EGO SIENA-PALLAMANO TRIESTE 33-30
EGO SIENA: Leban, Pavani, Arcieri 8, Bargelli 4, Bronzo 9, Bufoli, Guggino 2, Kasa 3, Muoio, Nikocevic 6, Pasini, Senesi 1. All. Dumnic.
PALLAMANO TRIESTE: Milovanovic, Zoppetti, Bratkovic 7, Dapiran 7, Di Nardo 4, Hrovatin 6, Mazzarol 1, Milovic 1, Parisato, Pernic, Popovic 3, Sandrin, Stojanovic, Visintin 1. All. Ilic.
ARBITRI: Dionisi e Maccarone.
Dieci minuti da dimenticare all’inizio del secondo tempo e Trieste, ricordandoseli, avrà di che mangiarsi le mani per aver sprecato un’occasione per iniziare una serie positiva di una certa sostanza. Nel recupero a Siena, in cui sembrava aver ritrovato la vena di Milovanovic e la capacità di difendere abbastanza bene, Trieste compromette tutto con uno di quei “buchi neri” che avevano caratterizzato le prestazioni prima della vittoria sull’Eppan che aveva riportato tranquillità in casa alabardata. Dal vantaggio con cui si era concluso il primo tempo, di misura, certamente, ma sempre vantaggio, in meno di dieci minuti la squadra si è ritrovata sotto di cinque reti, per una serie di errori in fase d’attacco che hanno concesso ai padroni di casa contropiede e azioni manovrate tutte portate a bersaglio.
C’è stata, si, la reazione per riportarsi ad una decina di minuti dal termine fino a due reti di svantaggio, ma forse la troppa foga, sicuramente tanti errori nelle azioni d’attacco, hanno permesso ai padroni di casa di trovare ancora un allungo che, in un finale convulso e caotico, segnato da errori su entrambi i fronti, ha dato ragione alla squadra senese.
Subito molto concentrati gli uomini di Ilic che, pronti via, in meno che non si dica sono avanti di due gol grazie a Di Nardo e Hrovatin ed alle prime parate di Milovanovic cui, dall’altra parte, risponde immediatamente il collega Leban che chiude la strada ai tentativi alabardati. Arceri, da gennaio in maglia senese, ne approfitta per riportar sotto i senesi e per effettuare il sorpasso. C’è equilibrio con Trieste che difende abbastanza bene con Hrovatin e Bratkovic a uomo ed è proprio l’ala a riportare avanti Trieste con un tiro dai sette metri. Tentativi di scappare e rincorse si susseguono, Dapiran ne mette a segno due, poi tocca a Popovic pareggiare il punteggio in un momento favorevole a Trieste che vede Dapiran andare a segno di forza in contropiede e Hrovatin trovare il decimo sigillo che permette alla formazione di Ilic di aumentare a tre il vantaggio. A due terzi del tempo, vanno a segno Milovic e Di Nardo, due volte, per mantenere il margine ma Siena ruba un paio di palloni in difesa e, dopo un contropiede di Bratkovic, si riavvicina. Popovic segna l’ultimo attacco alabardato del tempo ma Siena fa altrettanto e resta a contatto.
Sono i padroni di casa ad andare subito a segno per il pari all’inizio della ripresa, c’è la risposta di Dapiran poi Trieste perde la testa: passaggi sbagliati in attacco, le parate di Leban, un Hrovatin che non riesce a dialogare bene con i compagni e arrivano i contropiede senesi che scavano il solco. La reazione triestina si sente attorno a metà tempo quando la squadra arriva a due sole reti di distacco ma è ancora Leban a limitare Trieste ed a permettere la ripartenza dei suoi che, su un uscita fallosa di Milovanovic per fermare un contropiede, con conseguente cartellino rosso diretto, tornano a costruirsi il margine di cinque reti e dopo un gol di Visentin, incrementarlo a quota sei. Il finale è davvero caotico: regna la frenesia di Trieste che tenta il tutto per tutto, favorita da alcuni errori senesi, paragonabili a quelli triestini di inizio ripresa: Bratkovic e Dapiran segnano a ripetizione ma il tempo è inesorabilmente troppo poco per consentire di ricucire la partita e, con Trieste a due gol di distacco, sulla sirena arriva la rete senese che fissa il risultato. Siena scala la classifica e si porta al quarto posto con 22 punti, Trieste resta a quota 16 con Teamnetwork Albatro, Fondi e Cingoli che soffiano sul collo. Sabato la squadra di Ilic osserverà il turno di riposo e mercoledì prossimo ci sarà il secondo recupero al Palachiarbola, a questo punto fin troppo importante per la salvezza, contro Cingoli.