UEB Gesteco Cividale – Acqua S.Bernardo Cantù 80-72 (20-16, 15-16, 26-23, 19-17)
UEB Gesteco Cividale: Lucio Redivo 16 (4/8, 1/7), Derrick Marks 11 (3/7, 1/2), Martino Mastellari 11 (1/5, 3/7), Giacomo Dell’ agnello 10 (3/6, 1/1), Matteo Berti 10 (3/6, 0/0), Gabriele Miani 7 (2/3, 1/2), Francesco Ferrari 6 (1/2, 1/1), Leonardo Marangon 5 (1/3, 1/3), Eugenio Rota 4 (1/2, 0/2), Enrico Micalich 0 (0/0, 0/0), Thomas Pozzecco 0 (0/0, 0/0), Niccolò Piccionne 0 (0/0, 0/0). Allenatore Stefano Pillastrini. Assistenti: Giovanni Battista Gerometta, Alessandro Zamparini.
Tiri liberi: 15 / 18 – Rimbalzi: 42 14 + 28 (Matteo Berti 16) – Assist: 16 (Lucio Redivo 7)
Acqua S.Bernardo Cantù: Grant Basile 16 (7/11, 0/3), Riccardo Moraschini 14 (4/5, 0/5), Joonas Riismaa 12 (0/0, 4/6), Luca Possamai 10 (4/4, 0/0), Filippo Baldi rossi 8 (0/4, 2/3), Andrea De nicolao 6 (2/4, 0/3), Fabio Valentini 4 (0/1, 1/3), Christian Burns 2 (1/4, 0/2), Matteo Piccoli 0 (0/0, 0/2), Andrea Beltrami 0 (0/0, 0/0). Allenatore: Nicola Brienza. Assistenti: Michele Carrea, Roberto Bianchi.
Tiri liberi: 15 / 23 – Rimbalzi: 27 5 + 22 (Grant Basile 6) – Assist: 18 (Andrea De nicolao 7)
Arbitri: Stefano Ursi di Livorno, Mauro Moretti di Marsciano (PG) ed Eugenio Martellosio di Milano
Sfida ad alta quota in via Perusini per il venerdì d’Ognissanti dove la Gesteco attendeva la favorita numero uno alla promozione diretta nella massima serie, quell’Acqua San Bernardo Cantù che oltre ad essere una delle storiche piazze capaci in passato di fare la storia della pallacanestro italiana conquistando titoli nazionali e incetta di allori europei, oggi si presentava a Cividale con una serie aperta di 6 successi consecutivi ed in vetta alla classifica in coabitazione con Rimini e Rieti. Tutta l’attenzione delle squadre che occupano i quartieri alti del campionato era dunque concentrata sul parquet ducale per vedere se i ragazzi di Pillastrini sarebbero stati in grado di fermare la corsa dei canturini, privi dell’americano McGee, agganciarli in graduatoria e confermare l’inviolabilità del loro “fortino” anche stasera esaurito ed incandescente di passione e dove avevano già lasciato le penne Forlì, Brindisi, Udine e Vigevano. La Gesteco si conferma una vera e propria “ammazza grandi” e manda in scena un altro match tutto cuore in cui tutti gli uomini del roster hanno dato un contributo importante per un successo che lancia di nuovo i ducali nei piani nobili della classifica. Una menzione a parte merita la prova decisiva di Matteo Berti, che ha dominato sotto le plance catturando ben 16 rimbalzi, equamente divisi tra attacco e difesa.
Pillastrini, che recuperava Mastellari dopo alcune settimane di stop per noie muscolari, in avvio si affida ai collaudati Redivo, Marks, Marangon, Dell’Agnello e Miani mentre coach Brienza sceglie De Nicolao, Moraschini, Riisma, Basile e Possamai con gli ospiti che fanno subito la voce grossa portandosi sullo 0-8 sfruttando una partenza contratta di Cividale che non riesce a trovare il canestro, prima che Jack Dell’Agnello suoni la carica con un parziale di 5-0 e riporti sotto la Gesteco sul 5-8 a 6’03” dalla prima sirena; Cantù però non si scompone e con grande attenzione difensiva si riporta subito sul +8 e Pillastrini rimescola le carte mandando sul parquet Rota, Mastellari e Berti per Marks, Marangon e Miani. Berti ha subito un buon impatto conquistando 3 rimbalzi consecutivi nell’area lombarda, che fruttano il 12-13 a 3’07” dopo una tripla di Mastellari e un nuovo canestro sottomisura di Dell’Agnello, che inducono coach Brienza a richiamare i suoi per un time out. Il pari arriva sul 16-16 con un 1 su 2 ai liberi di Ferrari a 1’02” e poi il primo vantaggio dei padroni di casa con due liberi di Marks (18-16) e la prima frazione si chiude sul 20-16 per un canestro sul filo della sirena di Ferrari, abile a convertire a canestro un tiro da metà campo di Mastellari. Nella seconda parte del primo periodo Cividale ha migliorato la circolazione della palla, e ha inflitto un parziale di 15-3 ai canturini.
La striscia positiva continua ad inizio ripresa, con Mastellari a colpire dall’arco e Berti a presidiare il pitturato e il tabellone a 6’04” dal riposo dice 29-19 per i ducali; ci sarebbe l’opportunità di allungare ancora, perché Cantù soffre la difesa di Cividale, ma i padroni di casa sbagliano troppo in attacco e così i lombardi recuperano lentamente tutto lo svantaggio a 1’58” dopo due liberi di Moraschini (31-31). Nel finale di tempo è ancora Mastellari a scuotere le Aquile e si arriva al riposo sul 35-32, con i padroni di casa che non sfruttano gli ultimi possessi per aumentare il margine.
Alla ripresa del gioco la Gesteco ritrova precisione dall’arco e beneficia di un Miani di nuovo in spolvero in fase offensiva per portarsi sul +11 (51-40) a 5’27” dopo un gioco da tre punti di Dell’Agnello; Cantù cerca di rientrare ancora sfruttando alcuni errori sotto canestro di Cividale ma il tabellone dice ancora +10 (57-47) a 2’37” dalla penultima sirena dopo un canestro di Lucio Redivo, ma nelle ultime battute sale in cattedra Riisma che sfrutta la troppa libertà che gli viene concessa e punisce i Pilla’s boys con tre triple consecutive e porta i suoi sul – 3 (58-55) prima che Ferrari con un altro tiro dalla sua metà campo a 4 centesimi dalla sirena rimandi Cividale sul +6 (61-55).
Il capitano canturino Baldi Rossi apre l’ultimo periodo con la tripla del 61-58 e poi subisce una stoppata “da urlo” da parte di Ferrari sulla transizione, che rincorre e inchioda l’avversario sotto il canestro; adesso la partita è in totale equilibrio, con difese aggressive e lotta su ogni possesso come fosse una gara di play-off e pare facile pronosticare un altro arrivo in volata quando Riisma infila la tripla del 61-61 a 7’28” e poi Baldi Rossi ancora dall’arco riporta sopra Cantù (63-64) a 7’10”. Come spesso accade nei momenti caldi sale in cattedra Lucio Redivo e con due giocate da “sindaco” mette un parziale di 5-0 e rimanda le Aquile sul +4 (68-64) quando il cronometro è quasi a metà dell’ultimo tempo e poi Berti con tap-in sempre su di una conclusione dell’argentino segna il +5 (70-65) a 4’28” e coach Brienza chiama minuto di sospensione. Al coach ospite poi saltano i nervi e gli arbitri fischiano un tecnico che Cividale sfrutta mettendo altri tre punti in “saccoccia” per il 73-65 a 2’32” dalla fine; quando Berti, ottima partita la sua, va a tirare due liberi a 53” tutto il palazzo è in piedi e il tabellone segna 76-68 dopo l’uno su due del lungo ducale e poi i nervi saltano definitivamente a coach Brienza che si fa espellere quando viene fischiato un fallo su Lucio Redivo; è la pietra tombale sul match perché il divario sale a +10 e il canestro finale di Basile per l’80-72 finale vale solo per le statistiche.
Credit by Giuseppe Passoni – Ufficio Stampa Gesteco Cividale
Photocredit by Roberto Comuzzo