Sono le 19 di venerdì 9 febbraio e, come tanti che s’interessano al calcio, molto probabilmente ci vorremmo trasformare in qualche – vanno di moda – quasi invisibile drone dotato di telecamera e microfono per penetrare nello spogliatoio del Martelli di Mantova dove gli alabardati dovrebbero essere già belli che vestiti in attesa di andare a vedere come sia il terreno dello stadio virgiliano e sottoporsi al riscaldamento.
Fosse così, sapremmo già le maglie dei titolari di questa partita che, nelle aspettative di qualche tempo fa, avrebbe potuto rivoluzionare la classifica.
Sappiamo tutti che non è andata così, sappiamo tutti che la settimana che va a concludersi è stata da fibrillazione, sappiamo però anche che la sfida con la battistrada, per il momento, incontrastata del campionato resta una partita che è diventata ancor più importante.
Sarà la prima di Roberto Bordin sulla panchina, un debutto “strong” che potrà comunque dare il metro del prossimo cammino alabardato.
Quindi, particolare attesa per la formazione che scenderà in campo: il nuovo mister ha dichiarato che qualche cambiamento, sia di modulo che di interpreti ci sarà e non poteva che eesere così: quindi la curiosità è tanta.
I dati di fatto, aggiunti alle motivazioni della società sul cambio panchina, ci fanno pensare che dovrebbe esser dato spazio a giocatori che, diciamo, giocavano di meno quindi, siccome siamo tutti commissari tecnici, cerchiamo di ipotizzare un modulo “bordiniano” che, davanti a Matosevic, ci metta quattro uomini. Il problema è che gli infortuni di Struna e Malomo condizionano non poco: Moretti e Rizzo sono due centrali, tutti gli altri sarebbero “adattati”. Pavlev e Petrasso potrebbero esser entrambi in campo
Due gli uomini davanti alla difesa azzardiamo Correia e Fofana, nel terzetto dietro Lautaro punta avanzata, Redan, D’Urso ed El Azrak.
Ci potrebbe stare?
Staremo a veder, basta aver ancora pazienza per poco più d’un ora.