LECCO-TRIESTINA 2-1 (1-1)
MARCATORI: pt 18′ Celiak, 35′ Attys (rig.); st 47′ Ilari.
LECCO: Furlan, Lepore (st 25′ Stanga), Battistini, Marrone, Kritta, Frigerio, Galli (st 25′ Dore), Ilari, Louakima (st 19′ Tordini), Sipos (st 19′ Zuberek), Galeandro. All. Baldini.
TRIESTINA: Roos, Ballarini (st 30′ Jonnson), Struna, Frare, Bijleveld (st 23′ Rizzo), Voca, Braima, Correia, Attys (st 30′ Vicario), D’Urso, Krollis (st 20′ Kiyine). All. Santoni.
ARBITRO: Grasso di Ariano Irpino
NOTE. Ammoniti Frare, Ilari, all. Baldini.
Cambiano le modalità, non la sostanza. Stavolta, il gol la Triestina lo prende nel recupero, quando il pari sembrava cosa acquisita ed anche con un certo merito. Siamo alla quarta sconfitta consecutiva, adesso la situazione è davvero cupa.
Impossibile non pensare ad un intervento della società, anche se questa sconfitta è la meno colpevole della situazione. Santoni ha cambiato parecchie carte, la squadra ha avuto il guizzo per reagire allo svantaggio, nella ripresa ha provato quasi a vincerla: peccato che davanti non c’è nulla, visto che l’occasione migliore l’ha avuta Correia su un’invenzione di D’Urso.
Sconfitta che, inevitabilmente, lascerà il segno non solo sulla classifica, altrimenti si passa alla fase rassegnazione.
Qualche commento sui singoli: Frare al debutto, un po’ impacciato, Struna pensa solo a rinviare, se la cava Ballarini in fascia, anche perchè da quelle parti il Lecco non è particolarmente efficace, Bijleveld soffre la velocità di Louakima, poi si riprende. Rizzo, subentrato quando Santoni punta su tre centrali, è abbastanza attento. Braima è puntuale, Voca spesso fuori dal gioco, Correia ancora lontano dall’esuberante giocatore che era, potrebbe risolverla di testa ma sbaglia la girata di testa.
Attys da ricordare solo per la trasformazione del rigore, D’Urso non può correre dappertutto, Krollis riesce a fare solo un tiro verso la porta.
I subentranti: Vicario impalpabile, Jonsson non commette errori, Kiyine fa vedere qualità importanti, ma è appena arrivato.
Poco tempo per recriminare, arriva giovedì il prossimo impegno, ci sono cinque giorni per capirne qualcosa di più.
Per Lecco, si cambia, sembra il motto in casa alabardata. Formazione rivoluzionata a partire dalla difesa dove mantengono il posto il portiere Ross e davanti a lui, capitan Struna che, per la prima volta, avrà alla sua sinistra Frare al suo debutto in squadra mentre, sulle fasce, ci sono la novità assoluta per il ruolo Ballarini che si sistema a destra e Bijleveld che si riprende il settore sinistro. A centrocampo ci sono Voca, Braima e Correia mentre in avanti giocano Attys, a destra, e D’Urso ai lati della punta Krollis.
Divisa tradizionale per i padroni di casa in maglia blu-celeste a strisce verticali, pantaloncini e calzettoni scuri mentre la squadra alabardata veste la divisa completamente bianca con inserti rossi. Portiere di casa in completo verde, mentre Ross è in completo rosso: entrambi si fanno notare per la capigliatura ossigenata. Ultima notazione, la Triestina non ha mai vinto a Lecco nelle sue 15 partite precedenti, racimmolando solo nove pareggi e sei sconfitte.
La prima novità e che gli alabardati passano indenni i primi cinque minuti di partita ed anzi si propongono per primi ad una conclusione con Voca da fuori area. La risposta dei lariani arriva con una punizione di Lepore ribattuta che, in un certo senso, carica la squadra che aumenta la pressione e arriva subito l’occasione per andare a segno. Louakima, ex terzino primavera della Roma, parte da dietro, si beve in velocità Bijleveld e si presenta davanti a Ross ma, clamorosamente, sbaglia la battuta di destro alzando troppo la mira.
La Triestina è sotto pressione, il Lecco perde Marrone per infortunio e lo sostituisce in retroguardia Celjak che, dopo alcune proteste per una scivolata di Ballarini che ferma in area Kritta ed una girata di Goleandro parata da Ross, fa felice la tifoseria di casa.
Calcio d’angolo di Kritta dalla destra dell’area alabardata intasata dai giocatori e stacco vincente del difensore entrato da una dozzina di minuti che va a segno.
Si ripete la situazione per gli alabardati che sono in svantaggio e che continuano a patire la pressione dei blu-celesti: le azioni alabardate non ripartono dalla difesa ma ci si affida ai lanci lunghi senza però che Kroillis riesca a tener palla per far salire la squadra. Santoni inverte la posizione di Attys e D’Urso e, in una delle poche azioni d’attacco, arriva il primo calcio d’angolo. Lo batte da destra D’Urso e, mentre si accende una mischia, l’arbitro è perentorio nell’indicare il dischetto del rigore dopo aver visto il fallo su Frare, messo giù davanti al portiere. Tocca ad Attys andare alla trasformazione.
Gli ultimi dieci minuti del tempo non provocano emozioni.
La ripresa fa tremare la Triestina per le incursioni di Ilari, di Louakima tutte ribattute e di Sipos che su azione di Louakima e Frigerio, che gli recapita il pallone davanti a Kross, si mangia letteralmente il raddoppio spedendo a lato da due passi e visuale aperta.
Conforta l’unico tentativo di Krollis che, dal limite dell’area, spara appena alto prima di infortunarsi. Ancora un tentativo di Galeandro che crossa appena alto per Frigerio che non arriva a girare verso la porta, poi la Triestina sale di tono: Attys in area per Correia che viene ribattuto in corner, ma il Lecco risponde con il solito, quanto impreciso, Louakima, con un sinistro di galeandro, con un insidioso tiro di Tordini qualche attimo prima dell’occasionissima per gli alabardati: palleggio stretto di D’Urso al limite, scavetto verticale illuminante per lo scatto di Correia che va alla deviazione di testa davanti a Furlan che non dimenticherà il brivido giù per la schiena quando vede il pallone uscire a lato.
Sembra destinata a chiudersi in parità la contesa, anzi, il lecco sembra decisamente in difficoltà a contenere i tentativi alabardati quando, in pieno recupero, da una rimessa laterale vicino alla bandierina, i blù-celesti riescono a cacciare il pallone all’altezza dell’area piccola: soliti interventi sporchi da una parte e dall’altra, ma Ilari riesce a calciarla verso la porta, Zuberek salta sulla traiettoria senza toccare e per Ross arriva l’ennesima delusione.