Tornare a parlare di big-match o di scontro al vertice fa davvero una strana impressione: le vicende calcistiche abituano a confrontarsi con tutto e di più e solo qualche mese fa, parlando di Triestina, altro che big-match o scontro al vertice, perchè, ogni settimana, il discorso non andava più lontano di scontro per la salvezza.
Cambiano i tempi e ce ne stiamo accorgendo: è cambiata la società, soffia un vento nuovo, è arrivato un tecnico come Attilio Tesser che, assieme al suo staff, sa dove vuole arrivare, non esita a dire quello che pensa, si assume sempre le responsabilità in prima persona.
Certo, il campionato è appena alla sesta giornata e sappiamo quanto difficile sia arrivare fino a maggio, ma parlare nuovamente di uno scontro che conta per la parte alta della classifica è davvero confortante.
Unica angustia, purtroppo la costante delle ultime settimane, la vicenda del tappeto erboso del Rocco: lo scaricabarile sulle competenze, le giustificazioni poco credibili, le ricostruzioni a posteriori della vicenda si possono condensare in una “brutta figura” (termini piuttosto edulcorati) che ha messo in ridicolo gli enti pubblici preposti, ha avuto conseguenze diremmo anche “politiche” e che, a tutt’oggi, non ha ancora una soluzione definitiva.
Penalizzata la società, la squadra, i tifosi in attesa che l’esilio nella vicina Fontanafredda possa finire al più presto.
Situazione che, probabilmente, può essere anche costata punti alla squadra costretta a trasferte e disagiati allenamenti proprio in concomitanza di un periodo che prevedeva incontri ravvicinati.
Niente scuse gratuite, però, e concentriamoci sulla partita con il Mantova, squadra che ha ritrovato la Serie C dopo averla appena persa e che, per evitare nuovi pericoli, ha inserito nell’organico giocatori di livello come, su tutti, Galuppini, in cerca di tornare ai livelli di superbomber, e Burrai che quando vede i colori rossoalabardati qualche dispiacere ce lo fa sempre.
Virgiliani in vetta alla classifica con 13 punti capaci, dopo il pari dell’esordio con il Padova (affiancato in graduatoria con lo stesso curriculum) hanno messo assieme quattro successi di fila. Hanno segnato, assieme alla Virtus Verona, più di tutti – dieci reti – ne hanno subite solamente due (come Padova, Vicenza e Renate) ma, attenzione, in casa perchè in trasferta hanno ancora la porta inviolata.
Sarebbe partita indubbiamente difficile, quindi, non solo per la Triestina ma per qualsiasi altra formazione che, per gli alabardati, si complica non potendo sfruttare appieno il fattore campo: i tifosi triestini a Fontanafredda non mancheranno, comunque, anzi saranno più della precedente volta, ma l’effetto “Rocco” non potrà materialmente esserci anche se bisogna sottolineare che i fedelissimi che vanno in trasferta riescono puntualmente a farsi sentire anche più dei tifosi locali. avversari.
Tesser non nasconde l’importanza della partita, la forza dell’avversario, ma vede l’impegno soprattutto nell’ottica di un ulteriore passo di crescita in un percorso, come quello del campionato, appena ai primi passi.
In merito alla formazione, probabile qualche ritocco rispetto l’esibizione vincente di Busto Arsizio. Quello sicuro riguarda Redan, sulla via della guarigione dopo il colpo subito ma non ancora in condizione di scendere in campo. Soluzione abbastanza ovvia l’utilizzo di Finotto, come successo contro la Pro Patria, ma che comporta movimenti di gioco diversi da quelli del giovane olandese. Altro ritocco, il possibile rientro di capitan Malomo a far coppia con Struna al centro della difesa davanti a Matosevic. Le fasce potrebbero essere argomento confermato per Pavlev, che dovrà stare attento a non farsi ammonire, e Anzolin mentre è a centrocampo che qualcosina potrebbe anche variare. Correia, davanti alla difesa, sembra un punto fermo e potrebbe essere lui a prender la custodia del temuto Burrai, così come D’Urso non si discute ditro alle punte. Le eventuali opzioni da risolvere riguardano gli altri due uomini di reparto: difficile pensare di dare riposo a Vallocchia, che si è rilevato esiziale per il reparto, quindi un ballottaggio a tre potrebbe riguardare Celeghin (nella foto sopra), in crescita di condizione, Germano e Pierobon. Ovviamente Lescano è il terminale d’attacco che molti cominceranno a invidiare sempre di più agli alabardati.
Da non dimenticare che ci sono El Azrak, Fofana, Adorante, Ciofani e Moretti come valide alternative da utilizzare magari a partita in corso.
Ricordiamo ancora una volta che si gioca al “Tognon” di Fontanafredda e che il calcio d’inizio verrà dato alle 20.45, agli ordini dell’arbitro Emmanuele di Pisa.
IL PROGRAMMA (30/9)
Alessandria-Pro Sesto (29/9; 20.45)
Pergolettese-Pro Patria (29/9; 20.45)
Triestina-Mantova(29/9; 20.45)
Virtus Verona-Novara (29/9; 20.45)
Albinoleffe-Legnago (16.15)
Giana Erminio-Arzignano (18.30)
Pro Vercelli-Fiorenzuola (18.30)
Trento-Padova (18.30)
Vicenza-Atalanta U23 (20.45)
Lumezzane-Renate (1/10; 18.30)
LA CLASSIFICA
Mantova, Padova punti 13;
Vicenza 11;
Virtus Verona 10;
Triestina, Lumezzane 9;
Trento, Renate 8;
Pergolettese, Legnago, Arzignano, Atalanta U23 7;
Fiorenzuola 6;
Pro Vercelli 5;
Albinoleffe, Giana Erminio, Pro Sesto, Pro Patria 4;
Novara 2;
Alessandria 1.
IL PROSSIMO TURNO (7/10)
Mantova-Alessandria (6/9; 20.45)
Legnago-Giana Erminio (16.15)
Pro Sesto-Novara (16.15)
Renate-Triestina (16.15)
Arzignano-Virtus Verona (18.30)
Atalanta-Albinoleffe (18.30)
Padova-Pro Patria (18.30)
Trento-Lumezzane (18.30)
Fiorenzuola-Pergolettese (8/10; 20.45)
Pro Vercelli-Vicenza (9/10; 20.30)