Poche ore e ci siamo. Un’altra stagione in Serie C prende il via e, come al solito, ci si chiede se sarà quella buona per lasciare questo torneo complicato, indecifrabile, sicuramente buco nero incolmabile sul fronte dei bilanci ma, soprattutto, visto come la solita maledizione per l’alabarda che non riesce a venirne fuori.
Anche quello che parte con il confronto con l’Arzignano non sfugge alla regola: la società, stavolta, sembra un po’ più decisa nel porre come obiettivo la salita di categoria ma, come sempre, tra il dire e il fare ci saranno parecchie cose da valutare.
Tante, ovvio, le aspettative ma, altrettanti – alla luce di quanto visto finora – i dubbi o, per meglio dire, le incertezze.
Ancora una volta, nella continuità della società, si cambia tutto: dall’allenatore, assolutamente nuovo alla categoria italiana, ai giocatori che, rispetto l’estate scorsa, sono praticamente cambiati quasi tutti. Non depone certo sulla continuità la decisione societaria, cioè di costruire su un nucleo sperimentato, ma prevale la volontà di rifare completamente l’assetto della squadra, affidandosi soprattutto a giocatori non italiani, provenienti da altri campionati, quindi tutti da assemblare.
Da verificare, quindi, se sarà una cosa fattibile: molto probabilmente si, ma non certo in pochi giorni.
Mancano ancora tasselli, come non è ancora chiaro quanti giocatori andranno via e se saranno sostituiti: questo è l’effetto della perversa discrepanza tra inizio campionato e fine del mercato: due turni, almeno, che non verranno giocati dalla squadra che, probabilmente, sarà quella definitiva, con il rischio che altre formazioni, già complete, possano approfittarsene.
Ma, in sostanza, questa è l’attuale situazione e va presa senza troppe discussioni, salvo poi, a risultato in archivio, trarre le debite conclusioni.
Per scendere nei particolari della prima partita di campionato, Michele Santoni parte subito rinunciando a diversi giocatori: Tonetto e Ballarini, Frare e manca tra i convocati anche Bjlevard che, fin dalle prime amichevoli, ha occupato la fascia difensiva sinistra tanto che la linea difensiva davanti a Roos dovrebbe esser composta inevitabilmente da Germano, Struna, Rizzo e Pavlev.
Più abbondanza a centrocampo: Correia e Voca davanti alla linea difensiva, El Azrak, D’Urso e Attys di sostegono alla punta centrakle che sarà Krollis più che Vertainen, che sembra sempre più sul piede di partenza verso Lecco.
In panchina, oltre ai due portieri Diakite e Borriello, ai minimi termini per i difensori con Moretti e Mutavcic, un po’ meglio per i centrocampisti con Vallocchia, Braima e Jonnson e gli attaccanti, Vertainen, Akpa Akpro, Vicario e Thordarson.
Per il debutto al Rocco nella nuova stagione, fischio d’inizio alle 18, direttore di gara sarà Maria Marotta di Sapri.