Ma cosa dire ancora sulla Triestina e sulla sua stagione… Vien davvero il mal di pancia a dover cercare di trovare almeno un piccolo lato buono della situazione ma, gira e rigira, non ne viene fuori uno che sia uno.
Possiamo forse dire quanto è bello perdere le partite? O è meglio dissertare su come non sia educato segnare agli avversari? Preferite discutere sui moduli e su quanto convenga schierare tre difensori centrali piuttosto che una linea a quattro? Cosa ci manca: ah, si, valutare la preparazione che evita infortuni muscolari e compagnia….
Beh, avete capito: ormai resta poco da dire su questa squadra che, anche per colpe non sue, non riesce a tirarsi fuori dai guai.
Il nuovo allenatore professa fiducia, difende come è giusto che sia i suoi giocatori ma si ritrova calato in una situazione davvero, se non disperata, quasi.
Da fuori non si vede come le cose possano cambiare: i giocatori, o meglio, le loro caratteristiche sono abbastanza note, singolarmente valgono più di quanto riescono a fare in undici ma, come detto, non hanno nemmeno tutte le colpe e sotto il profilo dell’impegno, volgarmente, sudore, non si sono mai tirati indietro.
Poi, purtroppo sbagliano: se lo fanno davanti alla porta avversaria è un peccato, se succede davani a Roos, il nostro portierone, sono dolori profondi.
Che altro dire…. probabilmente scopriremo l’undici che inizierà l’impegno contro l’Albinoleffe solo all’uscita delle squadre dagli spogliatoi: francamente non si è capito se sia in vigore il silenzio stampa o se mister Clotet abbia una dispensa in merito.
E’ un po’ il quadro che deriva dallo sbando in cui si trova la società nei rapporti con l’esterno che gradisce poco perchè, per confrontarsi, bisogna essere anche capaci di ammettere sbagli e comportamento piuttosto permaloso ma, decisamente, l’atteggiamento non è nelle corde dei dirigenti alabardati.
Ce ne faremo una ragione, come sempre diciamo che chi caccia la grana è libero di prendere tutte le decisioni che vuole, ma certamente su questo piano non si va molto lontano.
A livello curiosità, c’è una tradizione quasi assodata nei confronti tra alabardati e seriani: vige un preciso fattore vincente in campo esterno che le due squadre sembrano voler continuare a portare avanti. E già questo è poco rassicurante.
Torniamo alla partita, alle cose di campo: a Crema l’undici di partenza non ha fatto male, ha cercato di giocare ma, davanti, ha dimostrato gli attuali limiti. Nel giro rientraa vertainen che ha scontato la squalifica, forse sarà disponibile Voca, magari nel frattempo qualcuno dovrà fermarsi. Chissà.
La certezza? Fischio d’inizio alle 18.30 ad opera di Matteo Nigro di Prato. per il resto, si vedrà.