TRIESTINA-FERALPISALÒ 1-1
MARCATORI: st’ 33’ De Luca, 49’ Spagnoli.
TRIESTINA: Offredi, Rapisarda, Negro (st 43’ Volta), Ligi, Lopez, Crimi, Giorico (st 43’ Giorno), Galazzi, Procaccio (st 30’ Iotti), De Luca (st 36’ Sarno), Gomez (st 36’ Litteri). All. Bucchi.
FERALPISALÒ: Gelmi, Bergonzi, Pisano, Bacchetti, Corrado, Hergheligiu (st 30’ Damonte), Guidetti (st 36’ Corradi), Carraro, Balestrero (st 17’ Di Molfetta), Miracoli (st 30’ Spagnoli), Guerra. All. Barbugian.
ARBITRO: Virgilio di Trapani
NOTE. Ammoniti Ligi, Lopez, Crimi, Procaccio, Gelmi, Carraro, Balestrero; espulso Pisano.
Aveva fatto quasi tutto per bene: atteggiamento, attenzione, iniziativa, accortezza difensiva. Aveva trovato il gol in mischia quando mancava poco alla fine: c’era solo da portare a termine con un pizzico di cinisca cattiveria la partita per tornare a vedere tre punti tutti in una volta. Ma, si vede, non è proprio il momento degli alabardati perché, quando il recupero è già agli sgoccioli, hanno l’esitazione che non ci si può permettere. Sarà colpa della sostituzione di Negro con Volta nuovo entrato che, un minuto almeno per capire dove si trova deve averlo, sarà colpa che Corradi da quella posizione non poteva far grossi danni, sarà colpa di chi si è perso per strada Spagnoli, fatto si è che due dei tre punti hanno dovuto riuscire dalla tasca alabardata.
Peccato, perché il ricordo di Renate era quasi sbiadito con la prova messa in campo contro una formazione più che attrezzata come la Feralpi, contenuta in tutte le parti del campo e quasi mai pericolosa, se non in un paio di circostanze, tanto per ridare fiducia nei suoi mezzi ad Offredi che rientrava tra i pali.
Punti buttati via, forse meglio dire lasciati per strada quando non era più il caso di perderli ma almeno la conferma delle potenzialità della squadra, pur se qualcosa ancora manca per arrivare a far quadrare il cerchio. Gli ottimisti dicono che il campionato sia ancora lunghissimo e che può succedere di tutto: non resta che accogliere le loro tesi, anche se le occasioni buttate al vento stanno aumentando vistosamente.
Ospiti in nero ed oro, Triestina nel completo classico, come il suo allenatore che sceglie il cambio di look, indossando completo sociale, giacca e cravatta. Non sappiamo se sia scaramantico,ma, dopo la beffa del 94’, tornerà alla suo amato collo alto?
Parte subito decisa la Triestina con Rapisarda che reclama spesso palla per buttarsi nello spazio con decisione: a lui, anticipato d’un soffio, la prima occasione su un lunghissimo cross di Lopeza. Ci prova Galazzi, ma Gelmi respinge, poi è il turno di Ligi a cercare di mettere in porta il traversone dell’ottimo, anche stavolta, Galazzi, ma la sfera si alza troppo.
Gli alabardati guidano la partita con intensità: Crimi al limite difende la posizione per consentire a Lopez il sinistro che finisce non lontano dal palo.
Una ripartenza degli ospiti trova la squadra alabardata ben oltre metà campo, ma Offredi intuisce per tempo, esce dall’area e anticipa l’attaccante ospite. Dopo metà tempo la squadra di Bucchi riprende un po’ di fiato e la Feralpi ne approfitta subito: Guerra è molto abile a liberarsi in area, ma non altrettanto nella conclusione che finisce sul fondo sul palo lontano. Un po’ in crisi, gli alabardati concedono campo agli ospiti che ci provano anche dalla distanza: Guidetti apparecchia per Carraro che, da fuori area, manda la palla non lontano dal palo destro di Offredi.
Si risveglia la Triestina: Rapisarda va all’ennesimo cross che viene deviato fuori area: Galazzi non ci pensa due volte e di sinistro al volo mira all’angolino basso dove Gelmi è davvero bravo a stendersi. Il ritorno di fiamma alabardato prosegue con un bel cross di Procaccio per Crimi che si avventa sulla palla di testa, anticipa l’uscita del portiere ma vede la sfera passare oltre la traversa.
A poco dall’intervallo, Triestina in gol: ennesimo traversone dalla destra, De Luca in agguato corregge di testa ma a sciogliere il capannello degli abbracci alabardati è il guardalinee che richiama l’arbitro e gli indica il fuorigioco dell’autore della rete.
Al rientro in campo sono gli ospiti a presentarsi alla conclusione per primi con una staffilata di Guidetti che Offredi, uscito dai pali, riesce a deviare. Inutile il gol di Balestrero in netto fuorigioco.
Dopo una decina di minuti, nitida occasione per la Triestina: Galazzi, a momenti inarrestabile, punta e ottiene il fondo per il cross arretrato all’altezza del dischetto. Rapisarda è puntuale ma, incredibilmente, liscia il pallone con la porta praticamente spalancata. Peccato, anche perché l’azione era di quelle da manuale.
Risponde per le rime la formazione gardesana con un gran tiro di Bergonzi salito dalle retrovie che Offredi fatica a respingere e con una conclusione di Spagnoli, innescato da Guerra, che manda il diagonale fuori di poco.
E la partita si sblocca: punizione dalla tre quarti di Gavazzi che batte con effetto a rientrare, saltano in molti, ma la palla sembra imprendibile ma non per De Luca che, appostato all’altezza del palo lontano, devia in rete.
Feralpi all’assalto negli ultimi minuti con Spagnoli protagonista assoluto: prima prova di piede ma manda a lato, poi in rovesciata su lungo traversone di Bergonzi e, quando si aspetta il fischio conclusivo dell’arbitro, ecco il tentativo dal fondo di Corrado che Offredi riesce solo a smanacciare e la porta spalancata per portare a casa un punto. Nota finale, nell’amarezza della vittoria svanita, almeno gli applausi dei tifosi: non si può dire ritrovati del tutto, perché pur avendo riaperto la “Furlan” l’affluenza – più correttamente lo spostamento dalla tribuna alla curva – non ha superato di molto quella dei precedenti incontri. Ci vuole ancora uno sforzo della squadra a suon di risultati per riaccendere l’entusiasmo, anche se un nuovo primo passo, senza fare sogni di gloria, è stato fatto.