Dear Trieste,
Have you ever fallen in love with someone and because of circumstances you cannot control you had to part ways? But years later, you reunite. It sounds like the plot of a romantic movie, right?
As I took the exit from the autostrada onto the long stretch of road that peacefully rests alongside the sea, I couldn’t help but cry. My kids sat in the backseat pointing at the sunset and admiring the calm waters. Don’t get me wrong, each city in Italy that we lived in has a special place in my heart. But, Trieste became my home. CJ learned to read at IST (THANK YOU MS. ELENA), Charlotte found her love of art (THANK YOU MS. MUNIZA & MS. VIVIANA), Camilla was created (THANK YOU FRIULANO), I finished my second book that I based in Trieste, and Chris made the SERIE A playoffs for the first time in his career in Trieste.
Pulling up to the gym was surreal. The last time I was in Pala Rubini I was pregnant with Camilla, chasing a 3-year-old around, and watching my 6-year-old enjoy his dad playing courtside. We got out of the car and I held Camillla’s hand as we entered the arena. The kids jumped up and down in excitement pointing at where we used to sit and recalling when there were “a million” teddy bears on the floor.
The first person who caught my attention was Danny and again, I had to fight back tears. Aside from getting Chris a lot of assists, the kids love him and let’s be honest – everyone loves Danny. We finally made it to our seats, where the away team fans sit. It felt odd, but that emotion quickly passed because being back in the gym watching Chris play felt great.
As the horn sounded to begin the game, it was on! We are now in Chris’s 11th season (6th season in Serie A) and he couldn’t have looked better. I know I don’t say it enough, but the level of respect I have for him is indescribable. Although he didn’t start, when he checked in the game, the crowd ERUPTED. Once again, I fought back tears. They were tears of happiness and tears of gratitude. Our journey in Chris’s career has been far from easy with the battles he faces, so to see other people show him the same love that I have for him and his game was a precious moment that will live in my mind forever (thank you for the bottom of my heart).
I know I can speak for him when I say it was the sweetest gesture he’s received. For me, it was confirmation that our feelings and connections to Trieste were mutual. Our love for Trieste was reciprocated that evening and it was a wondrous feeling.
I had to keep reminding the kids that we were the white team, I’m sure they were confused because they still wear their Trieste jerseys – with pride. After the game Charlotte played with Juan’s (Fernandez) daughter as if they’d never been apart the past three years.
In all, our trip to Trieste was a success. We roamed around all of the places we once spent time before, enjoyed the food, watched Chris play, and most importantly I got some of my favorite wine. I look forward to the season. I am enjoying watching all of the teams in the supercup. It was a treat to see all of the familiar faces even if we are opponents. But, I can say one thing, as much as I felt welcomed in Trieste, I feel the same in Tortona and that is truly a treat for us all.
Until next time, Trieste!
With lots of love,
Erin M. Wright
Cara Trieste
Siete mai stati innamorati di qualcuno, e per colpa delle circostanze avete dovuto separarvi senza senza poterci far nulla? Ma qualche anno dopo vi reincontrate? Sembra la trama di un film romantico, vero? Appena sono uscita dall’autostrada entrando in quel lungo tratto di strada che si adagia dolcemente lungo il mare, non ho potuto fare a meno di piangere. I miei bambini erano seduti dietro indicando il tramonto ed ammirando le acque calme. Non fraintendetemi, ogni città italiana in cui abbiamo vissuto ha un posto speciale nel mio cuore. Ma Trieste è diventata casa mia. CJ ha imparato a leggere all’IST (grazie Miss Elena), Charlotte ha scoperto il suo amore per l’arte (grazie Miss Muniza e Miss Viviana), Camilla è stata concepita (grazie Friulano), io ho finito il mio secondo libro ambientato a Trieste, e Chris ha disputato i playoff per la prima volta in vita sua a Trieste.Arrivare al palazzetto è stato surreale. L’ultima volta che ero stata al Pala Rubini ero incinta di Camilla, inseguendo una piccola di tre anni, e guardando il mio seienne godersi il papà giocare in campo. Siamo usciti dalla macchina ed ho preso per mano Camilla per entrare nel palazzo. I bambini saltavano per l’eccitazione indicando dove ci sedevamo di solito, ricordandosi di quando c’erano “un milione” di orsacchiotti sul parquet.La prima persona che ha catturato la mia attenzione è stato Danny e, di nuovo, ho dovuto ricacciare indietro le lacrime. A parte il fatto di aver fatto molti assist a Chris, i bambini lo amano, e – siamo onesti – tutti amano Danny. Siamo finalmente arrivati ai nostri posti, che stavolta erano nella zona ospiti. E’ stata una sensazione strana, ma è passata velocemente perché essere di nuovo in palazzetto a guardare Chris giocare è stato bellissimo!Siamo all’undicesima stagione di Chris (la sesta in Serie A), e non avrebbe potuto essere migliore di così. So di non dirlo mai abbastanza, ma la quantità di rispetto che ho per lui è indescrivibile. Anche se non era in quintetto, quando si è seduto sul cubo del cambio la gente è ESPLOSA. Ancora una volta, lacrime. Lacrime di gioia e di gratitudine. Il viaggio della carriera i Chris è stato tutto tranne che facile con le battaglie che combatte, e quindi vedere la gente mostrargli lo stesso amore che io sento per lui e per il suo gioco è stato un momento prezioso che terrò con me per sempre (grazie dal profondo del mio cuore). So che posso parlare anche per lui se dico che è stato il gesto più dolce che abbia mai ricevuto. Per me, è stata la conferma che i nostri sentimenti ed il nostro legame con Trieste sono reciproci. Il nostro amore per Trieste ci è stato restituito ed è stata una sensazione meravigliosa.Ho dovuto ricordare ai bambini che noi eravamo la squadra in bianco, sono sicura che erano confusi perché loro indossano ancora le canottiere di Trieste, e lo fanno con orgoglio. Dopo la partita Charlotte ha giocato con la figlia di Juan come se non si fossero mai separate negli ultimi tre anni.In generale, il nostro viaggio a Trieste è stato un successo. Abbiamo fatto un giro per tutti i luoghi che avevamo già visitato in passato, ci siamo goduti il cibo, abbiamo visto giocare Chris e, soprattutto, ho bevuto un po’ del mio vino preferito. Non vedo l’ora che cominci la stagione. Mi piace guardare tutte le squadre in Supercoppa. E’ un piacere rivedere tutti quei volti noti, anche da avversari. Ma devo dire una cosa: così come ci siamo sentiti bene accolti a Trieste, così succede a Tortona, e questo è un vero piacere per tutti noi.Arrivederci alla prossima volta a Trieste.
Con tanto amore
Erin M. Wright