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Ritorno al futuro

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C’era, inutile nasconderlo, molta attesa per la conferenza stampa del “Rocco”, primo momento utile per vedere da vicino e sentire le idee del nuovo gruppo dirigente della Triestina e, almeno dal punto di vista fisico, la curiosità pè stata ampiamente soddisfatta. Reduci dall’incontro in Comune con Sindaco e Assessore allo sport, il gruppo, puntualissimo, si è presentato in sala stampa, potremmo usare l’espressione, ordinato e coperto dietro il presidente Simone Giacomini che si è assunto in prima persona il compito di rispondere alle prevedibili domande e presentare subito il primo acquisto della nuova era alabardata, Giancarlo Romairone, indubbiamente un buon punto di partenza per una società che punta ad una ricostruzione totale, con l’unico problema – peraltro piuttosto notevole – di dover bruciare i tempi, correre a perdifiato per recuperare i giorni perduti e stilare, prima di ogni altra cosa, la lista dello staff. Rassicurazioni in merito dello stesso Romairone che nei primi giorni della settimana entrante arriveranno le prime novità.

L'”etichetta” dei nuovi proprietari della società è molto giovane, l’attività da cui proviene è molto moderna, improntata al “virtuale” e ci tiene a confermare la solidità, l’orgoglio di esser arrivati dal niente a realtà nazionale e in sviluppo internazionale, la gran voglia di lavorare e di creare la sinergia tra squadra e città.

Il presidente Simone Giacomini

Tanti buoni propositi, insomma, ma ovviamente, e non poteva essere diversamente per chi è sbarcato a Trieste giovedì sera, ancora pochi punti chiariti. Tanto che qualsiasi risposta non poteva che esser coniugata al tempo futuro. Faremo, correremo costruiremo la solidità aziendale, decideremo a breve il budget aziendale, dovremo rifondare il settore giovanile.
Su una cosa, anche se era necessario usare il futuro, il neo presidente Giacomini è sembrato convinto e categorico: manterremo la categoria.

Antonino Maira, socio di Atlas Consulting, presidente Stardust

Un presidente indubbiamente giovane, bravo a replicare alle domande anche se in effetti non poteva esser preciso visto che, per comprendere quel che c’è dietro una società,bisogna aver il tempo di “sfogliare le carte”, cosa che i tempi per l’acquisizione evidentemente non hanno permesso in toto: sembra di capire che “la lente di ingrandimento” entrerà presto in azione. Dal capire meglio quale sia il progetto del Ferrini, alla posizione della Triestina sul territorio, dai rapporti con il comune “il Comune è legato alla società – ha detto Giacomini -cammineremo insieme, non sarà tutto facile, ma trasformeremo il difficile in facile”

Giancarlo Romairone, direttore generale area sportiva

Il neo presidente ha poi messo tra i vari punti la voglia di incontrare – una volta sistemata la prima squadra – anche le società dilettantistiche e le scuole: “A settembre – ha detto – voglio conoscere personalmente le realtà scolastiche”. Da ricordare che, anche se materialmente non ci sono conferme – l’attuale società non ha acquisito la parte di Triestina Victory che, a parte le squadre dei campionati nazionali, gestisce tutto il resto del vivaio alabardato che, ricordiamo, in teoria dal 30 giugno si è materialmente svuotato, visto che tutti i ragazzini sono liberi. Questo indubbiamente un punto da chiarire. Interessante la voglia di riallacciare i rapporti con le squadre dilettantistiche ma non ci saranno molte porte aperte dopo gli ultimi sei anni segnati da, chiamiamola, incomunicabilità sostanziale.

Gabriele Parpiglia, responsabile comunicazione del gruppo

E il ruolo di Mauro Milanese, al momento rappresentante del 20% delle azioni societarie: anche per questo, molto futuro: parleremo, vedremo, troveremo. L’impressione è che debba restare custode del pacchetto di minoranza nell’ambito del consiglio d’amministrazione: raccolti ringraziamenti della tifoseria presente per aver trovato la soluzione del problema si è detto contento di quanto ha sentito dalla nuova proprietà che ripercorre quello che era l’obiettivo del lavoro fatto nella sua gestione quando avevano accolto dal niente la società.

Momento leggermente imbarazzato, quando Sergio Marassi, presidente del centro Coordinamento dei Triestina Club, dopo i dovuti ringraziamenti, ha ricordato che il marchio della Triestina – ovviamente ben in vista sul tavolo dei conferenzieri – è di proprietà dei tifosi. Immediata la rassicurazione presidenziale per un incontro.

Ettore Dore, amministratore delegato

Insomma, dal “pian, pianin…” di Mario Biasin, si è passati al dobbiamo correre: per questa prima presa di contatto, difficile pretendere di sapere qualcosa di più terreno: non si può non concedere un minimo di credito se non altro per l’entusiasmo dimostrato e la sicurezza nei mezzi della società che ha raccolto l’eredità della famiglia Biasin, con il pizzico polemico quando il presidente ha tenuto a sottolineare che: “alle nostre spalle, non c’è nessuno”, tanto per far chiarezza sulle voci che circolavano nei giorni precedenti.

Avv. Andrea Centofanti

Adesso non resta che attendere le prossime mosse, allenatore, giocatori, ritiro, amichevoli, campagna abbonamenti che poi sono le cose che interessano i tifosi. Le vicende societarie, poi, ci penseranno da sole a venire a galla….