FUTUROSA-IL PONTE MILANO 36-72 (2-21;17-42;26-58;)
FUTUROSA: Streri 6, Zanne, Cumbat 5, Castelletto 1, Bosniak 3, Miccoli 7, Grassi, Sammartini 9, Camporeale 5, Carini. All. Scala
IL PONTE MILANO: Toffali 6, Di Domenico, Novati 11, Guarneri 7, Beretta, Penz 11, Thiam 10, Van der Keul 2, Bonomi 11, Madonna 14. All. Pinotti.
ARBITRI: Secchieri di Venezia, Bortolotto di Treviso.
Mamma che tranvata… Futurosa doppiata nel punteggio da Milano che è la capolista, d’accordo, ma non può trovarsi in trasferta una strada così in discesa per prendersi i due punti. Ancora una volta, le ragazze rosanero sbagliano l’approccio alla gara, anzi non entrano praticamente in gara perchè permettono alle milanesi di impossessarsi della partita, segnare con disarmante facilità e lasciare, alla fine dei primi dieci minuti di gioco le padrone di casa a due punti, peraltro segnati da Bosniak dopo quattro minuti di gioco. A quel punto, anche i più tifosi penso abbiano deciso di vedere fin dove sarebbe arrivata Milano prima di rallentare. In effetti hanno dovuto attendere gli ultimi minuti del secondo tempo perchè, per tutto il resto della gara, senza forzare più di tanto, hanno trovato tutte le soddisfazioni che volevano.
Che dire di Futurosa: dopo le due sconfitte consecutive si poteva pensare che il peggio era passato, invece davanti alla capolista hanno ceduto praticamente dopo la prima palla a due, senza quasi lottare, salvo in qualche raro momento e non con tutte le pedine in campo. Giornata nera di tutte le “girl”? Mah, è parsa più rassegnazione a priori, sentirsi vittime di una giornata in cui tirare verso canestro era come sollevare un macigno e sempre con approssimazione. Peccato ma, stavolta, non c’è praticamente assoluzione: perdere con Milano capolista fino alle 19 di sabato ci poteva stare ma non giocare propio non va giù.
Solito inizio difficile per Futurosa che spreca tutte le prime azioni d’attacco mentre dall’altra parte le milanesi vanno a segno per tre volte prima che le rosanero, dopo quattro minuti abbondanti, riescono a sporcare il tabellone con due punti di Bosniak. Milano, quasi infastidita per l’ ardire, piazza tre triple consecutive con Madonna, Penz e Novati, cui si aggiungono Guarnieri e ancora Madonna dalla distanza per un devastante 15-0 che porta il primo quarto a chiudersi sul 21-2 per le milanesi, risultato che non lascia spazio nemmeno alle recriminazioni in casa rosanero per i diciassette tentativi non andati a segno.
Il secondo quarto è, se si può, ancora più devastante. Mentre Futurosa continua la serie di tentativi senza trovare punti, la capolista milanese si diverte a fare tiro a segno: cominciano Penz e Toffoli con conclusioni normali, poi Penz, Madonna e tre volte Bonomi mettono dentro dalla distanza. Altri diciannove punti, inframezzati da due liberi di Streri e i punti di Camporeale e Sammartini che portano lo svantaggio interno a trentadue punti.
Milano rallenta inevitabilmente, in panchina rosanero Scala e Mura cercano di scuotere le ragazze triestine che, qualcosina, riescono a mettere insieme risalendo un po’ di corrente con i punti di Bosniak, Sammartini, Miccoli, Castelletto e tripla di Giorgia Sammartini che, in assenza di Croce, ha la simbolica fascia di capitana sul braccio.
Poco ovviamente per scalfire la capolista che chiude, all’intervallo grande, sul 42-17, ripetendo i 21 punti del primo quarto, sei più di quellì racimolati dalle rosanero.
Al rientro dagli spogliatoi segna quasi subito Miccoli, ma Milano ne fa sei, Miccoli ne fa altri tre ma sono ben di più i punti che Futurosa continua a non fare con tiri che sbattono sul ferro e puntualmente escono mentre Milano, che non ha più percentuali mostruose da tre ma si limita a segnare canestri, diremmo, facili, continua ad incrementare il punteggio e chiude sul 58-26, mitigato dai punti di Sammartini e Cumbat.
L’ultima frazione di gioco si apre sullo stesso metro: con fatica Futurosa mette dentro qualche punto con Streri e Cumbat mentre Milano è inesorabile o quasi quando affonda con Novati, Thiam e Guarneri: vantaggio milanese che va ben oltre i trenta punti, corroborato dalla Thiam che ha gioco facile sotto il canestro triestino e si prende una bella soddisfazione, visto che di minuti in campo non crediamo ne passi molti.
Dimenticare o, come dice coach Scala, ricordarsene sempre di questa sconfitta per non ricadere nelle stesse insicurezze, approssimazioni e svogliatezze: ci saranno due settimane per deciderlo, approfittando della pausa per le finali della Coppa Italia che vedranno in campo, a Battipaglia, anche la prossima avversaria al “Dome”, vale a dire la Delser Udine.