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A Fano, senza paure e senza calcoli

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Ancora due partite e la “regular season” – così si chiama, che fa molto U.S.A., da quando ci sono i play-off- andrà in archivio per girare pagina di questa stagione martoriata e “inguardabile”, nel senso che i tifosi hanno dovuto accontentarsi degli schermi televisivi, e cominciare a leggere l’ultimo capitolo. Prima, però, ci sarà da incoronare la promossa in modalità diretta e, a quanto sembra, non sarà così prevedibile, proprio perché questa stagione ci ha consigliato a non fare previsioni che…vadano oltre la punta del naso.

Il Padova che sembrava ormai promosso è crollato improvvisamente – forse, vogliamo pensare, anche per… colpa della Triestina – il Perugia, che invocava l’esclusione della Sambenedettese per recuperare un punto sui padovani, si ritrova ora a fare il tifo per i marchigiani che all’ultima partita saranno proprio a Padova ed il Sudtirol, la società che zitta, zitta senza tanti clamori, poteva mostrare la lingua alle altre due e balzare al comando, ha capottato al “Grezar”, ma in agguato ci resta ancora.
Per l’ennesima volta, il bello del calcio – anche senza “Superleghe” –  è che finchè l’arbitro non fischia tre volte, tutto può succedere.

In questo panorama da centottanta minuti più recuperi, finisce per stonare la posizione della Triestina, ancora una volta penalizzata da quel far bene contro le più forti e perdersi contro formazioni che magari lottano per restare in terza serie o poco via. Tant’è, ci siamo quasi abituati ma, come direbbero i tifosi, non certo rassegnati, perché un piccolo pertugio, una via di fuga, una speranza, se volete chiamarla, c’è ancora e si chiama, ovviamente, play-off. Strada strettissima, difficile, complicata e resa più inversamente tortuosa dalla posizione di partenza.

Oggi gli alabardati sono al sesto posto con 57 punti, due di meno della Feralpisalò di Massimo Pavanel, quattro più di Cesena, Matelica e Sanbenedettese. Guardarsi alle spalle perché in teoria, anche se difficile, perché tutte e tre affronteranno una delle prime nelle ultime due giornate, in caso di arrivo alla pari gli alabardati sarebbero in svantaggio con Matelica e Sambenedettese, entrambe vincitrici all’andata e al ritorno. Ma, tutto sommato, aggancio o sorpasso, non dovrebbero essere molto possibili.
Guardare avanti, allora con l’obiettivo di sorpassare la Feralpi per aggiudicarsi il quinto posto: la formazione gardesana vanta due lunghezze di vantaggio e, in caso di arrivo alla pari, il vantaggio di una vittoria ed un pareggio negli scontri diretti. Gli ultimi due impegni porteranno la formazione di Pavanel a San Benedetto dove il Comune ha, in pratica, “sequestrato” il campo di gioco per i debiti della società per cui è stato intrapreso l’iter fallimentare concordato. Situazione che non impedisce ai giocatori di scendere in campo e continuare a lottare per dimostrare di valere i play-off, malgrado siano in arrivo gli inevitabili punti di penalizzazione per i mancati pagamenti.
Se a San Benedetto non sarà facile venirne fuori, figuriamoci all’ultima giornata, quando la formazione di Salò dovrà ospitare il Perugia: certo, dipenderà da quel che succede domenica sera (tutti in campo alla stessa ora, le 20.30), ma difficile pensare che il Padova a Carpi ed i perugini con il Matelica non trovino modo di incamerare i tre punti…  Come dire, dal punto di vista della Triestina, che le possibilità del sorpasso ci sarebbero tutte, anche se legate alle “defaillances” altrui, cosa che l’esperienza invita a considerare molto poco…

Tanto per cambiare, quindi, saranno gli alabardati a dover fare la loro parte: dopo la prova con il Sudtirol, sembrerebbe anche logico dire che a Fano i tre punti dovrebbero arrivare. La formazione marchigiana è in zona play-out, difficilmente ne verrà fuori pur non rischiando certo l’ultimo posto: in casa ha fatto meno punti di tutti – 14 con due vittorie e otto pareggi – fuori un po’ meglio tanto che si è permessa il lusso di andare a vincere sul campo della Feralpisalò tre giornate orsono. Curiosamente ha costretto al pari Perugia e Padova all’andata ed al ritorno e in casa al Sudtirol. La squadra di Flavio Destro, oltretutto, vinse a Trieste, con un uomo in meno, con un gol di Ferrara (5 in totale), goleador assieme a Barbuti autore di otto centri.

Come dire, siamo alle solite, perché si tratta di una di quelle squadre tendenzialmente molto chiuse che infastidiscono la Triestina e ne minano le sicurezza. Ma a questo punto del campionato, sono particolari che dovrebbero contare poco, visti gli obiettivi da raggiungere.

La formazione per Fano? Squadra che vince non si tocca, diceva l’antico adagio calcistico, quindi tutto lascia pensare ad una conferma su tutto il fronte, dal momento che anche Capela non ha smaltito i problemi e che altre novità non sembrano poterci essere.

Non resta che mettersi tranquilli, magari – se si fa il tifo anche per l’Allianz – preparare un secondo televisore e fare l’esperimento della domenica sera: seguire due partite contemporaneamente…