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Tempo di Quaresima

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TRIESTINA-RENATE 1-3
MARCATORI: pt 12′ Anzolin, 16′ Sorrentino; st 41′ Paudice, 50′ Sorrentino

TRIESTINA: Matosevic, Pavlev, Ciofani (st 1′ Rizzo), Moretti, Anzolin, Celeghin (st 19′ Vallocchia), Fofana (st 1′ Correia), D’Urso (st 34′ Petrasso), Redan (st 34′ Vertainen), Lescano, El Azrak. All. Bordin.
RENATE: Fallani, Vimercati, Alcibiade (st 34′ Bracaglia), Bosisio, Anghileri (st 6′ Possenti), Baldassin (st 16′ Esposito), Vassallo (st 26′ Alfieri), D’Orsi, Currarino, Bocalon (st 16′ Paudice), Sorrentino. All. Colombo.
ARBITRO: Di Reda di Molfetta.
NOTE. Ammoniti Baldassin, D’Urso, Vassallo, Correia, Alfieri, Vertainen

Martedì grasso se ne va, Carnevale è finito. E allora, giù la maschera, Triestina. Difficile capire, a questo punto, chi deve togliersela. Giocatori che non sanno più stare in campo, probabilmente sbalestrati dalla richiesta di nuovi assetti di gioco, allenatore che insiste con le sue idee, o meglio, abbraccia troppo le asserite vedute migliori della società – del resto è quella che lo lo paga – società che dopo due partite del nuovo corso, probabilmente vorrebbe tornare indietro nel tempo ma non lo può proprio fare.

Il traballante Renate, dopo tre sconfitte consecutive, trova la rinascita a Fontanafredda contro una Triestina che aveva illuso tutti per un quarto d’ora per intensità, determinazione e lucidità e sembrava padrona del campo, pronta a cercare il raddoppio.
Quattro minuti sono bastati, grazie ad un errore marchiano della difesa, per far crollare il castello di carte. Dopo il pari ospite è iniziato il calvario di una squadra che non riesce più a ragionare, perde i riferimenti, non trova le misure in attacco, vede sciogliersi anche i giocatori più esperti.

Si diceva che il giocattolo si è rotto ma adesso non si vede neppure la possibilità, non solo di ripararlo, ma neanche di rabberciarlo alla bene e meglio per poter continuare a difendere il terzo posto visto che Mantova, Padova, Vicenza ed Atalanta continuano a vincere.

La partita di Fontanafredda mette impietosamente a nudo la situazione: difesa spesso inesistente, centrocampo a dir poco evanescente, attacco che non arriva quasi in area avversaria: la scelta degli interpreti, sollecitata e suggerita dai vertici societari, che non ha certo portato risultati, anzi.
Ad esser cattivi, non ci potrebbe essere proprio necessità dello stadio Rocco per i play-off…

Facciamo un po’ di cronaca: avvio promettente della Triestina in completo rosso con bordatura bianca, grazie ad una conclusione di redan deviata sul fondo, e una conclusione di Anzolin dalla distanza che va fuori. Ed è il difensore a riprovarci dopo poco sugli sviluppi di una azione che El Azrak accomoda per il sinistro potente del difensore che diventa imparabile per il portiere lombardo. Sembra il momento giusto per uscire dalla crisi ma in quattro minuti cambia tutto. Al primo tentativo d’attacco il Renate pareggia: D’Orsi dalla trequarti manda palla in area, Matosevic non esce, la palla è messa a terra in qualche modo e Sorrentino, che non guarda ma gioca, la mette dentro.

La partita diventa equilibrata ma è il renate a salire di tono: ci prova D’Orso al volo dal limite ma trova Matosevic attento a respingere

Al riposo in parità, nella ripresa si attende una Triestina più pressante: Redan è in fuorigioco quando riceve e mette alle spalle di Fallani ma il Renate sembra più convinto e più padrone del campo e crea azioni più pericolose di quelle alabardate.
L’epilogo, quando dalla fascia sinistra arriva un cross teso in area con Paudice che anticipa Rizzo per il vantaggio.
la Triestina va avanti per disperazione e, un’attimo prima che l’arbitro decida di chiudere, arriva anche il terzo gol di Sorrentino, con i difensori alabardati che più o meno stanno a guardare.
Carnevale è davvero finito. Dopo le Ceneri del mercoledì sarà Quaresima.