Se il presidente Rosenzweig fa in fretta i bagagli, monta su un aereo e arriva, trasvolando l’Atlantico, per spiegare cosa stia succedendo alla Triestina, allora la situazione dev’essere davvero caotica.
Inutile far finta che si tratti di normalità del mondo del calcio, con la squadra in fondo alla classifica, con sconfitte per tutti i gusti, con due allenatori a contratto, con un tecnico in panchina che non ha potuto esimersi dal lasciare la sua Primavera per coerenza aziendale, senza direttore sportivo, perchè licenziato in tronco senza pubbliche spiegazioni, nemmeno fosse quel bancario che “girovagava” nei conti correnti dei vip, per un mesetto senza dare notizie sui possibili sostituti in panchina perchè, probabilmente, c’era poca, diciamo, sintonia sulle decisioni da prendere, per giunta bloccati da un possibile deferimento e perdita di punti per l’ “affaire” Olivieri, con giocatori che settimanalmente, se non giornalmente, entrano velocemente e fanno fatica ad uscire dall’infermeria….
Avete ancora qualcosa da aggiungere? beh, meglio fermarsi, anche se qualche particolare – tipo la “classica” possibile cessione -lo si potrebbe pure scovare, a conferma di un clima che definire surriscaldato va ben oltre i gradi che abbiamo sopportato nella da poco passata estate.
Che ci volesse una parola definitiva sulla situazione era, a dir poco, necessario ed è emblematico che, per cercare di riportare tutti con i piedi per terra, si muova il vertice, cioè colui che rappresenta la proprietà, in pratica chi ha dovuto autorizzare gli esborsi fatti dall’ arrivo a Trieste, esborsi che, come in ogni finanziaria, vanno giustificati, spiegati e approvati dagli associati.
Difficilmente il presidente vorrà sconfessare l’operato dei suoi uomini in città, altrimenti ci si potrebbe aspettare anche i relativi provvedimenti: probabilmente dovremo accontentarci di risentire conferme sul prosieguo del piano operativo, delle conferme sugli investimenti immobiliari in quel di Muggia, della conferma della fiducia in chi opera sul campo, con magari la presenza del nuovo allenatore e del nuovo direttore sportivo ma difficilmente ne sapremo di più sul perchè degli errori commessi in costruzione della squadra e sulle scelte tecniche, le cui conseguenze si riflettono, inevitabilmente, sulla situazione disastrosa della squadra.
Quel che tutti vorrebbero sapere sono le decisioni per uscire dalla situazione davvero difficile, per non dire tragica, e far ripartire la squadra in qualche modo per non buttare nella spazzatura la stagione.
Inutile andar oltre, come sempre, ci vuole ancora qualche ora di pazienza poi se ne potrà, se non capire, almeno sapere qualcosa di più.