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Treviso-Trieste 69-88, le pagelle dei biancorossi

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(Photo Credit: sito ufficiale LBA)

Bartley 7+: 20 punti in pantofole in 22 minuti di impiego. Viene sostituito molto presto per preservarlo dopo il secondo fallo dopo il gioco da 4 punti che dà l’avvio allo show biancorosso. Nel finale non molla e rimane concentrato trasformando un paio di liberi importanti. Imprendibile per Banks e Jantunen che ne perdono puntualmente le tracce ogni volta che con il suo devastante primo passo decide di attaccare il ferro.

Gaines 6+: 14 punti con 3 su 4 da tre ed un paio di difficilissime quanto spettacolari conclusioni da sotto. Il solito giocatore avulso da schemi e giochi di squadra, ma per Treviso, proprio per questo, è un rebus irrisolvibile. Gli va bene che un paio di bombe “ignoranti” con poco senso tattico siano entrate in caso contrario sarebbero potute costare carissime.

Pacher 5+: 5 per l’efficienza in campo, il + d’incoraggiamento per la buona volontà nel cercare di scrollarsi di dosso l’apatia tecnico tattica che ne ha caratterizzato l’ultimo mese. E comunque chiude a chiave il pitturato anche in assenza di Spencer e cattura 6 rimbalzi

Davis 6-: va a segno solo dalla lunetta con due tiri liberi, perde 4 palloni nel primo quarto (senza perderne altre nel resto della partita), per assurdo sembra meno affidabile ora che finalmente può condividere le responsabilità in regia rispetto a quando doveva fare pentole e coperchi. Però difende duro su Iroegbu, si getta su ogni pallone e piazza anche 5 assist.

Spencer 8: il fratello bravo del giocatore inadeguato alla categoria ammirato fino all’inizio di dicembre detta la sua legge anche al Palaverde dove, ad onor del vero, non gli viene opposta una credibile resistenza. Cancella dal campo Derek Cooke, realizza schiacciando e correggendo i tiri sbagliati dai compagni, realizza l’ennesima doppia doppia da 16+11 con il 90% al tiro. Attualmente, tolti i top team, pur con tutti i suoi limiti tecnici è uno dei centri più dominanti del campionato. E poi, è il giocatore che più di ogni altro raccoglie i frutti dell’enorme lavoro quotidiano individuale svolto con Marco Legovich ed i suoi collaboratori.

Campogrande ng. Probabilmente è limitato dalla maschera protettiva che è costreto ad indossare. Viene impiegato pochissimo, non va mai a segno, né incide sui due lati del campo.

Ruzzier 8: il nostro MVP. Doppia cifra di realizzazioni, conduce la squadra con il metronomo, pesca i compagni liberi con previsione e puntualità mettendoli nelle migliori condizioni per concludere sia da sotto che da oltre l’arco, non fa scendere (anzi lo alza) il rendimento della squadra nella non miglior partita di Davis. Michele sta prendendo per mano Trieste per portarla a fare il salto di qualità.

Lever 7-: poco appariscente ma anche lui super affidabile sotto canestro in difesa, con il valore aggiunto della pericolosità da tre: un lungo che mette due bombe nei momenti importanti della partita è un gran lusso.

Vildera 7: Mister utilità. 7 punti senza errori dal campo, tre rimbalzi, un assist no look dietro la schiena per Lever e tanta presenza nel pitturato. A Treviso si stanno mangiando le mani per averlo lasciato andare, uno come lui in questo roster servirebbe come l’ossigeno. Fa poche cose, ma le fa perfettamente. Una delle migliori sorprese nel roster di quest’anno.

Deangeli: 7-. Meno efficace in fase realizzativa rispetto ad una settimana fa contro Scafati (comunque tira con il 66% da due), ma è l’uomo in missione di Marco Legovich. In fase difensiva è un tizzone d’inferno per gli avversari, ruota da ala piccola cancellando dal campo un Adrian Banks irriconoscibile, combattendo come un gladiatore anche con Sorokas e Sokolowski. Acquista affidabilità di giornata in giornata, ed in più ha il sacro fuoco del capitano triestino che gioca a Trieste. Il suo predecessore evidentemente ha lasciato una buona eredità.

Legovich & coaching team 8+. Finchè I commentatori televisivi continueranno a chiamarlo “Legòvich” potrà approfittare dell’effetto sorpresa, anche perchè, se continua così, la festa durerà ancora poco. Dopo aver battuto a scacchi il guru Caja, surclassa il quasi debuttante (come lui) Marcelo Nicola su tutti i livelli, a partire dal piano partita studiato e messo in pratica nei minimi particolari, per continuare con la gestione “a vista” delle situazioni contingenti quando preferisce preservare Bartley, Davis e Spencer dalla fiscalità della terna arbitrale, per finire con la gestione dei tempi e delle rotazioni nel quarto decisivo. Ora è atteso dal trittico di sfide da niente contro De Raffaele-Pancotto-Messina. Ma Legòvich ormai è pronto…

Tifosi triestini: 10. Rivedere trecento persone muoversi con ogni mezzo per una trasferta con la squadra penultima in classifica, e dominare per decibel ed entusiasmo al Palaverde per 40 minuti è l’inequivocabile segno che dopo due anni da separati in casa l’amore fra Trieste ed il basket stia tornando quello che è sempre stato.

Marco Legovich

NutriBullet Treviso: Banks 5-, Iroegbu 6, Sorokas 7-, Sokolowsky 6+, Zanelli 5, Cooke Jr 4, Jantunen 5/6. Nicola 5