Tornata sulla retta via dopo lo scivolone di Arzignano, la Triestina affronta, dopo aver distanziato la Clodiense, la squadra con cui condivide la penultima posizione in classifica, il Caldiero Terme, reduce dalla sconfitta di misura sul campo della supercapolista Padova.
Come tutte le trasferte in Serie C, la partita non sarà certo tranquilla ed agevole, tantopiù che i padroni di casa, anche se si gioca sul ristretto campo della Virtus Verona, sono altrettanto impegnati degli alabardati per uscire dalla zona minata del fondo classifica.
La classifica dice che i punti di entrambe sono 16 ma sappiamo che gli alabardati ne avrebbero uno in più, cancellato dalla penalizzazione: l’obiettivo, sarebbe di uscire al più presto dalla zona play-out che, al momento, parla dei 21 punti della Pergolettese, con Pro Patria a 18 e Pro vercelli a 20, che ovviamente hanno gli stessi pensieri.
La Pro Patria, per dire, domenica sarà in trasferta sul campo della Feralpisalò, terza forza del campionato, mentre la pro vercelli giocherà in quel di Gorgonzola con la Giana che, pur meglio piazzata, non ha intenzione di fare passi falsi che la risucchierebbero verso il basso.
Quindi, per Caldiero e Triestina ci sarebbe già la possibilità, vincendo, di superare una diretta rivale e avvicinare ad una lunghezza un’altra pericolante.
Piuttosto chiare le premesse che inducono a pensare, più che ad una partita, ad una vera e propria battaglia per uscirne al massimo, che vuol dire per prima cosa non rischiare di andar sotto, ancor prima di cercare di andar in vantaggio. Complice un campo dalle dimensioni abbastanza ridotte, giocare sugli spazi diventa complicato, cercare di entrare in aree intasate sicuramente da difensori e centrocampisti ancora di più.
Battaglia, quindi, in cui non si possono sbagliare mosse e in cui un’ipotetica divisione della posta, che nelle previsioni degli scommettitori è quotata meno della vittoria dei padroni di casa, non accontenterebbe sicuramente la squadra di Attilio Tesser.
Il tecnico alabardato la ritiene una partita da battaglia, in cui la squadra dev’essere pronta sin dal fischio d’inizio a soffrire, combattere e fare molta attenzione ed è più o meno la situazione in cui gli alabardati si ritroveranno anche nelle prossime partite a combattere per risalire in zone più accettabili della classifica.
Senza dimenticare che la formazione veneta è in lizza ancora in Coppa Italia, dopo aver eliminato il Padova, il Milan U23 e in attesa di scontrarsi con la Giana Erminio in semifinale.
La positiva prestazione con la Clodiense non può certamente illudere sulla facilità di certe partite ma dare un contributo all’autostima dei giocatori: il livello tecnico dell’attuale Triestina, però, sembra decisamente essere superiore a quello degli avversari, anche se vuol dire poco. Però, la possibilità di qualche giocata fuori norma, di qualche combinazione di classe, dovrebbe essere nelle corde della formazione alabardata, capace quindi di poter avvantaggiarsi su questo piano anche se le premesse continuano a far pensare ad un confronto da “lotta dura, senza paura” più che a uno scambio di giocate di tecnica e stile.
Più di qualche problema di formazione per la squadra di Tesser che lascia a casa una mezza dozzina di giocatori, alcuni dei quali assenti cronici, altri più sorprendenti (Kiyine) e uno, come Germano, da rimpiangere per almeno un paio di mesi.
Convocazioni, però, che grazie agli ultimi arrivi, sono comunque sostanziose di numero, anche se i nuovi arrivati quasi sicuramente non scenderanno in campo ma ci sono per facilitare l’ingresso e l’acclimatizzazione nel gruppo.
La logica clacistica vorrebbe che la squadra che vince non si tocchi ma tesser sembra abbastanza propenso a fare qualche pur minimo mutamento: difficile che tocchi la retroguardia davanti a Roos, confermando Jonnson a destra, Bianconi e Frare al centro e Tonetto a sinistra: appena arrivati, il giovane francese Balcot e l’esperto Silvestri sarebbero ancora spaesati, già meglio Cancellieri mentre Struna resta l’alternativa unica per un centrale mancando Moretti.
Il colpo a sorpresa potrebbe riguardare l’adattamento di, diciamo, Braima in posizione di terzino destro, ma ci crediamo ben poco.
Centrocampo: Se Vallocchia a sinistra e Correia al centro sono praticamente sicuri, ci potrebbe essere l’inserimento dal primo minuto di Fiordilino a dettare ritmi e giocate di livello: altrimenti Braima sembra la soluzione più logica.
Siamo ai tre posti avanzati: Olivieri non si discute, se non rientra D’Urso, El Azrak merita riconferme, resta la punta avanzata: Udoh si potrebbe far preferire a Vertainen ma teniamo presente che, tra i convocati c’è anche un Krollis che magari, facendo passerella, potrebbe invogliare qualcuno…
Fischio d’inizio di Totaro di Lecce alle 15.