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Trieste, che carattere!

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Nutribullet Treviso – Pallacanestro Trieste 65-71 (18-16, 37-29, 56-50)

Nutribullet Treviso: Banks, Iroegbu 17, Sarto 10, Torresani, Gloria ne, Zanelli 4, Vettori 3, Sorokas 12, Faggian 5, Cooke 8, Scandiuzzi, Simioni 6. All. Nicola

Pallacanestro Trieste: Gaines 14, Pacher 9, Bossi 4, Davis 6, Deangeli 2, Marcius 2, Antonio ne, Campogrande, Vildera 14, Bartley 20. All. Legovich

Basket di pre season, certo. Carte che verranno rimescolate più volte durante la stagione, assenze importanti su entrambi i fronti (a quelle ben note triestine si aggiungono Jukatamm, Sokolowski e Jatunen per coach Nicola). Ma lo scrimmage di ieri sera fra Trieste e Treviso è stata una partita vera, in cui gli allenatori hanno provato soluzioni e preteso impegno dal primo all’ultimo minuto. E poi, diciamocelo, non esiste professionista al mondo che non giochi per vincere: a Caorle ne esce un match piacevole e combattuto, in cui la squadra di Legovich dimostra ancora una volta di aver carattere, di saper reagire anche dopo tre quarti e mezzo passati ad inseguire con gap anche in doppia cifra, di saper aumentare a comando la pressione difensiva, di saper trovare le soluzioni giuste nei momenti cruciali con gli uomini giusti.

Treviso approfitta delle amnesie difensive triestine e pascola allegramente dall’arco, prendendosi costantemente l’iniziativa. Ma i biancorossi rimangono sempre in linea di galleggiamento, con Pacher e soprattutto Vildera a fare da soli reparto sotto canestro, viste le assenze di Lever e Spencer ed un Marcius lasciato sempre più ai margini delle rotazioni in vista della fine del suo contratto a gettone. Ad impressionare è soprattutto il lungo veneto, che con grandissima forza di volontà non si tira mai indietro quando si tratta di fare a sportellate nel pitturato, per nulla intimidito dal confronto con l’atletico Derek Cooke, oltretutto mostrando una mano inaspettatamente educata al tiro: da questo ragazzo, specie nelle lunghe settimane di assenza di Lever e nell’inevitabile periodo di adattamento di Specer potranno arrivare le sorprese più piacevoli. In una squadra così organizzata in cui tutti sono ben consapevoli del proprio ruolo e di quanto l’allenatore pretende da loro, è il più indisciplinato (dal punto di vista tattico) ed imprevedibile a fare nuovamente da match winner: la decisiva rimonta triestina è orchestrata in apertura di secondo tempo da uno scatenato Frank Bartley, scelto per le sue indubbie doti di penetratore ma che si dimostra pericoloso anche da lontano. Dieci punti consecutivi, saranno venti alla fine, permettono ai biancorossi di riacciuffare gli avversari, per poi mettere la freccia negli ultimi due minuti di partita grazie ad una difesa ad alta intensità che costringe Treviso a continue forzature, ed alle giocate di un Gaines fino ad allora silente e di un Corey Davis motorino instancabile e spesso imprendibile.

Nonostante la vittoria, terza in recupero in pre season dopo quelle di Lasko ed Udine, la squadra dimostra di avere ancora qualche meccanismo da mettere a punto. Il rebus sotto canestro sarà probabilmente risolto con l’arrivo di Spencer ed il suo inserimento in gruppo: i primi allenamenti diranno se l’azzardo di cambiare in corsa un elemento così cruciale nello scacchiere biancorosso si dimostrerà vincente. Il giocatore è atteso a Trieste nella giornata di lunedì. Un altro rebus, questo non risolvibile se non dall’interno, è costituito dalla prevista assenza di un alternativa credibile a Luca Campogrande nel caso in cui, come contro Treviso ed in precedenza contro la modesta Rogaska, il tiratore non sia minimamente in vena: niente da preoccuparsi per lo 0/7 e la conseguente “virgola” contro Treviso, si sa che in quel ruolo giornate del genere possono capitare. Il problema vero è che se dovessero capitare durante il campionato si rischia di non trovare in nessun altro la capacità di sopperire alla mancanza di punti da fuori. Deangeli e Bossi faranno fatica, il primo peraltro sarà già costretto agli straordinari per l’assenza di Lever in un ruolo che potrebbe essergli congeniale ma che non era stato pensato per lui quest’anno. L’inaspettata vena dall’arco di Bartley fa ben sperare, ma è necessaria maggiore continuità. L’uomo designato per metterci una pezza dovrà essere quel Frank Gaines finora oggetto abbastanza misterioso: l’impressione è che in pre season l’ex top scorer del campionato si sia un po’ nascosto, si sia risparmiato in vista delle partite che contano, un po’ come l’altro “grande vecchio” del campionato Adrian Banks, contro Trieste insolitamente inefficace, spazzato via dalla muscolare difesa di Bartley e da una voglia di tirare pari alla sua efficacia: zero. Ma lo sappiamo, when the going gets tough…..

(Photo Credit: sito ufficiale Pallacanestro Trieste)