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Niente da fare, nuovamente k.o.

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ALCIONE MILANO-TRIESTINA 1-0
MARCATORE: pt 31′ Marconi
ALCIONE MILANO: Bacchin; Chierichetti, Pirola, Stabile, Di Marco; Palma (st 29′ Pio Loco Boscariol), Bonaiti, Bright (st 42′ Miculi), Invernizzi; Palombi, Marconi (pt 42′ Pessolani). All. Cusatis
TRIESTINA: Roos, Pavlev, Germano, Moretti, Rizzo, Bijleveld (st 26′ Kiyine), Braima, Correia, Vallocchia (st 10′ Krollis), El Azrak (st 26′ Vicario), Vertainen. All. Marino.
ARBITRO: Gandino di Alessandria.
NOTE. Ammoniti Chierichetti, Bright, Bacchin, Braima, Rizzo, Vertainen, Kiyine.

Non cambia il trend la Triestina: dopo i due pareggi che qualche timida speranza l’avevano pur animata, la squadra di Giuseppe Marino finisce sconfitta, ancora una volta con il minimo scarto, ma pur sempre sconfitta.
Cosa dire? Beh, non giriamoci molto attorno, questa squadra, costruita malissimo, per giunta sfortunata per i tanti infortuni subiti dai suoi giocatori, non riesce proprio, malgrado la buona volontà, a imporsi come si deve fare in questa categoria.
Se nelle ultime partite è migliorato l’assetto difensivo e si è corroborato, con una nuova disposizione, il centrocampo, dove non ci siamo è in attacco: Vertainen si danna l’anima, Krollis fa quel che può, ma, come appare piuttosto evidente, il reparto non può competere, al momento, con difese abbastanza arcigne come quelle della terza serie.

I mali sono nella costruzione della rosa e nella scelta degli uomini: la classifica è indubbiamente “merito” di chi le scelte le ha fatte ma, se alla società va bene così, non è che ci si possa fare granchè. Resta, probabilmente ancora per qualche ora, il rebus dell’eventuale nuovo allenatore: ne arriverà uno assolutamente nuovo, rivedremo Tesser, resterà Marino? Interrogativi che tutti aspettano vengano sciolti ma che, non ci stupiremmo, potrebbero esser integrati anche dalla risposta ad un ulteriore punto di domanda che riguarda l’assetto del vertice societario.
Onestamente, non possono passare ancora ore senza sapere di che morte deve morire la squadra….

Marino, quando si svela la lista di gara, ripropone l’undici che aveva iniziato anche la partita con la Pro Vercelli: il rischio, riguarda Vertainen che, un po’ a sorpresa, riprende il suo posto al centro dell’attacco, malgrado il probabile, persistente dolore alla caviglia infortunata proprio contro i piemontesi.
Di necessità, virtù, ovviamente, altrimenti, come punta dello schieramento, non c’era davvero nessuno e Krollis in panchina, al rientro, evidentemente garantiva ancor meno presenza rispetto al Vertainen , diciamo così, convalescente.
Per il resto, scelte abbastanza obbligate con minime possibilità, viste anche le condizioni fisiche e di tenuta di tutti quelli che in panchina ci vanno.

La prima impressione, potrebbe trarre in inganno perchè i padroni di casa della neopromossa Alcione, reduce da tre vittorie consecutive, sono in completa tenuta rossa, con inserti bianchi, che somiglia molto a quella degli alabardati che, invece, indossano la divisa da trasferta, completamente bianca. Roos è in giallo completo, dall’altra parte Bacchin e in nero.

Rayan El Azrak

Inizio volitivo della squadra di Marino che manovra bene a centrocampo, alla ricerca dei movimenti di Vertainen in area, ma dopo qualche minuto, i padroni di casa si fanno più intraprendenti e vanno alla prima conclusione della partita con Marconi che, dal limite, la manda troppo alta e, qualche minuto più tardi, con Invernizzi che cerca da lontano la porta, con il pallone che sfila ben oltre il palo alla destra di Roos. Passato meno di un quarto d’ora e, quello che impressiona di più, è il campo di Sesto San Giovanni che, minuto dopo minuto, peggiora la sua compattezza, con zolle che cominciano a sollevarsi, rendendo difficile più di qualche controllo da parte dei giocatori.

Primo vero tentativo della Triestina arriva dopo il ventesimo: sugli sviluppi di un calcio di punizione rimandato dall’area della squadra di casa, c’è El Azrak che mette giù bene palla e, dal limite, prova il destro che non crea però problemi di sorta a Bacchin.

Passa un amen e gli alabardati vanno sotto. Punizione dalla trequarti, pallone che arriva in area dove due alabardati finiscono a terra e liberano lo spazio dove si trova Marconi che, al volo, la mette dove Roos non può arrivare. Vane le proteste per i due alabardati a terra prima della battuta decisiva.
Prova a reagire la squadra di Marino, Bijleveld ci prova di sinistro ma il suo bolide viene respinto davanti alla porta aperta e, in pratica, la partita continua senza sussulti verso la fine del tempo.

In avvio di ripresa, Alcione subito in evidenza con Palombi che conclude debolmente cui risponde Germano che calcia da una ventina di metri con Bacchin che ferma tutto. Ci prova El Azrak dal limite dell’area ma la mira è da dimenticare ma è suo il traversone che Krollis, entrato da poco, gira di testa ma trova prontissimo Bacchin a salvare la sua porta.

La Triestina insiste a caccia del pareggio: Bijleveld in mischia non colpisce benissimo, poi Correia fa fuori mezza squadra avversaria ma, con il portiere fuori causa, vede la conclusione respinta da un difensore. vertainen va giù in area ma l’arbitro fa proseguire, Braima spara di forza ma la palla si alza troppo. Se la Triestina insiste con buona continuità, l’Alcione risponde con ordine. Si arriva così, tra molte interruzioni, ai minuti di recupero: ultima occasione per gli alabardati su azione di calcio d’angolo ma il “miracolo”, anche meritato, non arriva.