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Il giocattolo si è rotto

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TRIESTINA-PRO PATRIA 1-2
MARCATORI: pt 27 Pitou; st 21′ Redan, 38′ Renault.
TRIESTINA: Matosevic, Germano, Struna, Malomo (st 5′ L. Moretti), Petrasso, Gunduz, Correia (st 36′ Minesso), Vallocchia (pt 32′ Celeghin), D’Urso (st 1′ El Azrak), Redan, Lescano (st 1′ Vertainen). All. Tesser.
PRO PATRIA: Rovida, Minelli ,Saporetti, A. Moretti (st 29’Vaghi), Renault, Nicco (st 29′ Ferri), Mallamo, Ndrecka, Stanzani (st 42′ Citterio), Pitou (st 42 Marano) , Parker (st 26′ Curatolo). All. Colombo.
ARBITRO: Castellone di Napoli.
NOTE. Ammoniti Nicco, Struna, L. Moretti, Saporetti, Gunduz,

Tocca il fondo la Triestina che, a Fontanafredda, perde ancora una volta: a fare il colpaccio è la Pro Patria, una delle formazioni più in forma del momento, che gioca a viso aperto, sfrutta al meglio l’inconsistenza del momento alabardato e, anche dopo esser stata raggiunta da un’invenzione casuale di Redan, ha la lucidità di approfittare dehli spazi lasciati a centrocampo dagli alabardati che attaccavano a pieno organuico a caccia del successo.
Brutto colpo per le ambizioni triestine e praticamente, alla vigilia della trasferta di mantova, come avrebbe detto Gino Bartali “l’è tutto da rifare”.
Il meccanismo di gioco alabardato si è decisamente ingrippato e gli interpreti principali non riescono ad incidere se prima Vallocchia viene precipitosamente sostituito da un celeghin che non si è potuto allenare a dovere in settimana e se, nell’intervallo, altri due “senatori” come D’Urso e Lescano restano negli spogliatoi. Scelte tecniche di Tesser o, viene il dubbio, qualcuno non è al momento in sintonia con le direttive dell’allenatore.

Brutto momento, comunque, brutti segnali da una squadra che, anche quando cerca di reagire, non ha più lucidità e perde le misure in campo con diversi giocatori che mostrano la corda in questo momento della stagione che doveva permettere alla Triestina di accorciare le distanze dalle due formazioni che la precedono in classifica. A questo punto, decisamente sfumate le possibilità migliori, la squadra dovrà ritrovarsi proprio sul campo della capolista Mantova per dimostrare di poter difendere e mantenere la terza piazza in graduatoria.

C’è una sola novità rispetto quanto si poteva supporre nella formazione della Triestina che, peraltro, le parole di tesser alla vigilia potevano far pensare. Celeghin, che non si è allenato tantissimo nella settimana va in panchina e lascia il suo posto a Gunduz. Per il resto, sensazioni rispettate con il roitorno di Malomo a fianco di Struna e con Redan che parte dal primo minuto. La formazione di tesser gioca in completo rosso con inserti bianchi mentre Matosevic, che rientra tra i pali, indossa un completo bianco con inserti contrastanti rossi. Gli ospiti sono in maglia a righe orizzontali nere e grigioscure con risvolti bianchi, con pantaloncini neri e calzettoni che riprendono il motivo delle maglie mentre il portiere Rovida sceglie un completo verde.

Daishawn Redan

Subito pimpante la formazione ospite che mette a segno la prima conclusione della giornata con un diagonale di Mallamo che Matosevic devia sul fondo.

I bustocchi continuano ad essere intraprendenti e la Triestina fa fatica a ripartire: la squadra di tesser non trova subito le misure per le ripartenze che gli ospiti sono bravi a fermare prima che diventino pericolose.
Pian piano la formazione alabardata conquista metri e si propone con continuità verso l’area avversaria ma senza trovare le condizioni per mettere in difficoltà Rovida e compagni: la sintesi è un po’ la conclusione di Vallocchia dalla lunga distanza che finisce altissima.

Prima della mezz’ora erroraccio della Triestina in comoda ripartenza. Sbaglia Petrasso e Renault può filare sul fondo per mettere con tutta libertà un cross teso al centro dove Pitou anticipa tutti e in semirovesciata batte senza scampo Matosevic.

Improvviso, come il gol degli ospiti, anche il cambio con l’uscita di Vallocchia e l’ingresso di Celeghin. La Triestina cerca di aumentare la velocità della sua azione ma, sostanzialmente, non succede granchè perchè gli ospiti sono molto attenti nella fase difensiva anche se hanno abbassato il loro baricentro. Sale il nervosismo tra gli alabardati perchè non riescono a fare quel che vorrebbero e lo dimostrano i tanti palloni persi nei contrasti ravvicinati con gli avversari. E i bustocchi non si fanno pregare per cercare anche il raddoppio: ci prova Renault ma il suo tiro non è proprio irresistibile.
Deludente la formazione di Tesser nella prima parte di gara con un approccio nebuloso alla partita, disattento in occasione del vantaggio ospite, impacciato nel costruire le azioni d’attacco tanto che Lescano e Redan quasi non vedono palloni giocabili. Toccherà a Tesser, nei quindici minuti di pausa, toccare le corde giuste per far ripartire la squadra, ora lontana parente della formazione che macinava gli avversari e rischiava pochissimo.

Cambia tanto tesser al rientro perchè fa uscire D’Urso, impalpabile nel primo tempo, e Lescano che non si è mai fatto vedere: fiducia a El Azrak e Vertainen e alla prima azione della ripresa c’è subito un’occasione con una conclusione di redan che Saporetti riesce a deviare in extremis. Ma non resta a guardare la formazione ospite con una discesa di Ndrecka che va a crossare pericolosamente teso davanti a Matosevic ma non trova compagni pronti.
Si infortuna ancora Malomo che deve lasciare il posto a Lorenzo Moretti che, in campo, va a raggiungere il fratello gemello Andrea che milita nelle file bustocche

Eetu Vertainen

Tutta da dimenticare la conclusione di Gunduz dopo una veloce ripartenza alabardata di El Azrak e Redan, quasi come quella di Mallamo che, dal limite dell’area alabardata, la manda malamente fuori. Ma la Pro Patria è decisamente più lucida e ci vuole un miracolo di Matosevic per evitare il raddoppio quando, su cross in libertà di Ndrecka, Parker, all’altezza dell’area piccola, gira di testa a colpo sicuro. Triestina in difficoltà: Stanzani dalla destra prova il diagonale ma Struna riesce a tamponare sul fondo. Insistono i bustocchi e, sugli sviluppi dell’angolo, ci prova Moretti al volo ma c’è ancora Matosevic pronto ad alzare sopra la traversa.
Come spesso succede, nel momento peggiore e complicato degli alabardati arriva il colpo a sorpresa che cambia le carte in tavola. Lancio lungo per Redan sulla fascia destra, il neo-ventitreenne aumenta i giri e inventa un destro malefico che sorprende nettamente Roveda con il pallone che passa tra portiere e palo vicino.

Il gol ridesta la Triestina che comincia a premere: il terminale è sempre Redan che mette in difficoltà sempre gli avversari: ci prova anche Gunduz ma la Pro Patria riesce a salvarsi in corner. Occasionissima alabardata quando Rovida sbaglia sbaglia rinvio sull’attacco di Vertainen: palla verso redan che, però, cincischia invece di restituire palla a finlandese in posizione ben più favorevole.Pressa ancora la Triestina: Gunduz apre per Vertainen, palla ad un passo dalla linea ma Redan non ci arriva per centimetri.

Non è giornata per la Triestina perchè quando mancano dieci minuti al termine, la formazione ospite torna in vantaggio: Renault va in verticale da centrocampo nello spazio lasciato incustodito e ai trenta metri esplode un gran destro che s’infila vicino al palo con Matosevic che si stende tutto ma non ci arriva.
la partita non è finita: ancora Vertainen dal limite, la mette per Redan che batte a rete ma non trova lo spazio giusto. Da dimenticareinvece una punizione di El Azrak, altissima poi, negli ultimi cinque minuti, la Pro Patria, concentratissima, bada a coprirsi, non rischia e porta a casa i tre punti.