di Guerrino Bernardis
TRIESTINA–CARPI 1-0
MARCATORE: 70′ Gomez
TRIESTINA: Offredi, Lepore, Capela, Lambrughi, Lopez; Calvano (st 34’ Maracchi), Giorico, Rizzo (st 23’ Rapisarda), Sarno (st 1’ Litteri), Gomez, Mensah (st 34’ Tartaglia). All. Pillon
CARPI: Pozzi, Gozzi (st 14’ Ercolani), Venturi, Sabotic, Eleuteri (st 41’ Ferretti), Ghion (st 20’ Martorelli), Fofana, Lomolino (st 41’ Marcellusi), Bellini, Giovannini, De Sena. All. Pochesci.
ARBITRO: Turrini di Firenze
NOTE. Ammoniti: Lambrughi, Sabotic.
Salviamo il risultato, perché di altro, fatto salvo l’impegno, peraltro doveroso, degli alabardati, c’è ben poco altro in una partita che si fa fatica perfino ad archiviare. Un’ora e mezza di stucchevole ed esasperante giro palla degli alabardati, inframezzato da qualche sporadica iniziativa ospite, mai uno sbocco in area che possa creare sussulti, tutto sommato una buona dose di prevedibilità che la difesa del Carpi riesce ad arginare, com’era nelle sue intenzioni di gioco, con una certa facilità, anche perché gli alabardati girano attorno all’area avversaria, quasi timorosi di varcarne le soglie. Anche perché, una volta da quelle parti, di inviti allettanti non ne arrivano mai. Quindi, avanti a girare attorno, dalla destra a sinistra e viceversa, davanti ad una difesa schierata che nessuno ha la forza, o l’estro, di mettere in difficoltà.
E, se non bastasse, non ci sono nemmeno le premesse a tentare qualche soluzione da lontano: evidentemente, non rientra nei piani mentali della squadra. Deludente, quasi deprimente questa partita che sembrava incapace di creare un benchè minimo sussulto: da una parte una Triestina che, come le imponeva il copione, attacca e continua a farlo per forza d’inerzia, dall’altra il Carpi che si difende, per lunghi tratti non pensa nemmeno di andare oltre la metà campo e si accontenta di contenere i tentativi della squadra di Pillon di creare qualcosa più del giro palla. In tutto questo, ovviamente facile da criticare dagli spalti, passa una buona mezz’oretta prima di vedere un tentativo di tiro verso la porta effettuato da Giorico. I ritmi non cambiano, manca la fantasia, il nulla di fatto all’intervallo non può che esserne la conseguenza.
Pillon prova a cambiare il modulo, fuori Sarno, ancora una volta impegnato ma mai decisivo, dentro Litteri che, ormai è quasi assodato, più di un tempo non riesce a fare. In tanto attaccare, proprio com’è successo più di una volta, la Triestina rischia anche la beffa attorno al quarto d’ora quando si fa bellamente sorprendere da una delle sporadiche ripartenze ospiti: è il talentuoso Giovannini a calciare il diagonale che Offredi riesce in qualche modo a neutralizzare. Non cambia il senso della partita, Lepore che ha un buon destro ci tenta, ma il portiere risponde bene. E si arriva ai due minuti decisivi quando gli ospiti trovano una bella incursione in fascia destra di Martorelli conclusa dal colpo di testa solitario di De Sena davanti ad Offredi che finisce nel sacco, ma c’è la segnalazione della posizione irregolare del giocatore di Pochesci che non ha nemmeno il tempo di rammaricarsi più che tanto perché, nell’azione successiva la Triestina riesce a sbloccare la situazione. Dalla sinistra, Lopez scaglia un pallone altissimo verso il centro dell’area dove i difensori si dimenticano totalmente di Gomez. Il campanile scende, Pozzi è indeciso sul da farsi, Gomez è abilissimo a intervenire di testa mettendo palla sotto la traversa. Sarà decisivo.
Perso per perso, il Carpi si ricorda che le partite vanno anche giocate in attacco: la Triestina soffre, non riesce più a giocare con tranquillità, anche se, in un paio di occasioni crea pericoli, ma alla fine, dopo tanta rincorsa, ritrova i due punti, allunga la striscia positiva, ma non cancella la sensazione di non riuscire a fare quel qualcosa di più che ci vuole, o meglio, ci vorrà nella seconda parte di stagione per provare a stupir tutti.