.