tsportinthecity

L’Allianz si ferma in casa contro Reggio Emilia dopo un supplementare

Tempo di lettura: 5 minuti
Con Fernandez e Konate apparsi ancora l’ombra di loro stessi, Trieste combatte fino all’ultimo secondo dell’overtime ma spreca lo sprecabile davanti all’Unahotels di uno strepitoso Olisevicius. Finisce 83-85, nel primo finale punto a punto in cui i biancorossi non riescono a prevalere.

Sconfitta tutto sommato indolore quella in cui incappa l’Allianz al termine dell’ennesima settimana difficile, in cui perde per infortunio una pedina importante sotto canestro ed in cui può allenarsi pochissimo a ranghi completi dopo aver recuperato tutti i negativizzati al Covid. Ma se Adrian Banks non sembra accusare particolari ripercussioni dai pochi giorni di clausura, il Lobito e Sagaba Konate sembrano ancora troppo debilitati, in totale riserva di energia ed in questo momento non si può ancora fare affidamento sul loro apporto per più di pochissimi minuti: zero punti in due, -7 di valutazione per Fernandez che cammina in campo per 10 minuti, tabellino intonso se non per 4 rimbalzi ed un paio di palle perse per il lungo maliano. I necessari 36 minuti sul parquet di Davis ed i 33 di Delia, loro alternative naturali, sono decisamente troppi per pretendere di averli lucidi e precisi nei concitati ultimi secondi di partita.

Sconfitta indolore dicevamo, soprattutto grazie ad alcuni risultati favorevoli dagli altri campi che da un lato fanno staccare matematicamente ai biancorossi il biglietto per le F8 di Coppa Italia, dall’altro permettono di far conservare all’Allianz quel terzo posto che potranno difendere sul campo della Nutribullet Treviso: a parte il piazzamento prestigioso al termine del girone d’andata, una posizione del genere permetterebbe di presentarsi alla kermesse pesarese in una situazione di evidente vantaggio.

La partita contro gli emiliani guidati dalla bestia nera Attilio Caja si mantiene sostanzialmente in equilibrio per 43 minuti, nei quali le due squadre tentano timidi allunghi senza però riuscire mai a dare la spallata definitiva al risultato. Trieste si affida all’asse Davis-Delia, che assieme a Grazulis fa pentole e coperchi nel primo tempo. Nei primi venti minuti le due squadre si esibiscono in una prestazione balistica piuttosto deficitaria (33% da tre per Trieste, 28% per Reggio Emilia), ma se per Trieste la percentuale è quella purtroppo usuale, a latitare sono soprattutto gli ospiti con Cinciarini e soprattutto Olisevicius. Ma una rondine non fa certo primavera: nel secondo tempo saranno proprio loro due (straordinario Olisevicius nel finale: giocatore super efficiente, trasforma in tripla qualunque pallone gli passi per le mani in qualsiasi situazione), con la partecipazione speciale di Hopkins e Crawford, prima a ricucire lo strappo dell’Allianz in apertura di quarta frazione, quando una bomba di Cavaliero l’aveva portata sull’illusorio +11, bilanciato in un amen da uno stordente 0-12, poi, nonostante l’errore sul tiro della possibile vittoria al 40′ di Hopkins, a favorire il vantaggio di sette punti a poco più di un minuto dal termine del supplementare, rivelatisi troppi da recuperare per una pur generosa Trieste, che si rifiuta di arrendersi ed avrebbe pure l’occasione di impattare sull’85 pari per andare al secondo over time se il buzzer beater di Adrian Banks da centro area non si fosse fermato sul primo ferro.

In mezzo, numerose ingenuità, sanguinose palle perse in modo banale, falli in attacco, triple troppo facili subite da situazione piedi a terra sull’extra pass negli ultimi otto minuti di partita (extra time compreso), rotazioni troppo ridotte per poter interrompere o invertire l’inerzia del match. Sconfitta, fatti tutti i conti, inevitabile soprattutto per i meriti di una Reggio Emilia capace di spremere fino all’ultima stilla di energia per difendere mani addosso, impedire tiri facili a Banks e Davis, sporcare le linee di passaggio specie in posizione di post dove sia Delia che Grazulis godevano di evidente superiorità tecnica e di avere il sangue freddo per insaccare le triple decisive dalle mani di tre giocatori diversi.

Riguardo ai singoli, detto dei fantasmi e dei forzati del parquet, Ciani può essere rassicurato dalla condizione di Campogrande, che nonostante una palla persa rivelatasi sanguinosissima nel finale, ha giocato un’onesta partita, tenendo oltretutto il campo per una trentina di minuti. Il suo ritorno, unitamente all’affidabilità soprattutto difensiva di Lodo Deangeli, permettono di far rifiatare Michele Mian, utilizzato solo 16 minuti contro Reggio Emilia ed arrivato lucido nel finale in cui infila un paio di canestri da lontano che avrebbero anche potuto essere decisivi.

Risultato che probabilmente non lascerà particolari scorie nemmeno sul morale, anche perché ora Trieste ha un’ulteriore cartuccia da sparare per consolidare la sua già invidiabile posizione in classifica, e dovrà farlo voltando velocemente pagina. La partita di Treviso, peraltro, non è stata curiosamente ancora programmata (a differenza degli altri due recuperi, quello fra Brindisi e Napoli e quello fra Brescia e Pesaro, che si giocheranno fra il 19 ed il 20 gennaio), ma probabilmente si potrà disputare il 26 gennaio quando la Nutribullet sarà sufficientemente libera dagli impegni europei, dal momento che è necessario completare il programma prima possibile e che domenica prossima è già in programma la prima giornata di ritorno -che poi sarebbe la seconda visto che la prima verrà recuperata in aprile, ma poco cambia- e dunque la prima metà di campionato dovrà necessariamente completarsi entro quella data.

Infine, il Palatrieste quasi vuoto, tornato desolatamente tetro se non per qualche sporadica protesta nei confronti degli arbitri ed alcuni inediti fischi all’indirizzo di Konate, fortunatamente quasi subito tramutati in applauso di incoraggiamento. Terzo posto in classifica, partite sempre divertenti, giocatori motivati ed attaccati alla causa, un abbondante pizzico di triestinità nel roster: ok la capienza ridotta, ma i desolanti vuoti sugli spalti, un tempo territorio del red wall di cui tutti tanto ci vantavamo, e la quasi totale assenza dell’indispensabile spinta del sesto uomo, questa squadra non se li merita. Così come non si merita la nuova e non preannunciata assenza del tifo organizzato, che avrà pure le sue ragioni (bar chiuso, mascherina e Green pass obbligatori, affluenza ridotta, distanziamento sociale che in un palazzo da 7000 posti non è certo un problema), che però a questo punto della stagione rischiano di tradursi in una posizione di principio che sarebbe opportuno sacrificare sull’altare della ragion di stato. Probabilmente sarà necessaria un’operazione di recupero di attrattività mediatica anche da parte della Società (che peraltro in occasione della partita contro Reggio Emilia aveva varato una campagna di ticket a prezzo ridotto), ma la città di Trieste deve aver ben chiaro il concetto che i prossimi cinque mesi saranno probabilmente i più cruciali per la storia della pallacanestro cittadina di vertice degli ultimi dieci anni: arrivare a fine giugno con un patrimonio sportivo ma anche sociale che non si possa disperdere potrebbe essere l’unica chance di sopravvivenza a questi livelli.

Le pagelle dei biancorossi:

Banks 6+, Davis 6+, Fernandez 4-, Konate 4-, Deangeli 6-, Mian 6+, Delia 7+, Cavaliero 6, Campogrande 6, Grazulis 7-

ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE – UNAHOTELS REGGIO EMILIA    83-85 (dts)

Allianz Pallacanestro Trieste: Banks 14, Davis Jr 14, Fernandez, Konate, Deangeli, Mian 11, Delia 14, Fantoma, Cavaliero 9, Campogrande 8, Grazulis 13. All: Ciani

Unahotels Reggio Emilia: Thompson Jr 5, Hopkins 12, Baldi Rossi, Strautins 9, Crawford 10, Colombo, Cinciarini 10, Johnson 3, Olisevicius 29, Bonacini, Diouf 7. All: Caja

Parziali: 17-18; 40-33; 55-48; 70-70

Arbitri: Begnis, Vicino, Marziali

I RISULTATI

Bertram Derthona-Vanoli Cremona 97-92
Virtus Segafredo Bologna-Nutribullet Treviso 84-66
Openjob Varese-Umana Reyer Venezia 76-68
Carpegna Pesaro-Armani Exchange Milano 85-82
Banco di Sardegna Sassari-Dolomiti Trento 88-80
Gevi Napoli-Fortitudo Kigili Bologna 86-89
Germani Brescia-Happycasa Brindisi 88-67
Allianz Trieste-Unahotels Reggio Emilia 83-85

LA CLASSIFICA

Armani Exchange punti 26;
Virtus Segafredo Bologna 24
Allianz Trieste 16;
Dolomiti Trento 16;
Bertram Derthona 16;
Germani Brescia 14;
Gevi Napoli 14;
Happy Casa Brindisi 14;
B.Sardegna Sassari 14;
Umana Venezia 14;
Unahotels Reggio Emilia 14;
Carpegna Prosciutto Pesaro 12;
Nutribullet Treviso 12;
Fortitudo Kigili Bologna 10:
Openjob Varese 8;
Vanoli Cremona 8.

PROSSIMO TURNO (23/1/22)Unahotels Reggio Emilia-Openjob Varese (20.00)
Nutribullet Treviso-Armani Milano (17.00)
Happycasa Brindisi-Virtus Segafredo Bologna (17.00)
Vanoli Cremona-Umana Reyer Venezia (17.30)
Allianz Trieste-Carpegna Pesaro (18.00)
Dolomiti Trento-Gevi Napoli (18.30)
Fortitudo Kigili Bologna-Bertram Derthona (19.00)
Germani Brescia-Banco di Sardegna Sassari (20.45)