Davvero complimenti, Andrea Mitri. Incontro organizzato da Claudia Policreste nella sede delle Mule Alabardate per presentare il nuovo libro di Andrea Mitri “Poco sesso, niente droga e qualche gol”: ho avuto il piacere di “aprire” la serata che Andrea poi ha interpretato alla grande. Attribuirgli un “poliedrico” mi sembra molto riduttivo perché ha sedotto gli intervenuti leggendo qualche brano del suo nuovo libro e poi conquistato – almeno me – con interpretazioni da attore consumato, coinvolgenti e capaci di passare dall’ironia, alla comicità, alla riflessione.
Siamo nell’età in cui si ricorda quando eravamo giovani – siamo partiti dal Giarizzole di Notaristefano di cui indossava la maglia da ragazzino, fino ad arrivare alle esperienze teatrali e di scrittore: un percorso che è sembrato, per come lo ha raccontato Andrea, fluido, quasi normale, inevitabile ma che, lo si avverte da come scrive e racconta, non è stato certamente banale e gratuito.
Bravo, per dirla semplicemente, questo ragazzo che ha diviso la sua vita tra Trieste e Firenze che ora, se non è più quel giocatore dai capelli a caschetto che contestava quasi tutto, sa riaccendere e destare emozioni per quanti ancora vedono nel calcio il sogno dei bambini di un tempo.