Ormai, ad ogni vigilia delle partite casalinghe della Triestina, siamo tutti con il naso per aria: non per fare i presuntuosi, che dopo tanti anni di magra, dopo aver visto giocare gli alabardati magari ci scapperebbe di farlo, ma semplicemente per cercare di capire se, sul disastrato terreno di gioco del “Rocco” ci sarà anche il rischio pioggia, oppure, magari, un po’ di bel tempo contribuirà per la tenuta dell’erba.
Fattori estranei alle partite, ovviamente, di cui bisogna al momento tener conto: nei tempi che furono non ci si preoccupava se veniva giù acqua e allo stadio ci andavano tutti con l’ombrello; chi non ricorda la fatica di seguire certe partite negli spazi lasciati dalla tele nera dei parapioggia, con magari qualche rivolo che ti arrivava proprio sul collo… Altri tempi, adesso irripetibili, anche perchè se hai un ombrello al seguito, dopo i tornelli dell’entrata lo devi depositare…
Ma lasciamo perdere la cornice e dedichiamoci al contenuto: arriva la Pro Sesto, formazione della parte bassa della graduatoria che, con tutta probabilità, non scenderà al “Rocco” per fare la sbruffona e buttarsi all’attacco: tutto lascia prevedere una formazione ospite che penserà, prima di tutto, a difendersi e a non permettere agli alabardati, sull’amo carta tecnicamente più avanti, di fare il loro gioco. Sarà una di quelle gare “trabocchetto” per chi è visto come netto favorito e con il quasi obbligo di mettere altri tre punti in classifica perchè, oltre agli avversari, ci sarà contro anche il terreno di gioco. Innegabile che, se gioca, non si pretende un biliardo, ma su una superficie curata e presentabile, la squadra di Tesser vede raddoppiate naturalmente le sue capacità tecniche e di trattamento del pallone.
Ma approfittiamo subito della presentazione della partita che fa Attilio Tesser, raccolta da Emilio Ripari, addetto stampa alabardato.
“Più che sulle condizioni del campo – dichiara l’allenatore alabardato – io sono concentrato sulla Pro Sesto e su di noi. Il campo vale per noi così come per loro, non dobbiamo pensare al campo ma rimanere concentrati solo sulla partita e basta. Dovremo affrontare la gara con massima concentrazione, con la consapevolezza che tutte le partite sono difficili e che non devono essere sottovalutate mai. Fiducia sì, ma altrettanta umiltà che non deve mai mancare.
La Pro Sesto è una squadra che gioca bene a calcio, sono propositivi e anche offensivi, non sono rinunciatari e non credo che di principio si metteranno sulla difensiva, lo faranno se saremo bravi noi a metterli là. Dovremo stare quindi molto attenti, hanno già fatto risultato contro squadre di vertice come Padova e Renate, quindi son stati indubbiamente bravi. Ma come dico sempre, tutto dipende da quello che sapremo fare noi, giocando la nostra partita con attenzione, concentrazione, con la cattiveria giusta di chi vuol vincere.
Germano è rientrato in gruppo a pieno regime e quindi è disponibile anche per partire dall’inizio, saranno invece ancora out D’Urso e Ciofani. Matteo sta facendo degli accertamenti e nelle prime visite che ha fatto in questi giorni sembra tutto ok, la prossima settimana avrà ancora un paio di controlli e se come sembra tutto procederà sulla strada giusta per un recupero veloce, potremo presto riaverlo in gruppo”.
Come sempre molto realista il tecnico alabardato che, dopo aver verificato anche la validità dei giocatori meno impiegati che hanno nettamente superato il Renate in Coppa, non dovrebbe che avere l’imbarazzo della scelta per inserire nel suo modulo di gioco preferito i giusti protagonisti.
Davanti a Matosevic, quasi certo il rientro di Struna cui dovrebbe affiancarsi Malomo. Sulle fasce la disponibilità di Germano sembra prenotare il settore destro mentre, dalla parte opposta, Anzolin riprenderà la sua posizione. Correia centrale arretrato, Celeghin e Vallocchia ai fianchi, El Azrak dietro le punte che saranno Lescano, che vorrebbe ritoccare il suo primato in classifica marcatori e, probabilmente, Finotto, visto in gran spolvero, con Redan magari a riposare per almeno un tempo i suoi muscoli che potrebbero risentire del terreno probabilmente pesante, oltre ai soliti problemi.
Ricambi a scelta ampia, soprattutto in relazione al risultato senza temere affaticamenti particolari visto che, la domenica successiva, l’Unione salterà la trasferta bergamasca per gli impegni di qualche giocatore nerazzurro in rappresentativa nazionale.
Si parte alle 16.15 quando D’Eusanio di Faenza fischierà per il calcio d’inizio della partita.