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Sala stampa alabardata

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Al termine del pareggio tra Triestina e Pro Vercelli, sono intervenuti in sala stampa Geppino Marino, Teun Bijleveld ed Umberto Germano.

“C’è un po’ di rammarico – commenta Marino – perché abbiamo preso gol su palla inattiva ed è una cosa che si ripete. Abbiamo lavorato tanto in settimana cambiando anche qualcosa, è un problema di disattenzione e dobbiamo essere più cattiva. Per il resto oggi i ragazzi hanno fatto la partita, a Trento era il secondo impegno ravvicinato ed era d’obbligo gestire la condizione fisica, siamo stati più dietro la linea della palla, oggi dopo un inizio un po’ timido la squadra ha iniziato a girare con qualità e abbiamo fatto bene, dimostrando di voler vincere la partita. Ci è mancata forse un po’ di cattiveria in fase di conclusione, siamo stati un po’ leziosi, ma i ragazzi hanno messo il cuore e li ho ringraziati, perché stanno dimostrando in una situazione di difficoltà che loro ci sono. La squadra ha qualità, deve solo aggiungere un po’ di intensità, di gamba, dev’essere una squadra reattiva. Oggi c’è stata una reazione importante e ci sarebbe stata comunque a prescindere dal gol preso, perché la squadra voleva vincere. 

Gestire la partita con così poche alternative sicuramente non è l’ideale, ma sapevo anche di avere undici ragazzi in campo affamati e questo può comunque fare la differenza. Se gli allenatori vedono qualcosa in campo che non va, di solito guardano indietro, oggi io guardavo invece in campo perché ero orgoglioso di quello che stavano facendo. C’è stato solo un minimo di tentennamento su Vallocchia, in virtù che non avevamo un altro centrocampista e l’idea era quella di provare a gestirlo mettendo poi un giocatore offensivo nell’ultimo quarto d’ora per vincerla, il gol purtroppo preso ha velocizzato il cambio.

Il problema fisico di Vertainen, che ho dovuto a un certo punto togliere anche a Trento, sicuramente ci ha tolto peso offensivo ed anche nel nostro finale arrembante ci sarebbe tornato utile. Attys può essere una seconda punta o un esterno offensivo, non un attaccante di peso. Lì un allenatore va d’istinto, in ogni caso anche senza Vertainen avremmo inserito Vicario, Attys ed El Azrak giocando con un tridente. Eetu ha avuto un infortunio alla caviglia, si è girata in un contrasto con un difensore ed è da valutare. Oggi la formazione era quasi obbligata ma i ragazzi stanno stringendo i denti e lo apprezzo tantissimo, si sono fatti trovare pronti e oggi hanno combattuto.  

Dispiace non aver portato a casa la vittoria perché sarebbero stati quattro punti in queste due partite, ma sono del parere che il calcio per quanto ti toglie se lavori bene poi ti restituisce, sono convinto che quello che si sta perdendo adesso poi verrà recuperato. Da lunedì torno alla guida della Primavera? Sono domande che non dovreste fare a me, sto vivendo una sensazione bellissima, dai magazzinieri ai ragazzi a tutte le persone che lavorano qui hanno fatto di tutto per farmi stare bene e in situazioni come questa non è semplice. Vediamo che succede, io non posso che mettermi a disposizione del club”.

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Teun Maarten Bijleveld

“Siamo in una posizione difficile – commenta Bijleveld – e vogliamo restituire qualcosa ai tifosi, una volta subìto il gol abbiamo reagito di squadra e trovato il pareggio. Sono contento del gol, ma volevamo vincerla questa partita. In momenti difficili come questi gli obiettivi non vengono raggiunti così facilmente, dobbiamo continuare a costruire tutti insieme per raggiungerli. Felice della prima rete con la maglia della Triestina e spero ne seguano anche altre, ma la cosa più importante è che la squadra faccia punti. E’ ovviamente bellissimo aver segnato in questo stadio, comprendo poi che non sia semplice per i tifosi pronunciare il mio cognome ma è stato bello vedere che ci hanno provato e li ringrazio. Giocando ora a tre e in fase difensiva a cinque magari è un sistema in un certo senso più italiano, di sicuro ci stiamo mettendo il cuore e seguire le indicazioni di un mister che è da poco tempo con noi ma che credo stia facendo un buon lavoro. 

Tra il calcio italiano e quello olandese ci sono tante differenze, qui ci sono più duelli, c’è più “teatro” con giocatori che urlano se toccati alle spalle. Il modo in cui viene vissuto dalla gente è molto più profondo, quasi una religione, quindi quando le cose non vanno bene lo percepisci molto di più, nelle persone e nel club. E’ difficile descrivere le principali differenze con mister Marino, ora siamo forse più compatti ed organizzati, entrambe le idee avrebbero potuto funzionare, ma al momento in questa situazione penso questo sia il sistema migliore”. 

Umberto Germano

“Il terzo di difesa – dice Umberto Germano – l’avevo fatto un paio di volte a Padova con Caneo, è un ruolo un po’ ibrido nel quale non sei terzino e nemmeno centrale ma mi son trovato bene, in una partita nella quale loro di fatto con tre attaccanti ci costringevano ad avere sempre la marcatura sull’uomo. Secondo me abbiamo fatto un’ottima partita, ci mancano tanti giocatori e speriamo di recuperarli al più presto, in una situazione già non facile essere così corti rende ancor più difficile il quadro. Ma ripeto abbiamo fatto un’ottima gara e siamo stati bravi a reagire, in queste situazioni non è mai facile e quando prendi un gol nella ripresa diventa dura ma ce l’abbiamo fatta, ora manca ancora quel qualcosa in più per portarla a casa.

Sul gol preso dobbiamo stare più attenti, forse siamo un po’ leggerini e dobbiamo essere più pesanti, con Comi ci ho giocato e sui colpi di testa è uno dei più forti della categoria, bravissimo lui nella circostanza ma noi di sicuro dobbiamo migliorare. Oggi dopo il gol subìto non è stato secondo me un ribellarsi all’episodio, è normale che non ci stiamo a perdere, vero è che siamo in un periodo brutto ma stiamo facendo di tutto per venirne fuori, questa reazione credo sia la dimostrazione che vogliamo farlo”.

Credit by Emilio Ripari – Ufficio Stampa Triestina Calcio 1918
Photocredit by Sito ufficiale Triestina Calcio