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Pallanuoto Trieste nella storia: conquistata la semifinale di Euro Cup

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Ritorno quarti di finale Len Euro Cup

Pallanuoto Trieste-Szolnoki Dozsa 11-10

Pallanuoto Trieste: Oliva, Podgornik, Petronio, Buljubasic, Vrlic, Valentino, Begoniacei, Mezzarobba, Razzi, Inaba, Bini, Mladossich, Chiara. All. Bettini

Szolnoki Dozsa: Jozsa, Belenyesi, Szeghalmi, Schmolcz, Peto, Agh, Jansik, Kovacs, Vismeg, Pasztor, Vamosi, Teleki, Banyai. All. Hangay

Appuntamento con la storia alla piscina Bruno Bianchi, dove la Pallanuoto Trieste ha l’occasione di arrivare lì dove una squadra triestina in vasca non era mai riuscita ad arrivare, la semifinale di una coppa europea. Esiguo ma fondamentale il vantaggio accumulato nella gara d’andata, una sola rete che aveva permesso alla squadra guidata da Daniele Bettini di espugnare la piscina ungherese di Szolnok per 12-13. Ed i ragazzi di Daniele Bettini non tradiscono l’enorme attesa che si respira, un’elettricità che si trasforma prima in esaltazione, poi in paura, poi in tensione, poi in gioia incontenibile. Trieste sa soffrire, non permette mai agli ospiti ungheresi di prendersi un doppio vantaggio che avrebbe dato loro sicurezze che sembravano demolite dopo l’inizio roboante della squadra alabardata. Anche quando soffre di una rottura prolungata in attacco venendo irretita da una grande difesa degli ospiti, riesce a non sbandare mai in difesa, recupera palloni, e soprattutto mette in mostra un portiere, Paolo Oliva, capace di demolire qualunque certezza magiara. E dunque, per la prima volta nella sua storia, la pallanuoto triestina approda alla semifinale di una coppa europea.

La cronaca

Davvero una grande atmosfera in una Bianchi tutta esaurita e rumorosissima. La Pallanuoto Trieste sembra subito approcciare l’incontro con piglio ben più deciso rispetto alla distratta versione che l’aveva vista pareggiare in casa con Roma sabato scorso. Gli alabardati partono forte e si portano velocemente sul 3-0 nei primi 7 minuti di incontro colpendo prevalentemente da centro boa (tre le parate clamorose di Oliva), con due gol di Mladossich intervallati dalla segnatura di Podgornik, salvo farsi rimontare due reti in minuto e mezzo sul finire della prima frazione, sfiorando il poker con un po’ di sfortuna a fil di sirena. Partita dunque ancora apertissima nonostante la partenza promettente, magiari che dalle due rapide reti in sequenza acquisiscono maggiore sicurezza e morale.

Ospiti che completano la rimonta alla prima azione del secondo tempo, e passano anche in vantaggio dopo due minuti. Tutto da rifare. Il momento è difficile, Trieste sembra sbandare e perdere il filo del gioco offensivo, commettendo anche numerosi errori banali. Un rigore di Inaba a 4:15 dalla fine della frazione ristabilisce la parità e spazza via un po’ di paura, con lo Szolnok che in precedenza aveva avuto anche un paio di occasioni per prendersi il doppio vantaggio e la qualificazione virtuale. Ospiti che comunque tornano in vantaggio nell’azione successiva. Ora il match si fa bello ed equilibrato, giocato con botta e risposta: a riportare Trieste in parità sul 5-5 è Valentino. In contropiede è nuovamente Inaba a permettere all’Alabarda di tornare a condurre sul 6-5 quando manca un minuto e mezzo al termine del tempo. Trieste che si riprende due tranquillizzanti reti di vantaggio con un gran goal di Podgornik che sorprende Jozsa con un diagonale a fil di palo. Un combattutissimo secondo tempo si chiude sul 7-5.

Come il secondo quarto anche il terzo si apre con l’immediato gol di uno Szolnok per nulla intenzionato a mollare. Pallanuoto Trieste che soffre tremendamente la difesa magiara, e non riesce a trovare conclusioni se non negli ultimi secondi di ogni azione, non andando mai a segno: Bettini si rifugia in time out. Lo Szolnok, però, trova continuità in attacco e pareggia sul 7-7 quando mancano poco più di 5 minuti. Continuano le difficoltà triestine in attacco, con gli alabarda che non riescono mai ad andare a segno e subiscono il terzo gol di frazione tonando sotto di una rete sul 7-8. Una doppia super parata di Oliva permette se non altro di evitare il doppio svantaggio, poi finalmente, sul ribaltamento di fronte, a 1:38 dalla sirena arriva il pareggio con una bomba da lontano di Valentino. Terza frazione che si chiude sull’8 pari, con Trieste che limita i danni in un quarto dominato dai magiari.

Ultima frazione che parte nuovamente in salita come le due precedenti. Trieste si fa sottrarre il pallone in posizione di centroboa e sull’azione successiva subisce la rete del nuovo vantaggio ospite. 8-9, e padroni di casa che sembrano stanchi soprattutto nella manovra offensiva, anche perchè Szolnok chiude a chiave ogni spiraglio. A sorreggere i triestini è però la difesa, che permette di recuperare palla nelle due azioni successive con il portiere Oliva a completare una prestazione mostruosa, ma il problema rimane dall’altra parte della vasca, dove gli alabardati non trovano mai il bandolo della matassa. O meglio, quasi mai: a rompere il ghiaccio è Mladossich, che sull’orlo dell’ennesima palla persa trova il pareggio sul 9-9. Ora la Bianchi è una bolgia, c’è il pubblico a sospingere la sua squadra, che recupera palloni su palloni. Sull’ennesimo capovolgimento di fronte Mezzarobba concretizza il contropiede del 10-9 quando mancano 3 minuti, ed ora è Hangay a rifugiarsi in time out. Oliva è un ragno paratutto e ridà una enorme fiducia a Trieste, che si prende il doppio vantaggio con Mladossich. 11-9 e mancano poco più di due minuti. Szolnok riduce immediatamente le distanze sull’11-10 quando inizia la fase cruciale dell’incontro. Oliva para anche di testa, e non si fa sorprendere dal tiro successivo. Non ce n’è più per nessuno. Trieste vince 11-10 ed è nella storia.