L’intervento di Guido Roberti, vicepresidente di Basket 4 Trieste.
“Da 13 anni esistiamo, da 10 sono Vice-Presidente di questa società, il Basket 4 Trieste, che ho visto nascere e crescere dagli albori. Siamo giunti agli sgoccioli di un’altra stagione, la prima vera annata ordinaria dopo la pandemia. Una annata che di ordinario ha avuto molto poco. Ma non è un caso, è il riflesso diretto della dimensione che ha acquisito, nel tempo, questa società.
Il mio pensiero riprendendo il titolo vuole essere un inno ad alcuni valori su cui si fonda lo sport, valori che distinguono, esaltano, alcune persone rispetto ad altre. E per carità non vuole essere un attacco frontale a quelle “altre”, queste parole vogliono pero’ con forza risuonare come un ringraziamento enorme a quei ragazzi, a quelle famiglie, ad ogni figura che ha resistito e ci è rimasta accanto fino alla fine nella stagione sportivamente più difficile, culminata con quella che di fatto è la prima retrocessione della storia per il Basket 4 Trieste. Già, eravamo abituati bene tutto sommato. Tanti anni di serie D, sempre ad alti livelli, alcune volte vicinissimi alla promozione. Ma lo sport è così. E la prima squadra è quella che detta in modo distorto l’immagine di una società, quasi ne fosse unica espressione. Un male comune nel professionismo quanto nel dilettantismo. Un anno fa la stagione sembrava perfetta, con la prima squadra a vincere praticamente sempre e a meritarsi la prima storica volta in serie C, tra le prime 6 società di Trieste assieme a società con decenni di storia. Meritavamo di farla, meritavamo di confrontarci, anche se è durata solo un anno, in cui – non mi sorprende – la presenza del B4T è stata molto apprezzata dalle “rivali” friulane e isontine, meno a Trieste, ma è un problema di ottusità e provincialismo che non scopriamo oggi del nostro capoluogo. Anche questa non è una accusa, è una constatazione di una grande città con poca provincia. È una caratteristica insita.
Ci siamo fatti il nostro anno di serie C commettendo errori come tutti, come è umano, perché a volte ci si dimentica la natura – almeno la nostra – di una Asd dove un gruppo di persone – poche – senza alcun profitto od interesse (anzi) dedicano tempo, energie e denari per una missione, nel nostro caso la crescita di una realtà che oggi manda in palestra più di 100 atleti e che quest’anno si è cimentata con due-tre prime squadre (C e Promozione + la costola Venezia Giulia), un gruppo Amatori, una brillante Under 19, due Under 15, una Under 14, gli Esordienti ed un comparto minibasket con un quarantina di bimbi, il volto più bello di questa annata difficile. Torno a quel “Grazie”. Grazie a chi è rimasto con noi nonostante le sconfitte. Guarda caso sono rimasti i componenti della vecchia guardia, chi ha incarnato più anni lo spirito della società, chi ci vuole bene e ha capito che stavolta la società aveva ancora più bisogno di loro.
Si vince e si perde.
E con i ragazzi che si sono dimostrati uomini rimanendo a bordo della nave, torneremo a vincere, o torneremo a perdere, non importa. Perché la società da settimane guarda già avanti, con nuove collaborazioni presto svelate, nuove figure, un settore minibasket che continua a crescere. Dovremo ritrovare la parte più intima della nostra natura, tornare quella “Family” che ci ha sempre distinto, in cui ogni squadra è partecipe delle altre.
Stiamo così disegnando il futuro ed è bello che in queste ore stanno arrivando tantissime telefonate, molte di ex B4T che si propongono per tornare a fare parte della famiglia, sotto varie forme.
C’è una persona che questi numeri li ha creati e cullati in questi 13 anni, ed è Riccardo Coppola il quale dal nulla ha creato la società e portata all’attualità. È quel provincialismo tutto triestino che gli ha suggerito di fare un passo indietro da Direttore sportivo, ma l’anima della società nonché parte del Consiglio Direttivo resta lui. Assieme alla Presidente e al sottoscritto. Lavorerà con più discrezione, affiancato da persone fidate con nuove deleghe. Per ritrovare quell’entusiasmo perso, e come avrebbe potuto essere altrimenti dopo un’annata così difficile.
La sintesi è che la società è più che mai viva e proiettata al futuro, il minibasket è fiorente e dovrebbe essere quella l’immagine più elevata di una società – unica in Regione – affiliata all’Armani Junior Programm dell’Olimpia Milano. Una affiliazione che non viene concessa a caso.
Abbiamo giovani ragazzi che stanno crescendo come allenatori e istruttori. Abbiamo le basi di nuove sinergie che verranno svelate a breve, abbiamo eventi in programma anche per l’estate – caratteristica questa che piacevolmente confermeremo nei mesi caldi -.
Le colpe vanno assunte, le responsabilità prese, gli errori sono condizione talvolta necessaria. Di fronte alla fuga generale della responsabilità e capacità decisionale, dello spirito d’iniziativa, di una crisi mai così marcata dell’associazionismo, sapremo proseguire perché spesso, da questi momenti, si cela l’opportunità. Sapremo coglierla.
Grazie ancora a chi ha saputo anche perdere. Non è stato necessario fare nomi nello scritto. Loro lo sanno.
Guido Roberti – Vice Presidente Asd Basket 4 Trieste “