Due titoli italiani giovanili: la Pallamano Trieste, dopo aver vinto a Chieti il titolo nella categoria Under 17, fa il bis con la squadra Under 15 allenata da Claudio Schina. Un successo clamoroso per la società triestina che a livello giovanile aveva già vinto nella categoria Under 15 il precedente scudetto tricolore.
La forza delle squadre giovanili targate Trieste che portano a casa due titoli italiani è il sintomo della ripartenza alabardata e un piccolo trionfo per la società presieduta da Alessandra Orlich che festeggia il suo compleanno con il tricolore.
Dopo aver perso con Malo (29-27) nelle eliminatorie, sono arrivati i successi su Ariosto Ferrara (30-15), Verdazzurro Sassari (32-15), la squadra di Schina ha battuto ai quarti di finale l’Aretusa (23-13) ed in semifinale Bolzano (26-20).
Nella finalissima, gli alabardati avevano di fronte gli emiliani del Ravarino ma, in pratica, non c’è stata quasi partita: subito avanti i ragazzi di Schina che progressivamente aumentano il vantaggio fino a chiudere il tempo sul 15-8. Con molta determinazione, i biancorossi hanno tenuto a bada i tentativi degli avversari e mantenuto il vantaggio che, col passar dei minuti, si è trasformato in sicurezza fino a chiudere 30-19.
Giorgi, Cardi, Oblascia, Scoria, Favento , Petrovic, Lo Duca, Trost , Clai, Pajer, Kelmendi , Curzolo, Moscheni, Scorzato: questi i neo campioni d’Italia.
“Sapevo di avere una buona squadra – ha detto Claudio Schina – ma non pensavo di arrivare fino in fondo. I ragazzi hanno avuto una crescita continua, partita dopo partita, che mi ha veramente meravigliato. E’ un premio al lavoro che facciamo durante tutto l’arco dell’anno.
Due volte campione negli Under 15, qual è il segreto? “Il segreto? . ride Schina – di non invecchiare mai… e la fortuna di avere dei ragazzi pronti, capaci e promettenti e… ben strutturati. La squadra ha una media d’altezza tra l’ 1,85 e l’ 1,90 ed è un fattore che incide, com’è stato della mia precedente squadra campione che poi si è confermata tricolore anche nell’Under 17.”
Insomma, non resta che festeggiare… “Sicuramente – dice Schina – abbiamo appena concluso le premiazioni, ci buttiamo sotto la doccia e poi facciamo un po’ di baldoria perché i ragazzi lo meritano e lo meritiamo anche noi per tutto quello che facciamo durante l’anno.”