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Frank Gaines chiede di essere ceduto

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(photo credit: pagina Facebook Pallacanestro Trieste)

Una notizia clamorosa ed inaspettata scuote il lunedì post Tortona della Pallacanestro Trieste. Il web rilancia nel pomeriggio l’annuncio di Fos Provence, squadra attualmente ultima nel massimo campionato francese (record 6-15) che dà il benvenuto a Frank Gaines:

👐 BENVENUTO FRANK 👐

Il Fos Provence Basket ingaggia il suo nuovo 2! È Frank Gaines, proveniente direttamente da Trieste, Italia!

Reclutato per le sue doti di realizzatore, il mancino offrirà a Rémy Valin più profondità nelle rotazioni degli esterni

#LETSGOBYERS

FOS PROVENCE

In verità, dalla sponda triestina dell’affaire per il momento non arrivano notizie ufficiali, sebbene filtri la possibilità che in effetti il giocatore abbia chiesto al club di essere ceduto lasciando subito Trieste. Al momento, però, nonostante le frettolose dichiarazioni della squadra francese (che evidentemente deve aver raggiunto almeno l’accordo economico con il procuratore di Gaines) ad oggi non c’è nulla di definito, anche se è chiaro che trattenere in città un giocatore scontento non è nell’interesse di nessuno. Ora è probabile che, approfittando delle tre settimane di stop del campionato il club si getti anima e corpo alla ricerca di un giocatore che possa fare al caso suo, magari proprio per andare a ricoprire quel famigerato ruolo di “3” che ora risulta pericolosamente scoperto. In ogni caso, sempre che la società decida di accontentare un giocatore che ha ancora un contratto da onorare con Trieste, le tempistiche strette che mal si conciliano con l’ottenimento dei visti indurrebbero a rivolgersi prevalentemente al mercato europeo, ma non è da escludere che i contatti americani della nuova proprietà riescano a portare a termine la loro prima operazione. Di certo la fretta in questi casi è cattiva consigliera: l’esperienza vissuta esattamente un anno fa dopo l’addio di Juan Fernandez proprio alla vigilia della Coppa Italia e l’arrivo di Alexander dovrebbe aver lasciato il segno.

I motivi di tale situazione non sono noti, anche se è intuibile che un giocatore che tradizionalmente ha bisogno di un numero elevatissimo di possessi per sviluppare il suo gioco, ma che nel sistema di Marco Legovich parte quasi sempre da sesto uomo, con minutaggi piuttosto ridotti e con un feeling con ambiente, coaching staff e compagni apparentemente non idilliaco, piuttosto che reinventarsi a 32 anni preferisca cambiare aria.

Ambiente che, nonostante il periodo discreto di risultati (con due sconfitte arrivate contro squadre di primissima fascia) ed il ritrovato entusiasmo del pubblico, mostra qualche segno di tensione. Anche in questo caso non è dato conoscere l’episodio (o gli episodi) scatenanti, e forse è giusto così. Ma per onor di cronaca riportiamo senza commentarla la traduzione del post pubblicato su una story di Instagram in questo agitatissimo lunedì di “riposo” da Corey Davis, che tradizionalmente non è parco nelle esternazioni, anche quelle più scomode:

Il rispetto va guadagnato e non deve essere dato per scontato. Non conta la tua posizione di potere, chi sei, ecc. Il tuo titolo non ti fa guadagnare il rispetto. E’ il tuo modo di trattare la gente che lo fa.

Corey Davis