Dichiarazioni importanti quelle del GM della Pallacanestro Trieste durante la consueta chiacchierata settimanale a Tripla de Tabela con Raffaele Baldini e Francesco Freni. Arcieri parla di mercato: “Non firmerò mai contratti che prevedano una escape clause: non è previsto che durante la stagione qualcuno venga da me dicendomi che ha trovato una sistemazione migliore e che vuole rescindere il contratto. Non ho creato una “famiglia” per creare una chimica di squadra e poi distruggerla a novembre o febbraio. Ma è anche inutile metterle, queste clausole: Ross, Brown, Valentine, tutti gli altri, hanno scelto di venire a Trieste per competere ai più alti livelli, per sposare un progetto, hanno scelto l’organizzazione, la città, Jamion, la nostra cultura, la possibilità, chissà di giocare in Europa il prossimo anno, determinati a vincere tutto quello che possono vincere qui e subito e sono certo al 100% che nessuno di loro verrà da me a chiedermi di andare a finire la stagione altrove. Naturalmente, quando un giocatore fa tanto bene in una stagione riceve offerte importanti, ad esempio Ross vorrebbe giocare in NBA e magari il prossimo anno ci riuscirà, e noi saremo contenti per lui. Altrimenti, rimarrà qui. Io vorrei creare continuità, i bravi giocatori sono difficili da trattenere. Del resto il nostro obiettivo non è certo una salvezza tranquilla o arrivare alle final Eight. Noi vogliamo conquistare un posto in Europa. Questo non toglie che se, in corso d’opera, dovessimo ravvisare l’opportunità di un miglioramento, faremo le nostre valutazioni, c’è sempre la possibilità che possa arrivare ancora qualcuno. Non ho timore che si possa rompere l’equilibrio in spogliatoio, non serve nemmeno che io vada prima a parlare con i miei giocatori se ciò dovesse avvenire, perchè conosco il loro spessore umano. In ogni caso, siamo una buona squadra, ma se potremo diventare anche migliori, cercheremo di farlo e se ci sarà l’opportunità di fare un upgrade, lo potremo fare”.
Per quanto riguarda le scelte conservative sull’utilizzo dei giocatori:”Non ho ripensamenti sulle scelte fatte, ad esempio contro Reggio Emilia. Noi valutiamo sempre rischi e benefici, e se c’è anche una piccola possibilità che far giocare una partita potrebbe significare perdere il giocatore le cinque o sei successive, lui quella partita non la giocherà mai. Reyes ha i menischi integri, è reduce da una partita in crescita a Treviso e da una settimana con carichi di lavoro progressivamente più importanti. Nello shootaround di domenica mattina si sentiva bene, nel pomeriggio prima della partita è venuto da noi lamentando di aver sentito qualcosa al ginocchio destro, che ora stiamo valutando. Se starà bene a Trento giocherà, altrimenti lo terremo fermo”.
Infine, una riflessione sui fatti del dopo partita contro Varese: “Siamo vicini alle persone coinvolte ed aggredite, da padre so bene cosa possa voler dire trovarsi con la propria famiglia davanti a scene del genere. Persone dello staff sono andate a trovare i feriti all’ospedale, per fortuna non hanno nulla di grave. In settimana abbiamo fatto un briefing con il questore ed il suo staff, durante il quale ci ha spiegato le sue ragioni su quello che è successo ed abbiamo cercato di capire insieme in cosa la società può migliorare per aumentare la sicurezza all’interno del palazzetto per permettere una fruizione tranquilla dello spettacolo a tutti”
Apertura, finalmente, anche sul fronte sponsor: “Fa effettivamente un certo effetto vedere la classifica con tutti i logo delle squadre e constatare come noi siamo l’unica con il solo logo societario. La chiusura di un contratto con uno sponsor importante è qualcosa che mi viene richiesta continuamente anche dal presidente Matiassich, ovviamente. Con MSC le cose stanno progredendo. Non ho ancora un annuncio da fare, però presto potremo farlo: non sarà un contratto milionario da top main sponsor, ma sarà comunque un intervento importante, loro vogliono progredire e crescere con il nostro progetto. In ogni caso, ci sono anche altri contatti, in ballo non c’è solo MSC “.