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Paul Matiasic nuovo presidente della Pallacanestro Trieste

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(Tutte le immagini sono tratte dal profilo Facebook ufficiale della Pallacanestro Trieste)

Dai botti di mercato alla bomba societaria è un attimo: quando tutti, stufi di basket chiacchierato e del sonnacchioso caldo agostano, attendevano solo l’inizio della preparazione, con la consueta curiosità di vedere all’opera i nuovi arrivati e l’impazienza di iniziare la nuova avventura in Serie A, primo vero atto del tanto sbandierato progetto pluriennale con il quale si erano presentati i soci di CSG ed in particolare l’ormai ex presidente Richard De Meo, arriva del tutto imprevista l’uscita di scena dell’intero gruppo di investitori che possedevano il pacchetto azionario di CSG, a sua volta controllante del 100% di CSG Italia la quale, infine, possiede il 99% delle quote della Pallacanestro Trieste. CSG e CSGI rimangono, oggi come ieri, proprietarie del club, però tutte le loro quote sono state acquisite dall’ultimo socio accolto nella compagine, quel Paul Matiasic entrato in corso d’opera nell’operazione e che ora ne diventa anche l’unico protagonista. La partecipazione dell’avvocato californiano di origini istriane/friulane alla Summer League assieme a Michael Arcieri e Jamion Christian, assieme al fatto che era già da aprile titolare della percentuale maggioritaria di quote della società, può essere letto, a posteriori, come una labile avvisaglia di ciò che stava maturando, ma la repentinità dell’operazione che di fatto mette fine al progetto per come era stato prospettato, oltretutto subito dopo aver riconquistato il palcoscenico per il quale era stato concepito, lascia tutti sorpresi e a dir poco sconcertati. La qualità del mercato ed il livello della squadra allestita, evidentemente con l’avvallo del nuovo presidente (allora ancora in pectore) lancia segnali confortanti per il presente più che per il futuro: per quello, ci sarà modo di ascoltare le parole del proprietario, al di là dei proclami preconfezionati nei comunicati della prima ora, e soprattutto la riprova dei fatti con il passare dei mesi. Le capacità di attrarre capitali da investire nello sport, mission di CSG, era l’idea iniziale degli ex studenti di Wharton, che evidentemente hanno usato Trieste come incubatore del loro business. Da chi, o che cosa, siano stati convinti a desistere dopo solo pochi mesi, al netto di una inattesa retrocessione cui si è peraltro posto rimedio in tempi rapidissimi, non è dato sapere ed è una informazione che, nella sua interezza, sarà ben difficile da ottenere, sebbene il fatto che anche la miglior business school d’America non fornisca in dote il sangue freddo necessario per affrontare nel mondo reale la copertura di stagioni in forte perdita economica, versando dollari veri, potrebbe aver avuto la sua influenza. Di certo, l’unico proprietario dovrà far fronte da solo (ed al momento senza un main sponsor) ad una gestione prevedibilmente deficitaria dal punto di vista finanziario, e pur considerando le presumibilmente facoltose possibilità economiche di un potente avvocato californiano, alla guida anche di altre iniziative imprenditoriali, non è plausibile che possa farsi carico da solo di budget milionari da spendere nell’estremo lembo orientale di un paese lontano 10.000 chilometri dall’epicentro dei suoi interessi economici, anche se vicinissimo al suo cuore ed alla sua eredita storica. Il comunicato societario, al di là dei ringraziamenti e dell’entusiasmo di facciata ed una generica assicurazione sul fatto che i proprietari uscenti rimarranno investitori nel club (senza però spiegare a che titolo), non chiarisce tale cruciale aspetto, che però sarà la chiave di volta per il basket di vertice triestino. Di buono c’è che Matiasic sia legato a doppio filo a questa terra grazie alle origini istriane e pordenonesi dei suoi nonni, che l’orizzonte del progetto di CSG ora sia dichiaratamente focalizzato esclusivamente sulla pallacanestro triestina, che l’avvocato di San Francisco non possa non aver stilato un business plan prudenziale (e dunque sia ben conscio dell’impegno economico che lo aspetta e ciò nonostante non abbia desistito), e, particolare da non sottovalutare, che venga garantita continuità se non altro dal punto di vista sportivo con la permanenza di Michael Arcieri, che oltre a rimanere GM siederà anche in consiglio di amministrazione assieme allo stesso presidente ed a Connor Barwin, unico esponente della vecchia proprietà a non uscire di scena, almeno dal punto di vista gestionale.

Le precedenti esperienze del club triestino guidato dalle cosiddette “proprietà forti”, concentrate nelle mani di singoli imprenditori, da Bepi Stefanel a Frank Garza e Luigi Scavone, suscitano qualche brivido sulla schiena di chi segue da qualche anno le alterne vicende del basket triestino. Ora però la missione della città è quella di sostenere in tutto e per tutto il nuovo presidente, che merita senza riserve la fiducia e l’incoraggiamento di tutti, la squadra e la società, a partire da una risposta importante alla campagna abbonamenti, partita in modo entusiastico ma ancora tiepida in termini numerici. Il sostegno della piazza non può che creare un circolo virtuoso che potrebbe fungere da calamita per un nuovo allargamento della compagine societaria, così come la nazionalità della proprietà e della conduzione del settore sportivo è stata per i giocatori americani di prima fascia che hanno accettato di buon grado di sposare la missione biancorossa.

Paul Matiasic con Daniele Cavaliero e Jamion Christian alla Summer League 2024

Questo il testo integrale del comunicato della Pallacanestro Trieste:

 Pallacanestro Trieste ha una nuova struttura della proprietà: Paul Matiasic è diventato il nuovo proprietario della società e Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Negli ultimi mesi è stata completata da Paul Matiasic l’operazione di acquisizione del 100% delle quote di controllo di Cotogna Sports Group e delle sue controllate, le entità italiane Cotogna Sports Group Italia e Pallacanestro Trieste 2004. Paul Matiasic è ora Amministratore Unico di CSG, CSG Italia e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Pallacanestro Trieste, diventando di fatto il proprietario della squadra di basket di Trieste, recentemente promossa in Serie A.

Il percorso verso la proprietà è iniziato concretamente l’anno scorso, quando Matiasic è stato contattato da CSG per investire nella squadra e unirsi al Consiglio di Amministrazione. Le relazioni con gli altri soci si sono nel tempo evolute, portando Matiasic a ricoprire un ruolo più centrale nella proprietà e nella gestione dell’azienda. Dopo essere entrato in CSG ed essere stato nominato nel Consiglio di Amministrazione di Pallacanestro Trieste come il maggiore azionista diretto, in seguito all’acquisizione delle quote avvenuta all’inizio di aprile 2024, Paul ha avuto l’opportunità di valutare la situazione dall’interno dell’organizzazione. Dopo la promozione della squadra in Serie A, il dialogo con gli altri partner di CSG si è accelerato, concludendosi nei giorni scorsi con l’acquisizione di tutte le quote ordinarie della società.

Formalmente, la composizione proprietaria di Pallacanestro Trieste rimane invariata (99% di proprietà di CSG Italia (Matiasic), 1% di Trieste Basket), poiché la struttura societaria della holding CSG ora posseduta da Matiasic controlla la squadra tramite CSG Italia. Tuttavia, con l’inizio dell’era Matiasic, la governance e l’approccio cambieranno in modo significativo, diventando ora “Esclusivamente focalizzati sul basket e sullo sviluppo della squadra e delle sue infrastrutture a Trieste,” come ha affermato Paul Matiasic. Matiasic è stato determinante nel collaborare con il GM Michael Arcieri durante il mercato estivo, partecipando attivamente a tutte le operazioni di mercato svolte in preparazione della stagione 24-25, inclusa l’approvazione dell’adozione di una struttura del roster 6+6.

CSG – ha dichiarato Paul Matiasic – era originariamente concepita per operare in un mercato sportivo più ampio, con l’obiettivo di creare valore in diversi contesti sportivi: iI mio focus oggi è esclusivamente focalizzato su Pallacanestro Trieste. Ho avuto diverse opportunità di acquisto della proprietà di squadre in Italia, ma ho scelto Trieste per la vitalità economica e culturale di questa regione e per il legame con le mie radici e la storia della mia famigliaDall’inizio del mio coinvolgimento, con l’acquisizione delle quote della scorsa primavera, ho sentito un profondo e duraturo legame con questa squadra e quelli che a Trieste lavorano per il Club, e via via che il mio ruolo cresceva ed evolveva, cresceva anche il mio desiderio di supportare questa squadra e questa organizzazione a raggiungere nuovi traguardi”.

La maggior parte dei precedenti partner di CSG rimarrà all’interno della società con quote di Classe C (senza poteri di controllo) assumendo quindi il ruolo di investitori. Matiasic ha commentato“Vorrei ringraziare i soci fondatori di CSG per la fiducia e la stima riposta in me nel guidare la squadra e la società verso una maggiore prosperità economica e, soprattutto, verso ulteriori vittorie sul campo. Vorrei estendere un ringraziamento speciale al past president, Richard de Meo, per aver condiviso la stessa visione e passione che ho per questa società, poiché insieme abbiamo definito l’operazione di trasferimento. Il lavoro svolto da Richard, insieme a quello dei soci fondatori di CSG, Fitz, Connor, Prab, e John, durante la stagione 23-24, è stato davvero encomiabile, così come la loro volontà e dedizione nello scegliere sempre il miglior percorso per Pallacanestro Trieste”.

Paul – ha dichiarato il past president Richard de Meo – si è interessato al progetto quando CSG ha acquistato la squadra due anni fa, e abbiamo sempre pensato che sarebbe stato un’ottima integrazione al gruppo: siamo stati felici quando, dopo averlo contattato lo scorso autunno, ha accettato di unirsi formalmente a CSG all’inizio di quest’anno. Si è presentata l’opportunità per Paul di accumulare una quota più significativa, fino a raggiungere una partecipazione di controllo. Credo fermamente che questo sia il momento giusto per passare a una struttura di proprietà e governance più snella e contestualmente per me di fare un passo indietro rispetto a un ruolo di leadership all’interno del Club. Gli interessi di Pallacanestro Trieste sono sempre stati il fattore principale delle nostre decisioni. La forza del club ci porta a credere che questo sia il momento giusto per attivare la transizione. Siamo soddisfatti di aver riportato Pallacanestro Trieste in Serie A – dove merita di essere. Sono felice – ha continuato de Meo – che Connor rimanga nel Consiglio di Amministrazione per interfacciarsi con i nostri investitori, e che Paul ha portato a termine i piani per dare a Michael Arcieri un posto nel CdA. Ho stretto un’amicizia con Paul nel corso della nostra collaborazione: oltre al massimo rispetto personale nei suoi confronti, ho la convinzione professionale che guiderà il club verso nuovi successi. I legami familiari di Paul con il territorio, la sua passione per il basket, la sua profonda conoscenza del gioco e la sua comprovata capacità imprenditoriale rendono tutto questo una combinazione perfetta. A nome del gruppo – ha concluso Richard de Meo – vorrei esprimere un sentito ringraziamento per il calore con cui la città e i cittadini di Trieste ci hanno accolto: sono stati due anni magici, ci hanno regalato momenti che si possono vivere solo nello sport. Rimaniamo investitori nel club e – tutti noi – tifosi per sempre”.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Pallacanestro Trieste è composto da Paul Matiasic nel ruolo di Presidente, Michael Arcieri e Connor Barwin come consiglieri: “La composizione del Consiglio di Amministrazione – ha commentato Paul Matiasic – garantisce continuità e guarda al futuro, con la possibilità di ulteriori integrazioni che possano contribuire allo sviluppo di Pallacanestro Trieste. I pilastri della nostra organizzazione sono crescita e sviluppo, con la volontà e i mezzi per essere competitivi in ogni aspetto, dallo sport alla parte imprenditoriale, in ogni partita e in ogni contesto”.