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Interrompere la serie negativa

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Dopo tre sconfitte consecutive, diventa difficile anche cercare di presentare una partita della Triestina: la squadra alabardata domani, calcio d’inizio alle 14,30, sarà di scena ad Alessandria, campo di casa della Juventus che non è più Under 23, bensì Next Generation.

Se cerchiamo di dimenticare le tre ultime partite, non ce lo lasciano fare, non solo per il risultato sul campo, ma anche per quello che queste ultime tre partite hanno lasciato come strascico relativamente all’infermeria. Ghislandi, poi in parte Minesso, Lollo e, contro il Padova, Crimi, che ha subito i guai peggiori e sarà fuori fino alla pausa decembrina, senza dimenticare Gori, uscito dal campo, ma sembra recuperabile per la prossima partita. Aggiungiamo alla lista Paganini che ha scontato due delle tre giornate di squalifica: ma cosa deve aver detto all’arbitro per venir punito a tal punto da non poter nemmeno usufruire di una riduziione che, di solito, non si nega a nessuno…
Tant’è, però, e Massimo Pavanel dovrà fare i salti mortali per sistemare in campo la squadra con un minimo di logica nei ruoli e senza stravolgere la meccanica di gioco che ha in testa e che, contro il Padova, cominciava appena appena a vedersi.

Gli infortuni fanno parte del gioco, ma arrivano davvero in uno dei più difficili momenti alabardati a complicare vieppiù le cose.
Siccome il campionato non bada a questi particolari, bisogna, come si dice, buttare il cuore oltre l’ostacolo: già, perchè in questo momento, è al cuore e alla volontà che la squadra deve far ricorso per interrompere la serie negativa.
Ovvio che, nella squadra, lo sanno tutti e che tutti si rendono conto che solo aiutandosi l’un l’altro, senza mai perdere concentrazione, mantenendo il collegamento tra i reparti potrà cambiare la tendenza che ci accompagna.

Resta poi il problema del gol: non sarà cosa semplice risolverlo ma, sulla carta, i nomi delle due principali punte alabardate, Minesso e Ganz, dovrebbero convincere che si tratti solo di tempo e di una miglior collaborazione della squadra.

Ad Alessandria la squadra dovrà soprattutto correre visto che i padroni di casa basano proprio su velocità e dinamismo la loro ragion d’essere: sarà una verifica importante capire se i giocatori alabardati tengano il ritmo: altrimenti Pavanel si troverà costretto ad indagare sui metodi e intensità della preparazione estiva, preparandosi ad improvvisarne una ”fuori tempo” per riadeguare la squadra.
Difficile dire e provare ad immaginare una formazione: se ci sarà conferma di tre centrali davanti al portiere (Pisseri o Mastrantonio, a piacere), Ciofani e Sarzi Puttini (o, perchè no, Rocchetti) presidierebbero le fasce mentre assieme a Gori, se ce la farà, magari potrebbe tornar utile Sabbione a pensare alla fase difensiva a meno – forse meglio – di girare in quel ruolo Furlan. Felici merita conferme per l’intraprendenza dimostrata, Ganz e Minesso si giocheranno probabilmente la maglia di punta avanzata.

Tutte ipotesi, francamente, perchè scopriremo la terza Triestina di Pavanel solo domenica alle 14.30: basilare l’approccio alla gara e la tenuta mentale, altrimenti i guai continuano. Dovrà essere soprattutto una Triestina da battaglia, con la voglia di azzannare sempre gli avversari e non concedere nemmeno un metro. Sapranno farlo?