TEAMNETWORK ALBATRO-PALLAMANO TRIESTE 33-27
TEAMNETWORK ALBATRO: Grande, Nobile, Argentino 2, Bobicic 3, Burgio, Canete 13, Castillo, Cuello 7, Cuzzupè, Dell’Aquila,Lo Bello, Mizzoni 2, Molineri 2, Sortino, Vanoli, Vinci 4. All. Vinci.
PALLAMANO TRIESTE: Milovanovic, Zoppetti, Bratkovic 6, Dapiran 8, Di Nardo 1, Hrovatin 5, Mazzarol, Milovic 3, Parisato 1, Pernic 1, Popovic 1, Sandrin, Stojanovic, Visintin 1. All. Ilic.
ARBITRI: Simone e Monitillo.
Brutta, bruttissima sconfitta della Pallamano Trieste che non riesce ad interrompere la serie negativa e vede la posizione di classifica piuttosto compromessa. A Siracusa, la partita di Trieste è discreta nella prima parte, conclusa con un’affondo deciso per andare in vantaggio al riposo, ma si sgretola, minuto dopo minuto, nella ripresa quando degli inspiegabili errori in attacco permettono ai padroni di casa di rientrare e passare a condurre. La squadra di Ilic si disunisce, risponde ai gol avversari ma mai in maniera utile a riconquistare il comando delle operazioni fino a crollare di colpo negli ultimi dieci, dodici minuti, subendo gol quando gli avversari avevano solo tre uomini di movimento o, come successo in due circostanze, quando, cercando di forzare i tempi senza portiere, la porta era vuota. La sintesi della sconfitta, guardando il parziale del secondo tempo con i siracusani ad imporsi per 22-13.
Per Ilic, che ha cercato di adeguare più volte la difesa ma senza trovare i giusti ritmi, seconda sconfitta consecutiva e atteggiamento di squadra completamente da rivedere per poter riemergere dalla situazione negativa che comincia a farsi piuttosto pesante, con in vista anche i due recuperi da giocare, partite infrasettimanali che indubbiamente consumano tante energie. Senza voler dare la croce addosso a nessuno, da far ritrovare anche fiiducia e miglior fiducia nei propri mezzi a Milovanovic, non più reattivo come ad inizio stagione e, si sa, quanto possa incidere su ogni partita la prestazione dei portieri.
Sono gli ultimi minuti del primo tempo a premiare il gioco della squadra di Ilic, quando riesce a piazzare un 4-0 che mette in ginocchio i siracusani e permette di andare in vantaggio al riposo. Ma prima di arrivare alla svolta, ci sono più di una ventina di minuti di sostanziale equilibrio con le squadre a rispondersi ad ogni tentativo di fuga. Trieste inizia bene, dopo tanto tempo la rosa è praticamente al completo e i giocatori sono in buone condizioni fisiche a cominciare da Dapiran e Milovic che ha assorbito tutti i malanni alla schiena. Alabardati avanti, ma siracusani pronti a ribattere Milovic segna il quarto punto ma i padroni di casa reagiscono e riescono, per la prima volta a passare in vantaggio, vantaggio che viene rintuzzato da Popovic che parte da lontano per ricevere il passaggio al limite dell’area e battere il portiere avversario. Horvatin si becca i due minuti e i padroni di casa passano avanti su rigore ma vengono subito riacciuffati dalla conclusione vincente di Dapiran. Si prosegue in sostanziale equilibrio, Trieste punta sulla difesa abbastanza aggressiva ma Milovanovic non è altrettanto reattivo sulle conclusioni avversarie che permettono ai padroni di casa di comandare nel punteggio. Primo scossone per due gol consecutivi di Dapiran attorno ai venti minuti di gioco, ma la risposta sicracusana è altrettanto decisa e ci vuole un gol di Milovic per rimettere in equilibrio il punteggio.
Trieste non sfrutta una superiorità numerica, lo fa invece Siracusa, quando deve uscire Di Nardo, per portarsi ancora avanti, ma sarà l’ultima volta nel primo tempo. Trieste infatti pareggia con Bratkovic, scappa con Milovic, aumenta con un contropiede di Hrovatin lanciato da Milovanovic che ferma un tentativo avversario e conclude, dopo un’altra parata di Milovanovic, contestatissima dai padroni di casa con l’allenatore che entra addirittura in campo, con una rete a fil di sirena di Milovic.Siracusa molto più decisa al rientro dagli spogliatoi: gioca segna, non permette a Trieste di allontanarsi, ricuce pian piano lo svantaggio fino a portarsi ad una sola rete di svantaggio. Dapiran rilancia le azioni della sua squadra, ma l’Albatro è più determinato e raggiunge, con una doppietta, il pari: Di Nardo conquista un “sette metri” che Bratkovic trasforma in vantaggio ma non basta la difesa individuale su Canete e i siracusani di Peppe Vinci rimettono la freccia, subito, però, riagguantati da Bratkovic.
Dopo dieci minuti, due rigori consecutivi permettono ai padroni di casa di andare in vantaggio ma, ancora una volta, Trieste reagisce con Milovic ma, al momento di accelerare, qualcosa si inceppa: due o tre volte consecutivamente, la squadra triestina s’impappina in attacco, perde palla e consente a Siracusa un piccolo parziale positivo poco prima della metà del tempo. Dapiran riporta sotto Trieste ma arrivano altre due segnature siciliane, ancora Dapiran e poi Milovic, ma i padroni di casa resistono e rispondono e portano a tre i punti di vantaggio. Poi, succede l’impossibile: siciliani puniti con tre uomini fuori per i “due minuti” e Trieste non riesce comunque a segnare ed anzi subisce ancora un gol. Visintin riduce le distanze, Hrovatin finisce fuori per due minuti e, da quel momento, Trieste crolla. I padroni di casa mettono a segno un parziale di 6-0 che, in pratica, chiude la gara: succede di tutto, compresa una rete a porta vuota ed un’altra su rigore conseguente ad una parata di Di Nardo in area per impedire al pallone di entrare nella porta priva di portiere. Triestini abbastanza nel pallone, tanti falli da rigore per l’Albatro con l’italo argentino Canete che li trasforma a ripetizione e partita che si avvia alla conclusione senza che le ultime reti di Bratkovic, Hrovatin, Popovic e Dapiran riescano a rendere meno bruciante la sconfitta.
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