Dopo dieci mesi buttati sapete voi dove, si ricomincia da dove c’eravamo interrotti: c’è nuovamente Attilio Tesser sulla panchina alabardata, potremmo domandarci dove, senza il catastrofico intervento societario di allora sarebbe potuta arrivare quella squadra o cercare di capire come si può arrivare a costruirne una nuova senza senso, ma a questo punto della vicenda, sarà meglio chiudere con il passato, credere che effettivamente la società abbia riconosciuto gli errori per il solo fatto di aver richiamato il tencico, ritenere che l’arrivo di un direttore sportivo colmerà le lacune abissali. L’intento è di guardare solo avanti per cercare di salvare il salvabile e per farlo, certamente non serve continuare a sottolineare errori su errori commessi: dimentichiamo pure la società, concentriamoci sulla squadra, quella che, in definitiva, può ancora rimettere in gioco tutto.
Certo che l’inizio di quello che potrebbe essere il nuovo corso non è dei più semplici: tesser riprende le redini della squadra “debuttando” in questa stagione sul campo della capolista indiscussa del girone, quel Padova che non ha mai perso ancora mettendo assieme 41 dei 45 punti disponibili e con una partita giocata in meno.
Come risulteranno quei trentacinque punti di differenza in classifica sul campo? Se il calcio fosse una scienza esatta, ci sarebbe ben poco da stare allegri ma, per fortuna, la… rotondità di quella benedetta sfera permette di vederla anche in altri modi.
Si dice che il cambio di allenatore porti sempore la scossa per la squadra e, nel momento più complicato degli alabardati, potrebbe anche accadere. Nessuno può aspettarsi grandi cose se non l’impegno dei giocatori che andranno in campo: non ci saranno Pavlev, Ballarini (ma non è una novità), Rizzo, per gli altri c’è la disponibilità totale.
Da scoprire, dopo qualche allenamento, cosa avrà visto tesser da quelli che non conosceva ancora. Facile ritenere voglia affidarsi per questa “rentrée” a quelli che sono rimasti delle sua squadra dello scorso campionato.
Quindi, detto che Roos al momento non ha alternative, Germano, Struna, il recuperato Frare o in alternativa Moretti se non ce la dovesse fare, sembrano abbastanza sicuri: sulla fascia sinistra potrebbe essere il momento di Tonetto piuttosto che Bijleveld, a meno non venga adattato Vallocchia.
Braima e Correia e Vallocchia ricorderebbeo la mediana d’un tempo, con eventualmente El Azrak se Vallocchia facesse il terzino, mentre D’Urso riprenderebbe la sua pozizione più naturale dietro Olivieri e Vertainen.
Una partita da cui, sullacarta, si può pretender davvero poco se non l’impegno totale dei giocatori. Sarebbe già una buona base di partenza per quello che, da gennaio, dovrà essere un’inseguimento continuo alle squadra che precedono, praticamente un atto di fede. Fino a quel momento, puntando su una sostanziosa riquadratura della rosa nel mercato quanto mai di riparazione, tutto quello che arriverà servirà alla causa.
A Padova si inizia a giocare alle 15.30, sotto la direzione dell’arbitro Castellone di Napoli