E’ una trasferta insidiosa quella che attende la Pallacanestro Trieste in Campania per la prima delle due partite che potrebbero permetterle di conquistare la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia. Insidiosa, ma ampiamente alla portata di una squadra che, per la prima volta in stagione ed alla vigilia del giro di boa di metà campionato, potrebbe presentarsi veramente al completo, recuperando a sorpresa un Justin Reyes che si è regolarmente allenato in settimana ma la cui condizione atletica è naturalmente tutta da verificare. Anche se il portoricano è partito con i compagni per la trasferta, come da copione nulla trapela in merito dalla società e pertanto non resta che attendere la palla a due prevista alle 17:30 al Palamangano di Scafati.
Quello campano, per Trieste, è un campo che evoca ricordi sinistri, risalenti all’ultima giornata del campionato 2022/2023, quella che decretò la retrocessione matematica per la squadra guidata da Marco Legovich, con la partita fra Scafati e Brescia iniziata “artificialmente” in ritardo e la squadra campana capace di recuperare 17 punti in quarto scarso ad una Germani improvvisamente immobile dinanzi allo show di David Logan. Acqua passata, Trieste dopo 18 mesi non è più quella squadra intimidita e rinunciataria in trasferta, spesso vittima sacrificale designata ancor prima di salire sul pullman. Anzi, è ben determinata ad andarsi a conquistare due punti che sa benissimo essere indispensabili per raggiungere il primo degli obiettivi che si è prefissata per questa stagione: finire fra le prime otto a metà gennaio. Scafati, dal canto suo, con gli otto punti conquistati finora è matematicamente estromessa dalle Final Eight, però è fortemente motivata a togliersi velocemente da posizioni di classifica al momento non preoccupanti ma che potrebbero improvvisamente diventare pericolose nel giro di poche giornate. Tre delle quattro vittorie conquistate dalla squadra di coach Damiano Pilot sono arrivate in casa (contro Cremona, Varese e Pistoia), ed è bene notare come nelle ultime tre esibizioni al Palamangano i campani abbiano mediamente realizzato ben 103 punti a partita. Nelle ultime due trasferte la squadra campana ha concesso la prima vittoria a Napoli in un derby infuocato deciso da un buzzer beater di Totè all’ultimo secondo, per poi venire rullata a Bologna domenica scorsa. Il suo rendimento fin qui altalenante e sostanzialmente mediocre ha un po’ sopito il consueto calore che caratterizza l’angusto impianto vicino a Pompei, ma attenzione a non sottovalutare l’aspetto ambientale specie nel caso in cui i gialli di casa dovessero rendersi protagonisti di fiammate improvvise o di strisce di realizzazioni che potrebbero generare un circolo virtuoso autoalimentante fra campo e spalti. Appare perciò evidente come l’aspetto difensivo, fin dalla palla a due, sia la prima e più importante chiave per poter uscire vittoriosi da questa trasferta: Jayce Johnson e Francesco Candussi, dopo una partita in cui hanno estremamente sofferto la fisicità sotto canestro di Venezia venendone a tratti intimiditi, possono tornare ad essere un fattore determinante nel pitturato, contro un pacchetto di lunghi avversari spesso in difficoltà sia nell’esecuzione del pick and roll che nel gioco più statico partendo dal post basso spalle a canestro. Del resto la squadra di Pilot è nettamente a trazione posteriore, fatta da esterni dinamici, abili nel tiro da lontano così come nell’attacco al ferro, dotati di buona tecnica anche dalla media distanza e con capacità realizzative anche in acrobazia come il pericolo pubblico numero uno Rob Gray. L’eterno Cinciarini, finito a svernare in Campania dopo la fallimentare esperienza spagnola e la retrocessione a Pesaro, è il solito specialista nel mettere in ritmo in compagni, rimanendo però l’accentratore di sempre. Sacar Anim, arrivato da due settimane, è il giusto complemento per Gray, con il quale forma una coppia di esterni cui destinare la maggiore cura difensiva.
Per contro, Trieste ha armi in attacco che, se funzionanti, la Givova non è in grado di arginare per qualità, varietà ed imprevedibilità delle soluzioni a disposizione, specie se la squadra dovesse presentarsi al completo. Trieste tira mediamente meglio sia da due che da tre punti, prende più rimbalzi soprattutto in attacco, è maggiormente intimidente sotto canestro con le stoppate e (nonostante la presenza di Cinciarini) piazza più assist a partita. Potrebbe essere una partita adatta a concedere maggiore minutaggio agli specialisti Deangeli e Campogrande, ma la sensazione è che il coach si affiderà nuovamente ai suoi “pretoriani”, quelli che considera i giocatori più affidabili, ricorrendo alla second unit solo in caso di estrema necessità.
La situazione di classifica relativa alle squadre che Trieste potrebbe ancora raggiungere eventualmente migliorando la propria attuale posizione, o dalle quali potrebbe ancora essere raggiunta e superata in caso di sconfitta in una o entrambe le prossime partite, è la seguente:
5. VIRTUS BOLOGNA 18
6. TORTONA 16
7. MILANO 16
8. TRIESTE 14
9. TREVISO 12
10. SASSARI 12
11. VENEZIA 10
Il programma della quattordicesima giornata prevede per la Virtus una insidiosa trasferta per il derby sul campo di Reggio Emilia che per l’occasione sarà caldissimo, per Tortona una partita più agevole sul campo dell’ultima in classifica Napoli, Milano giocherà a Pistoia una gara dal pronostico in apparenza chiuso, Treviso affronterà in casa una lanciatissima Germani Brescia, una Sassari in prepotente ascesa affronterà in casa Varese alla disperata ricerca di punti salvezza ed infine Venezia avrà l’arduo compito di dare continuità alla sua rinascita fermando la straripante corsa di Trapani. In caso di vittoria triestina e di contemporanee vittorie di Brescia e Varese i biancorossi sarebbero matematicamente qualificati, tutte le altre combinazioni rimanderebbero il discorso alla domenica successiva. Ma sperare in risultati favorevoli da altri campi, come proprio quel maledetto 7 maggio 2023 dovrebbe aver insegnato, è un cattivissimo consiglio. Preferibile attenersi al mantra del presidente Matiasic: vincere, vincere, vincere