Il dizionario Treccani recita: àlea s. f. [dal lat. alea «gioco di dadi»]. – 1. ant. Gioco d’azzardo. 2. Rischio, sorte incerta: correr l’a., affrontare il rischio, tentare la sorte.
Ora, sul fatto che l’immagine scelta dal valente social media manager dell’US Triestina 1918 per illustrare sulle Instagram stories il countdown con i minuti che mancano all’epocale conferenza stampa -o meglio il comunicato sostitutivo- di giovedì mattina sia perlomeno curiosa, crediamo nessuno possa essere in disaccordo. Se fosse ancora fra noi, il buon vecchio Sigmund Freud probabilmente attribuirebbe tale scelta ad uno dei lapsus che lo hanno reso celebre negli ambienti accademici: il club si renderebbe conto a livello inconscio di aver improvvisato o lasciato al caso tutto, dalla campagna acquisti alla gestione sportiva, dalle scelte sulla comunicazione ai rapporti con i tifosi. Però, non lo ammetterebbe in modo esplicito, invitando a diffidare di non meglio specificate minacce e connivenze, autoassolvendosi e riponendo nel futuro la soluzione di ogni problema. Già, il futuro secondo la Triestina: due dadi che rotolano.
In alternativa, se proprio non volessimo fare i fini evocando lapsus freudiani che nella città di Basaglia pur troverebbero coerenza, ma volessimo invece attenerci ad un linguaggio più consono agli argomenti di cui trattiamo (qualcuno direbbe: parliamo come mangiamo) potremmo definire nel modo seguente l’illustrazione di cui sopra, traendo anche in questo caso spunto dal dizionario Treccani:
autogòl (o autogoal) s. m. [dall’ingl. autogoal, comp. di auto- «auto-1» e goal (v.)]. – 1. In una partita di calcio, punto a vantaggio della squadra avversaria segnato da un giocatore che, involontariamente o per errore, invia la palla nella propria rete (detto anche autorete). 2. fig. Inconveniente o danno che ci si procura da soli senza volerlo