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Tanto tuonò che piovve…

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Simone Giacomini, presidente della Triestina, affida al comunicato stampa le sue osservazioni e precisazioni sull’attuale momento della società alabardata:

“«Non avrei mai immaginato di ritrovarmi qui, con il mio gruppo e dopo pochi mesi, a spiegare questa situazione difficile e dolorosa. Ma molte cose non sono state capite o sono state male interpretate.
Vorrei iniziare precisando che non ho abbandonato nulla. Ma come sapete il calcio ha bisogno di risposte costanti. Non mi sembra di essere venuto meno “Mai” al mio ruolo di Presidente visto che, dopo aver salvato la squadra in sole ventiquattro ore dal fallimento; l’ho allestita, insieme con il direttore sportivo Giancarlo Romairone, cercando di renderla più competitiva possibile, per fare un buon campionato. I titoli dei giornali, locali e nazionali hanno esaltato il nostro calciomercato. Conservo ogni virgola, ogni articolo, ogni parola, ogni entusiasmo condiviso.
Purtroppo il calcio è imprevedibile. In campo i risultati non sono arrivati e me ne prendo ogni responsabilità. In questi mesi dannati ho letto tutto. Non mi sono mai allontanato dal progetto. Mi è stato “rimproverato” anche di non aver confermato i giocatori della vecchia rosa.  Ma onestamente con il senno di poi sono discorsi che valgono zero.
Su un fattore però insisto: siamo una società solida che ha sempre pagato regolarmente ogni stipendio, ma soprattutto abbiamo, in pochissimo tempo, risistemato una società allineandola ad un modello sano e funzionale. Abbiamo migliorato la sede, risolto e portato avanti le seguenti situazioni:

-Investito oltre 4 milioni di euro
-Confermato e garantito lavoro a tutti i precedenti dipendenti, assumendoli a tempo indeterminato 
-Pagato e spalmato i debiti tributari e fiscali 
-Migliorato i rapporti con il settore giovanile locale, come non succedeva da anni 
– Realizzato un’ottima campagna abbonamenti per avvicinare i tifosi con prezzi popolari 
-Dato in gestione a una nuova società la ristorazione all’interno dello stadio e generato introiti
-Dialogato con le istituzioni in modo costante anche per risolvere contenziosi che erano fermi e in sospeso da anni
– Abbiamo costruito insieme una strepitosa collaborazione tra Stardust e la Barcolana ricevendo complimenti e pacche sulle spalle
-Siamo stati l’unica società di Lega Pro ospite su canali Nazionali (tra Sky e Sport Italia) durante il calcio mercato proprio per la fiducia che si respirava intorno al lavoro fatto

Avremo inoltre voluto sperimentare insieme e con la città il settore legato agli eventi. Ma i risultati in campo non ci hanno permesso, a noi e a voi triestini, di provare alternative che avrebbero generato denaro e posti di lavoro. Insomma da ultimi in classifica non c’era aria e voglia di promuovere altro, proprio per il forte rispetto che abbiamo verso la città.
Attenzione però: il nostro business necessità anche di entrate. Io come ho sempre detto non ho le “spalle” coperte da nessuno. Il mio lavoro è “diversificare”. Per questo oggi sto chiudendo un grande accordo con gli Emirati arabi che negli ultimi mesi mi ha “costretto” a star lontano dall’Italia. I soldi per salvare la squadra li ha messi il sottoscritto e quando fai l’imprenditore se perdi a “sinistra”, devi recuperare a “destra”; per essere chiari e trasparenti.
Questo mi ha portato alla ricerca di un partner che possa mettere la Triestina al primo posto come core business. Infatti oggi comunichiamo ufficialmente che la Atlas Consulting S.R.L. ha iniziato la fase relativa al percorso di cessione quote della proprietà della U.S. Triestina Calcio 1918 S.R.L. 

L’operazione si concluderà entro il 31 gennaio, 2023.
Per me non sono professionisti “sconosciuti”, ma stiamo parlando di un gruppo di amici romani e tengo a precisare che come imprenditori hanno attività solide, strutturate ed economicamente stabili.
Manterrò il ruolo di Presidente. E nel gruppo entreranno Piergiorgio Crosti, mio amico di lunga data, mentre il nuovo amministratore delegato sarà Antonino Scaramuzzino, uomo di fiducia. Il resto della società rimane intatto. E ribadisco io avrò una quota importante.
Non andrò via ma rimarrò in carica come Presidente e attualmente non voglio sentir parlare di cessione ma di ingresso di un nuovo gruppo. Rimango e non mollo perché mi sono innamorato del progetto, della città ma soprattutto del tifo… sperando di ritrovare i sorrisi in campo e fuori.
Prima di essere Presidente sono un tifoso, capisco benissimo il pensiero della piazza e comprendo la sofferenza per la posizione in classifica. Ma vorrei che le persone, tifosi, giornalisti, uomini che sparano contro la società a prescindere;  si possano rendere conto che ci abbiamo provato con tutte le nostre forze e le nostre energie. La squadra sulla carta, ripeto, era molto forte e come dissi nella prima conferenza stampa purtroppo la palla è rotonda e le cose non sono andate come speravamo. Aggiungo: in campo non giochiamo noi.
Ripeto: non molliamo, faremo delle cessioni perché alcuni giocatori, duole ammetterlo, non sono riusciti ad esprimere il loro potenziale. Cessioni mirate e rinforzi altrettanto ponderati e pensati per raggiungere l’obiettivo salvezza.
Vorrei che i tifosi capissero che non è mia intenzione retrocedere: ho investito 4 milioni e retrocedendo perderei tutto. Anche perché alcuni giocatori che hanno un buon valore di crescita ma arrivando ultimi in classifica, rischieremo di perderli a parametro a zero. 
Mi scuso se ho dato comunicazioni solo ora, ma sono avvenuti imprevisti su cui non voglio tornare; nonostante tutto questo caos non bisogna sottovalutare l’esborso per Malomo e Germano, altri due giocatori acquistati sotto la nostra proprietà. E ho adempiuto ad ogni pagamento nei confronti di ogni iscritto e dipendente della Triestina. La fiducia degli sponsor, che in un momento così complesso, sono accanto a noi è un segnale di grande generosità e a loro va il mio ringraziamento incondizionato. Anzi aggiungo che il prossimo anno la Triestina in supporto come sponsor avrà nuovamente “Stardust”.
Presenterò ufficialmente il nuovo gruppo ma come ho già detto io rimarrò come Presidente. Questo perché non sono abituato a mollare quando la barca affonda. Idem le persone che lavorano con me. Ringraziamo le forze dell’ordine sempre a nostro supporto.
E questa barca non sta affondando! Ha solo imbarcato un po’ troppa acqua per via della classifica. La società è sana e questo dopo l’estate scorsa, dopo un fallimento alle porte; dopo un salvataggio quasi impossibile, doveva essere la prima cosa a cui ogni giorno bisognerebbe pensare. Ogni giorno. Grazie.
Il  Presidente
Simone Giacomini”

Dichiarazioni – ci sembrano – piuttosto scontate e situazioni già conosciute, dalla cessione di quote entro gennaio ai nuovi soci entranti che non modificheranno, se non per il ruolo di Amministratore Delegato, l’attuale assetto perchè “il resto della società rimane intatto. Per il resto fa piacere sapere che la barca non sta affondando ma ha imbarcato un po’ troppa acqua… Peccato che, in una città di mare, non si trovi qualcuno capace di azionare la pompa di sentina o almeno ad usare una sessola…